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21.11.2014
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AREA, guida alla formazione per i tecnici del freddo che operano con i nuovi refrigeranti

Nuovi gas refrigeranti sintetici e naturali, elementi di criticità e pericolosità, formazione obbligatoria e volontaria, la guida completa di AREA per i frigoristi europei.
AREA, Associazione Europea Refrigerazione, Aria condizionata e Pompe di Calore, ha aggiornato la sua Guida online sui requisiti minimi per la formazione e certificazione del personale che opera con i gas refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale o GWP.

La revisione della Guida, una versione aggiornata di un precedente manuale pubblicato a giugno 2011 allo scopo di definire in maniera precisa la posizione di AREA sui refrigeranti impiegati in installazioni RAC e le competenze di base necessarie per il personale addetto al loro utilizzo, include un Allegato (Annex II), che fornisce un elenco delle strutture di formazione, teorica e pratica, sui gas refrigeranti a basso impatto ambientale nei 17 Paesi afferenti l’organizzazione.

L’Europa, più in generale, pare stia segnando la strada già da qualche anno in quanto a riduzione graduale e messa al bando definitiva dei gas refrigeranti HFC: con lo storico accordo siglato dalle istituzioni europee lo scorso anno, infatti, l’Unione non solo vieta l’utilizzo di gas refrigeranti con GWP superiore a 150 all’interno di apparecchi per la refrigerazione domestica già dal 2015, ma punta addirittura a una loro riduzione drastica di circa l’80% entro il 2030.

La nuova regolamentazione europea sugli F-gas (Regolamento europeo n. 517/2014) persegue questa volta l’obiettivo ultimo di ridurre le emissioni dei gas fluorurati HFC e agevolare la transizione ai refrigeranti naturali e HFO, tramite una varietà di misure: fissare delle regole, a livello continentale e nazionale, per il loro contenimento, uso, recupero e smaltimento; stabilire condizioni o divieti per il posizionamento sul mercato di certi prodotti o apparecchiature che li contengono; porre dei limiti quantitativi alla collocazione sul mercato degli HFC.

Inoltre, la direttiva europea richiede ad ogni Stato membro la predisposizione di corsi per la preparazione e formazione adeguata del personale addetto ai gas refrigeranti, per aggiornare le proprie conoscenze sulle tecnologie per la sostituzione o riduzione dell’uso degli F-Gas.

Nella versione aggiornata della sua Guida, AREA si è focalizzata in particolare su 4 classi di refrigeranti alternativi e relative specificità, tra i più economicamente accessibili e disponibili sul mercato per gli operatori:
  • Ammoniaca (R717);
  • Propano (R290) e Isobutano (R600a);
  • Biossido di carbonio o CO2 (R744);
  • HFO (R1234yf -R1234ze).

I refrigeranti naturali e sintetici a basso GWP di nuova generazione, nonostante siano meno inquinanti per la salute del pianeta e consentano un maggiore risparmio energetico, hanno mostrato tuttavia problemi di sicurezza, infiammabilità, tossicità e alta pressione, tutti elementi che vanno ben considerati quando ci si approccia a questo tipo di sostanze.

Nuovi gas refrigeranti, AREA

Ecco spiegata allora l’importanza della formazione del personale addetto a operare con tali gas, per trasferire allo stesso conoscenze aggiornate e approfondite per installare, gestire e riparare sistemi contenenti refrigeranti alternativi in tutta sicurezza.

Nella sua Guida, AREA parla di training e certificazione obbligatori per il personale, una realtà già in alcuni Paesi europei come l’Italia, dove vige il Dpr 43/2012 sulla certificazione F-gas, nonostante alcune evidenti contraddizioni evidenziate nei giorni scorsi da CNA.

La vera sfida oggi sembra essere quella che si sta giocando nei Paesi in via di sviluppo, come emerso in un recente convegno delle Nazioni Unite a Dubai.

Nonostante questi si stiano allineando all’Europa nell’eliminazione degli HFC, come l’R22, ad esempio, e nell’adozione di tecnologie più sostenibili, tuttavia persistono qui difficoltà maggiori rispetto a quelle riscontrate nel vecchio continente, sia per ragioni climatiche che di disponibilità di personale in loco competente e esperto.

Anche gli Stati Uniti, uno dei paesi maggiormente responsabili dell’inquinamento globale assieme alla Cina, si stanno attivando per mettere al bando gli F-Gas, adeguandosi al modello europeo di sviluppo Go-Green contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, al fine di evitare l’aumento della temperatura globale di quei 2°C che potrebbero produrre una situazione irreversibile per il pianeta.


In allegato la guida completa ai nuovi refrigeranti (in inglese).