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20.11.2014
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Patentino frigoristi e certificazione F-gas, la denuncia di CNA: mancano controlli e sanzioni

CNA Installazione e Impianti, critica l’onerosità della certificazione obbligatoria ed evidenzia la mancata applicazione di controlli e sanzioni contro i tecnici del freddo che continuano ad operare senza patentino frigoristi.
Continua in Italia la polemica sul Patentino Frigoristi e sulla Certificazione obbligatoria delle aziende per la vendita e l’utilizzo degli F-gas.

Questa volta la parola passa a Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale CNA Installazione Impianti che, commentando in un’intervista pubblicata su Italia Oggi del 15 novembre, l’applicazione a livello nazionale del Dpr 43/2012 sulla certificazione F-gas, alza i toni parlando di “farsa”.

Secondo Battipaglia, obbligare imprese e personale che installano o gestiscono impianti di condizionamento, refrigerazione ed antincendio contenenti gas serra, sarebbe eccessivamente oneroso non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista burocratico.

Ma quel che è peggio, denuncia Battipaglia, è che coloro che si sottraggono a tale obbligo restano comunque impuniti, potendo operare tranquillamente, senza che siano effettuati controlli o applicate sanzioni di alcun tipo.

Inoltre, sottolinea CNA impianti, tale atteggiamento rischia di diventare contagioso: mancando controlli e sanzioni a livello nazionale, chi volesse uniformarsi alla normativa nazionale, non è incentivato a farlo, dovendo competere con chi opera ancora illegalmente e non ha dovuto affrontare le stesse spese di chi si è certificato.

Secondo CNA, su 44.000 imprese che avevano richiesto il certificato provvisorio, solo 8.500 lo hanno convertito in definitivo, meno del 20% del totale.

Per quanto riguarda invece il personale certificato in via definitiva, su 65.000 provvisori, 41.000 sono state nel complesso le persone certificate in via definitiva, probabilmente perché, come suggerisce una nota sul sito di CNA, certificare le persone è il primo passo per poter procedere alla certificazione dell’azienda.

Il problema potrebbe essere risolto a partire dall’inizio del 2015, quando i gas refrigeranti potranno essere acquistati - almeno sulla carta - solo dai tecnici e dalle aziende certificati: operare nell’illegalità dovrebbe quindi risultare più difficile.

La certificazione F-Gas resta insomma un capitolo ancora da chiudere definitivamente, come dichiarato anche da Marco Buoni, presidente del Centro Studi Galileo in una recente intervista per il nostro Speciale sui Nuovi Gas Refrigeranti: “Sono stati centinaia gli enti di formazione che dalla sera alla mattina si sono improvvisati enti di formazione e sedi di esami, quando fino a poco tempo prima facevano in alcuni casi corsi di inglese”.

Per questo è importante non solo ottenere la certificazione per essere in regola, ma anche assicurarsi di seguire i corsi presso un ente competente, che garantisca un vero apporto di conoscenze utili per il professionista. In questo modo, quello che potrebbe essere solo un adempimento burocratico, potrebbe diventare invece un investimento sulla propria professionalità o su quella dei propri dipendenti.