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24.04.2025

AI e sistema energetico globale: il nuovo report IEA svela gli scenari energetici del prossimo decennio

L’IEA analizza come l’adozione dell’intelligenza artificiale ridefinirà il fabbisogno elettrico globale, tra nuove sfide e possibilità concrete di innovazione energetica.

Fonte dell'immagine: IEA

 

Il nuovo rapporto dell’International Energy Agency (IEA) getta luce su una delle trasformazioni più significative e sottovalutate nel panorama energetico globale: l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale.

Se da un lato l’AI rappresenta una leva straordinaria per ottimizzare i consumi, ridurre le emissioni e innovare la filiera, dall’altro apre scenari complessi legati all’aumento della domanda elettrica, in particolare da parte dei data center. Lo studio, frutto di una ricerca approfondita e basata su dati aggiornati, invita governi, aziende ed esperti a una riflessione strategica su come affrontare questa transizione epocale.

Data center e AI: un’accelerazione senza precedenti nei consumi elettrici

Il documento “Energy and AI”, pubblicato dall’IEA, propone un’analisi globale sulle connessioni tra sviluppo dell’intelligenza artificiale e dinamiche energetiche. Secondo lo scenario delineato, entro il 2030 la richiesta globale di elettricità da parte dei data center potrebbe più che raddoppiare, superando i 945 TWh – un volume paragonabile al consumo complessivo di un Paese industrializzato come il Giappone. 

Una crescita alimentata in larga parte dai sistemi di elaborazione ottimizzati per l’AI, sempre più diffusi nei settori economici avanzati. Negli Stati Uniti, ad esempio, si stima che quasi metà dell’incremento della domanda elettrica nei prossimi anni sarà legato proprio all’intelligenza artificiale, superando persino il consumo aggregato dei comparti manifatturieri ad alta intensità energetica.

Il fenomeno non è circoscritto al solo mercato americano: anche in Paesi come Giappone e Malesia si prevede un impatto rilevante dei data center sull’aumento della domanda di energia. Questa dinamica, secondo l’IEA, potrebbe porre sotto pressione le infrastrutture elettriche attuali e generare nuove esigenze in termini di produzione e distribuzione di energia, rendendo indispensabili investimenti significativi in capacità produttiva, reti intelligenti e fonti a basse emissoni.

Efficienza, sicurezza e sostenibilità: le leve strategiche per un’AI al servizio dell’energia

Oltre a delineare un quadro realistico sull’incremento dei consumi, il report IEA mette in evidenza il duplice ruolo dell’intelligenza artificiale nel contesto energetico: da un lato, possibile minaccia per l’equilibrio delle reti e la sicurezza informatica; dall’altro, prezioso alleato per migliorare efficienza operativa, ridurre i costi e accelerare la decarbonizzazione.

Negli ultimi quattro anni, gli attacchi informatici alle utility energetiche sono triplicati, spesso favoriti proprio da strumenti di AI avanzati. Allo stesso tempo, la stessa tecnologia viene oggi utilizzata per identificare vulnerabilità, ottimizzare la manutenzione predittiva degli impianti e prevenire i blackout.
Un altro tema cruciale è l’approvvigionamento di materie prime, come i minerali rari necessari alla costruzione dei server e dei dispositivi legati all’AI. L’IEA fornisce per la prima volta stime dettagliate sulla domanda di queste risorse da parte dei data center, sottolineando come la concentrazione delle forniture a livello globale potrebbe diventare un fattore critico per la sicurezza energetica.

Sebbene l’incremento dei consumi possa comportare un aumento delle emissioni, il report indica che tali effetti potrebbero essere in parte compensati dall’adozione di soluzioni intelligenti in grado di ottimizzare l’uso delle risorse e di accelerare la transizione verso fonti rinnovabili. In particolare, l’AI è vista come un catalizzatore per l’innovazione in settori chiave come le batterie ad alte prestazioni e il fotovoltaico avanzato.

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