Intervista a Intervista a Massimo Murgioni, Direttore Tecnico Coverd

Durata nel tempo dei materiali isolanti e qualità certificata per ottenere i risultati migliori

L’edilizia moderna ritiene l’eliminazione dei ponti termici il punto fondamentale per ottenere una casa salubre e a basso consumo energetico: quali sono le caratteristiche dei vostri prodotti che li portano a posizionarsi nella top-ten dei materiali da costruzione?

"Come è noto, la trascuratezza dei ponti termici comporta un’enorme dispersione di energia verso l’ambiente esterno, pertanto è fondamentale approfondire tale aspetto. Per ottenere i migliori risultati, è indispensabile affidarsi a prodotti ed a tipologie applicative che consentano di raggiungere lo scopo ed al contempo di mantenerlo per l’intera vita dell’edificio (senza dunque essere costretti ad interventi di manutenzione troppo frequenti e dispendiosi).

La ns. società è da oltre 25 anni in prima linea su questi aspetti (da ben prima che venisse richiesto per Legge) ed ha affinato i prodotti e le soluzioni necessarie, avendo un occhio di riguardo alla praticità di cantiere ed alla prevenzione dei possibili errori di posa in opera (che, come noto, possono compromettere in misura importante il risultato finale)."

La scelta del prodotto giusto per il cantiere giusto risulta sempre più difficile vista la grande quantità di materiali presenti sul mercato: quale tipo di formazione effettuate ai vostri clienti o ai progettisti?

"Riteniamo da sempre che l’assistenza al cliente e la formazione tecnica siano aspetti fondamentali: la filosofia aziendale non si è mai fermata alla sola vendita del prodotto. In questa linea si pongono la pubblicazione periodica di riviste quali Bioedilizia (63 numeri dal 1989 ad oggi) e Audiodinamika (31 numeri dal 2001 ad oggi); abbiamo anche pubblicato nella collana Teoria & Pratica quattro manuali monotematici, tre nella serie Acustica Ambientale e Architettonica (Adempimenti Legislativi nel settembre 2004, Isolamento acustico delle strutture edili  nel gennaio 2006 e Composizione delle strutture edili nel settembre 2006) e una per la serie Termica – Risparmio Energetico (Qualità e risparmio energetico degli edifici nel settembre 2009).
Ma la nostra attività di formazione non si è limitata al settore editoriale: abbiamo promosso e organizzato innumerevoli incontri per tecnici del settore, a partire dai convegni organizzati già nel 1999 e nel 2002 presso il Collegio San Carlo a Milano per arrivare ai seminari che organizziamo presso la nostra sede di Verderio Superiore dal 2006, anno nel quale ci siamo dotati di una sala attrezzata per convegni. Abbiamo collaborato con ordini professionali e associazioni di categoria, col Politecnico di Milano e con innumerevoli altri enti e istituti di formazione."

Come vedete l’evoluzione futura di questi tipo di materiali?

Sul mercato in questi ultimi anni sono stati immessi un gran numero di prodotti: penso ad esempio al sistema di isolamento cosiddetto “a cappotto”. Ma non tutte le novità sono destinate a durare: credo che in futuro le soluzioni meno efficaci e più problematiche comporteranno criticità tali da causarne la rapida scomparsa dal mercato. Ad esempio, distacchi prematuri di intonaco o addirittura dell’intero sistema a cappotto, marcati inestetismi, prestazioni di isolamento termico al di sotto delle aspettative. Credo poi che la qualità certificata alla lunga risulterà vincente: per questo motivo, primi in Europa per il sistema a cappotto in sughero biondo posato senza uso di tasselli, abbiamo affrontato e completato l’iter di marcatura CE secondo ETAG 004 del sistema Bioverd, in modo da essere pronti a soddisfare quelle che riteniamo saranno presto le richieste del mercato."

Credete sia possibile una perfetta e duratura nel tempo eliminazione dei ponti termici?

"La durata nel tempo dei materiali isolanti, sia in termini di stabilità dimensionale in modo da evitare tutti quegli inestetismi che spesso ammalorano i nostri edifici, sia per quanto riguarda il mantenimento nel tempo delle caratteristiche termiche per evitare deterioramenti progressivi con le conseguenze che tutti conosciamo (formazione di condensa, muffa, ecc.), è un capitolo sul quale ultimamente l’attenzione mi sembra sia calata. L’esigenza di conseguire prestazioni di isolamento termico molto superiore a quelle cui si era abituati in passato unitamente alla necessità di contenere i costi di costruzione (aspetto ancora più sentito alla luce della delicata congiuntura economica che stiamo vivendo) ha portato in taluni casi a scegliere prodotti che non danno sufficienti garanzie di durata nel tempo. L’auspicio è che nei prossimi anni il mercato selezioni i prodotti migliori e premi le ditte più serie: dispiace che nel frattempo a pagarne le conseguenze saranno gli utenti finali che si troveranno ad affrontare problematiche crescenti nel tempo a discapito dell’investimento economico, spesso ingente, messo in campo per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione."