XV Convegno Europeo e ATF: verso il patentino del frigorista e i refrigeranti naturali
12/04/2012 - Il XV Convegno Europeo, svoltosi nell’ambito di MCE, Mostra Convegno Expocomfort, per spiegare il presente e il futuro dei gas refrigeranti HFC, la revisione della regolamentazione 842/06, e il futuro dei refrigeranti naturali: ammoniaca, anidride carbonica e idrocarburi, oltre che i nuovi refrigeranti HFO di ancora non completa commercializzazione, è stato coordinato da ATF, Associazione Tecnici del Freddo.
Il Vice Presidente Marco Buoni dell’Associazione europea dei Tecnici del Freddo AREA durante il convegno ha ricordato che, per quanto riguarda il Patentino Frigoristi, è recentemente uscito un decreto che individua le modalità di attuazione del regolamento europeo 842/06, in materia di riduzione dell’utilizzo dei gas fluorurati a effetto serra, diffusissimi in tutti gli impianti del nostro settore, ma dannosi in quanto potenti gas serra. Il cosiddetto Patentino Frigoristi sarà pertanto obbligatorio, non appena sarà concluso l’iter legislativo, per poter lavorare su condizionatori, sistemi di refrigerazione, pompe di calore, contenenti i refrigeranti HFC (R134a, R404, R407c, R507, R410a etc.. ). Il patentino sarà inoltre come una vera e propria qualifica personale e anche nel momento di cambio attività potrà utilizzare per ricercare lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi in cui si richiedono figure particolarmente professionali.
Nel periodo intercorrente fra l’uscita del decreto e la possibilità di proporre concretamente il Patentino italiano (nell’attesa cioè di svolgere l’esaminazione secondo lo schema italiano di certificazione per maneggiare i gas refrigeranti HFC che il Centro Studi Galileo realizzerà con gli enti certificatori italiani, appena questi saranno pronti presumibilmente tra 3 mesi), il Centro Studi Galileo propone fin d’ora il Patentino Europeo Frigoristi PEF che, in base all´articolo 14 del decreto, viene riconosciuto automaticamente in tutti gli altri stati membri, quindi anche in l’Italia. Questo punto è importante perché chiunque abbia letto con attenzione il decreto (disponibile sul sito www.associazioneATF.org ) avrà notato che, una volta istituito il registro online e telematico, i tecnici avranno solamente 60 giorni di tempo per mettersi in regola, oppure dovranno richiedere il Certificato provvisorio con validità di 6 mesi. Soluzione a questi tempi ristretti è fin d’ora portarsi avanti e ottenere il Patentino Europeo Frigoristi che già da fine 2010 il CSG organizza in tutta Italia e che già 500 tecnici del freddo per svariate ragioni hanno ottenuto presso le varie strutture attrezzate in tutta Italia.
Continua il VicePresidente AREA dicendo che in un recente incontro con la Commissione europea è stato preannunciato che una riduzione nell’uso dei gas refrigeranti HFC in tutta Europa è inevitabile e che quindi avverrà un graduale passaggio ai nuovi gas refrigeranti, meno dannosi per l’ambiente.
Però, evidenzia ancora Marco Buoni, “tali refrigeranti necessitano ancora di più di una particolare qualificazione dei tecnici che vengono ad utilizzarli in quanto pericolosi non all’ambiente ma invece per la salute degli operatori che vanno ad utilizzarli, in quanto infiammabili, tossici o con pressioni di funzionamento elevate”.
Tutte le associazioni e la stessa Commissione sono quindi inclini ad un adeguamento della certificazione sugli HFC estendendola anche ai futuri refrigeranti impiegati.
Il relatore del XV Convegno Europeo Oskar Zorzi, Presidente dell’LVH-APA di Bolzano sezione Kälte- und Klimatechniker e vicepresidente onorario dall’associazione ATF, ha parlato anche della sessione di esami del Patentino Europeo Frigoristi che ha avuto luogo presso l’LVH-APA di Bolzano nel mese di gennaio. La provincia autonoma di Bolzano, da sempre molto attenta ai problemi energetici e ambientali, per favorire i propri tecnici ha richiesto che tutti i suoi Tecnici del Freddo più sensibili a questi temi venissero certificati. Bolzano sin dai primi anni dello scorso decennio con lo schema KlimaHouse di risparmio energetico negli edifici è stato un precursore e capofila di questo movimento. Ora si aggiunge a questo il risparmio energetico degli impianti controllati, installati e riparati solo da personale qualificato e competente in possesso del Patentino Frigoristi rilasciato da ente certificatore inglese durante la sessione di esame Centro Studi Galileo. Per cui il Sud Tirolo è la prima zona in Italia ad avere quasi tutti i propri tecnici già in regola con le disposizioni italiane, disposizioni che in Europa, ed in particolare nella vicina Austria, erano già attive da circa 4 anni e che impedivano loro di poter lavorare nel vicino stato confinante e legato anche per cultura e tradizioni.
Sempre riguardo al patentino particolare interesse è stato rilevato per il fatto che, instaurando un registro telematico pubblico ciascun utente finale, dal singolo privato al grande utente, potrà verificare che la persona che sta installando la macchina, ad esempio split o grande chiller, sia competente ed in regola con la legge e che sappia compilare correttamente il libretto d’impianto, obbligatorio sulle macchine con più di 3 kg di refrigerante. Il refrigerante verrà venduto solamente a tecnici (imprese) in possesso di tale patentino. Inoltre le imprese dovranno possedere l’attrezzatura e le procedure corrette e indispensabili al loro lavoro. Le 2 particolarità (refrigerante solo a persona qualificata e registro telematico, che attualmente riguardano il decreto italiano verranno sicuramente anche estese in tutta Europa con la prossima revisione della regolamentazione europea.
E’ emerso inoltre che si stanno diffondendo sempre più i refrigeranti naturali a basso impatto ambientale. I refrigeranti alternativi agli HFC non sono nuovi, sono infatti stati utilizzati per molti anni in passato e sono poi stati lasciati da parte a causa dei loro aspetti negativi di sicurezza. Ma questi refrigeranti sono ottimi nelle rispettive applicazioni. Per esempio l’ammoniaca nei grandi impianti, gli idrocarburi nei piccoli impianti domestici e commerciali, l’anidride carbonica nei sistemi a cascata. L’esperienza europea sull’eliminazione dei gas dannosi insegna che i nuovi refrigeranti alternativi e naturali, oltre ad essere a basso impatto ambientale, portano a importanti risultati dal punto di vista del risparmio energetico.
