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Un impianto fotovoltaico da 26 MWp fa ripartire l’economia circolare di Assemini in Sardegna
Grazie a Progetto Italia le Saline Conti Vecchi saranno alimentate al 70% da un impianto fotovoltaico da 26 MWp

In provincia di Cagliari dalla collaborazione tra Eni e il GSE nascerà un impianto fotovoltaico da 26 MWp che rientra nel Progetto Italia ed avrà lo scopo di valorizzare l’area industriale di Assemini.
Ormai più di un anno fa – il 6 giugno 2017 – il GSE ed Eni hanno firmato un accordo di collaborazione con cui si sono impegnate per implementare delle tecnologie che consentano di produrre energia da fonti rinnovabili, al contempo rilanciando l’occupazione e sostenendo l’economia sostenibile in aree industriali dismesse, in particolare nel Mezzogiorno.
L’impianto fotovoltaico da 26 MWp di Assemini avrà proprio lo scopo di alimentare l’economia circolare, l’energia prodotta dai pannelli solari verrà infatti utilizzata per alimentare circa il 70% del ciclo di produzione del sale della società Ing. Conti Vecchi nel frattempo riducendo le emissioni di CO2 e riutilizzando il suolo.
Il polo di Assemini è stato individuato da Eni come un’area ideale per lo sviluppo delle tecnologie del campo delle energie rinnovabili, al contempo valorizzando il contesto. Lo scopo di questo progetto è quello di creare un laboratorio permanente per lo sviluppo di tecnologie in campo ambientale ed energetico come ad esempio impianti come il CSP (Concentrated Solar Power) realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Massachussetts Institute of Technology.
Eni crede fortemente nell’importanza della circolarità come strumento strategico per la crescita che può essere applicato ad ogni tipologia di business. Ciò che si deve tentare di fare è trasformare gli asset già esistenti in nuova linfa per un’evoluzione sostenibile, in buona sostanza rigenerando quanto costruito in passato con lo scopo di autosostenersi così da eliminare le perdite e gli sprechi.
Il progetto del parco solare di Assemini non ha ricevuto alcun finanziamento diretto, il GSE ha invece fornito le competenze acquisite nell’ambito delle rinnovabili e dell’efficienza energetica completando le analisi di Eni sui vantaggi socio-economici e ambientali del Progetto Italia.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni ha spiegato così il Progetto Italia: “abbiamo l'obiettivo di dare nuova vita ad aree industriali Syndial già sottoposte a bonifica e disponibili ad ospitare impianti di energia rinnovabile su grande scala. L'investimento di 260 milioni di euro porterà alla produzione di circa 0,4 TWh/anno di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo impianto fotovoltaico presso le Saline, con una potenza di 26 MWp e una produzione attesa di circa 42 GWh/anno, consolida la nostra strategia basata sull'impegno che da anni viene profuso sul territorio per prendere attivamente parte alla transizione dell'energy mix verso un futuro low carbon”.
Ormai più di un anno fa – il 6 giugno 2017 – il GSE ed Eni hanno firmato un accordo di collaborazione con cui si sono impegnate per implementare delle tecnologie che consentano di produrre energia da fonti rinnovabili, al contempo rilanciando l’occupazione e sostenendo l’economia sostenibile in aree industriali dismesse, in particolare nel Mezzogiorno.
L’impianto fotovoltaico da 26 MWp di Assemini avrà proprio lo scopo di alimentare l’economia circolare, l’energia prodotta dai pannelli solari verrà infatti utilizzata per alimentare circa il 70% del ciclo di produzione del sale della società Ing. Conti Vecchi nel frattempo riducendo le emissioni di CO2 e riutilizzando il suolo.
Il polo di Assemini è stato individuato da Eni come un’area ideale per lo sviluppo delle tecnologie del campo delle energie rinnovabili, al contempo valorizzando il contesto. Lo scopo di questo progetto è quello di creare un laboratorio permanente per lo sviluppo di tecnologie in campo ambientale ed energetico come ad esempio impianti come il CSP (Concentrated Solar Power) realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Massachussetts Institute of Technology.
Eni crede fortemente nell’importanza della circolarità come strumento strategico per la crescita che può essere applicato ad ogni tipologia di business. Ciò che si deve tentare di fare è trasformare gli asset già esistenti in nuova linfa per un’evoluzione sostenibile, in buona sostanza rigenerando quanto costruito in passato con lo scopo di autosostenersi così da eliminare le perdite e gli sprechi.
Il progetto del parco solare di Assemini non ha ricevuto alcun finanziamento diretto, il GSE ha invece fornito le competenze acquisite nell’ambito delle rinnovabili e dell’efficienza energetica completando le analisi di Eni sui vantaggi socio-economici e ambientali del Progetto Italia.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni ha spiegato così il Progetto Italia: “abbiamo l'obiettivo di dare nuova vita ad aree industriali Syndial già sottoposte a bonifica e disponibili ad ospitare impianti di energia rinnovabile su grande scala. L'investimento di 260 milioni di euro porterà alla produzione di circa 0,4 TWh/anno di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo impianto fotovoltaico presso le Saline, con una potenza di 26 MWp e una produzione attesa di circa 42 GWh/anno, consolida la nostra strategia basata sull'impegno che da anni viene profuso sul territorio per prendere attivamente parte alla transizione dell'energy mix verso un futuro low carbon”.