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30.06.2014
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Tagli retroattivi al fotovoltaico: assoRinnovabili scrive al Commissario Europeo per l’Energia

Le associazioni del settore fotovoltaico esprimono il loro dissenso al decreto Taglia Bollette che comporta una riduzione retroattiva degli incentivi fiscali agli impianti fotovoltaici già esistenti.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della scorsa settimana il decreto Taglia Bollette introduce ufficialmente la riduzione retroattiva degli incentivi fiscali agli impianti fotovoltaici già esistenti.

Un punto dibattuto, che ha trovato come era prevedibilmente immaginabile la totale contrarietà delle associazioni di settore, ma anche le accuse di incostituzionalità della norma come aveva espresso nei giorni scorsi il Presidente della Corte Costituzionale Onida.
Ma l’atto d’accusa dei rappresentanti italiani del fotovoltaico non si è limitato a questo: è di pochi giorni fa infatti la lettera inviata al Commissario Europeo per l’Energia Günther Oettinger dal presidente di assoRinnovabili Agostino Re Rebaudengo.

Il provvedimento taglia bollette prevede che i produttori di energia fotovoltaica possano optare per una dilazione del tempo dell’incentivo (spalmato così su più anni) oppure per una forte riduzione dell’incentivo (del valore ci circa l’8%): bollato come manovra incostituzionale, il decreto aveva già incontrato i dubbi dello stesso Ministro Oettinger, che in un intervento dell’anno scorso aveva bocciato categoricamente l’introduzione di manovre retroattive che andassero a ridurre gli incentivi per le fonti rinnovabili. Secondo Oettinger infatti, le azioni retroattive minerebbero la fiducia degli investitori, che hanno intrapreso progetti e interventi basandosi sui benefici fiscali vigenti al momento dell’installazione.

Nell’atto il presidente denuncia al rappresentante UE per l’Energia il caso italiano che tanto sta facendo discutere anche oltre confine (con articoli e spazi di dibattito registrati sul Wall Street Journal e sul Financial Times, i quali hanno sostanzialmente bocciato la manovra italiana): “Fondamentalmente i produttori si troverebbero oggi in una situazione no-win”, in una situazione che sta “erodendo notevolmente i profitti già insignificanti dei produttori fotovoltaici”. assoRinnovabili si riferisce alla serie di provvedimenti legislativi che negli ultimi anni, sommati ai provvedimenti di ordine fiscale e normativo, ha contribuito a vessare e scoraggiare i produttori di energia fotovoltaica in Italia. “Confidiamo pertanto - chiede nella lettera l’associazione assoRinnovabili – che l’Europa possa valutare la possibilità di indirizzare al Governo e al Parlamento Italiano un invito a riconsiderare la questione”.