Focus Enti e Associazioni

13.03.2013
Questo articolo ha più di 3 anni

Strategia Energetica Nazionale: il coordinamento FREE si appella al Presidente Napolitano

Nell'appello si fa riferimento ai vari commenti emersi in fase di consultazione e non considerati dal decreto
Continuano le polemiche delle associazioni di settore a seguito dell’approvazione lampo, venerdì scorso, della Strategia Energetica Nazionale da parte dei ministri in scadenza Clini e Passera.
Il decreto, ufficializzato a Roma dallo stesso Clini durante la presentazione del Rapporto dell’Ocse sulle performance ambientali italiane, stabilisce la futura strategia che il Paese dovrà adottare per la decarbonizzazione dell’economia e per ridurre le emissioni di CO2.

Le perplessità manifestate già nei giorni scorsi da Legambiente, WWF e Greenpeace riguardano soprattutto la legittimità che questo provvedimento assume visto che è stato deciso da un Governo dimissionario e a nuove elezioni già avvenute.
Al coro si aggiunge anche FREE, il coordinamento sulle fonti rinnovabili ed efficienza energetica costituitosi pochi mesi fa, con un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui l’associazione chiede la giusta sensibilità istituzionale per rimediare a quello che è stato definito “un'atto ingiustificato non solo per i suoi contenuti (non sono stati tenuti in debita considerazione gli innumerevoli commenti emersi in sede di consultazione), ma anche per la forma, venendo da ministri tecnici di un governo in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, senza il previsto preventivo passaggio parlamentare (come è avvenuto per altri provvedimenti), senza l’approvazione da parte del CIPE (atto dovuto per uno strumento di programmazione), addirittura privo di una formale approvazione da parte del Consiglio dei ministri. Oltre tutto a elezioni svolte, cioè a pochi giorni dall’inizio della consultazioni per la costituzione di un governo retto dai voti di un Parlamento appena legittimato dal suffragio popolare”.