Stiferite Class SK: lo strato isolante per condomini efficienti

Ad oggi il patrimonio edilizio residenziale italiano è molto vasto e la maggior parte delle abitazioni (circa l’80%) sono state costruite prima del 1980 (vedi grafico); ciò significa che le tecniche di isolamento termico utilizzate al tempo non erano certamente adeguate alla massimizzazione energetica o addirittura non erano proprio state prese in considerazione.
Solamente programmando, con il supporto di adeguati incentivi, la ristrutturazione dei medesimi edifici con lo scopo di migliorarne il risparmio energetico si potrà raggiungere l’obbiettivo fissato dalla Comunità Europea in merito alla riduzione dei consumi e delle emissioni di gas nocivi.
Il primo passo con l’isolamento a cappotto
Un primo significativo incentivo al miglioramento dell’efficienza degli edifici può essere considerato l’intervento sull’isolamento termico delle strutture opache verticali e orizzontali che delimitano il volume riscaldato.
Nel caso delle pareti verticali di edifici esistenti, dal momento che la maggior parte è già occupata, si è scelto di porre lo strato isolante all’esterno della struttura con conseguenti vantaggi prestazionali, logistici ed economici come ad esempio: l’eliminazione di ponti termici, la protezione dagli sbalzi termici, il raffrescamento e il riscaldamento delle pareti in maniera più lenta, il miglioramento del comportamento acustico, la non riduzione delle superfici interne delle abitazioni, la non compromissione dell’agibilità degli edifici, la riqualificazione energetica ed estetica degli immobili e infine la poca incisività sul costo finale dei materiali e della posa se inseriti in un contesto di manutenzione programmata.
Nel caso dell’esigenza di mantenere inalterata l’agibilità interna dei complessi residenziali la migliore soluzione è sicuramente l’isolamento a cappotto, o secondo una definizione più completa “sistema di isolamento termico dall’esterno sotto intonaco sottile.
Nel caso del Condominio di Udine la scelta di intervenire sulla facciata è stata motivata sia dall’opportunità di migliorare l’efficienza energetica del complesso godendo delle agevolazioni fiscali in vigore, sia dalla necessità di un rifacimento degli intonaci in parte ammalorati.
La Direzione Lavori ha quindi selezionato come prodotto per lo strato isolante il pannello Stiferite Class SK in schiuma polyiso e rivestitio in fibra minerale saturata, dopo aver valutato attentamente le seguenti caratteristiche:
• elevate prestazioni isolanti finalizzate al contenimento dello spessore. Bisognava selezionare un isolante che fosse compatibile con gli infissi già esistenti e che non sarebbero andati sostituiti.
• garanzia di perfetta planarità del sistema anche sulle ampie superfici del complesso che costituiscono un fattore di rischio potenziale per il risultato estetico dell’intervento
• stabilità nel tempo delle prestazioni isolanti, meccaniche, di adesione e di stabilità dimensionale
• possibilità di risolvere agevolmente in opera tutti i nodi critici della facciata.
L’impresa Complet Edil 3 di Cittadella, nel rispetto del capitolato previsto per il sistema IVAS TERMOK8® SLIM dotato di certificazione ETA ha svolto tutte le operazioni di posa, risolvendo le problematiche applicative che si sono presentate.
Fasi di applicazione:
• ancoraggio dei pannelli, posati in orizzontale e a giunti sfalsati, mediante malta adesiva per cordoli lungo il perimetro della lastra e per punti centrali
• fissaggio meccanico con tasselli ad espansione
• posa di paraspigoli e fazzoletti in rete di fibra di vetro in corrispondenza degli angoli delle aperture
• rivestimento con malta rasante Klebocem in cui è stata annegata, nella malta ancora fresca, la rete in tessuto di fibra di vetro apprettato, antialcalina e antidemagliante Armatex C1.
• secondo strato di malta rasante steso dopo la perfetta asciugatura del primo
