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Squinzi: “Innalziamo gli incentivi fiscali al 70% ed estendiamoli ad altri settori”
La proposta provocatoria del presidente di Confindustria al convegno annuale ANGAISA.
Innalzare gli incentivi fiscali fino al 70% per diversi settori produttivi, non solo per l’edilizia: l’affermazione, anche un pò provocatoria, è di Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervenuto ieri al XIV Convegno nazionale Angaisa, svoltosi in Fiera Milano Rho.
La proposta di Squinzi, a quanto pare già manifestata anche al Governo Letta, fa capire quanto il sistema degli incentivi sia di vitale importanza per risollevare il mercato interno: attualmente, infatti, gli incentivi sono riservati principalmente ad interventi realizzati sull’involucro edilizio e sulla riqualificazione energetica degli edifici, ma potrebbero benissimo essere applicati anche in altri settori attualmente in crisi, come per esempio il settore del mobile.
Per quanto riguarda la distribuzione, Squinzi ha commentato i gruppi d’acquisto e le reti di impresa, nuove realtà nate negli ultimi anni per contrastare la forte contrazione subìta dalla distribuzione idrotermosanitaria. Secondo il presidente di Confindustria, infatti, i gruppi di acquisto sono una buona idea ma va preservato il valore aggiunto della distribuzione Its italiana, vale a dire la garanzia di soluzioni personalizzate, sia in fase post vendita che di garanzia.
La distribuzione idrotermosanitaria deve, dunque, puntare sulla convenienza delle soluzioni offerte e sulla personalizzazione dell’offerta, a seconda del segmento di mercato a cui si rivolge.
“Per un’evoluzione della filiera è necessaria una crescita congiunta - ha concluso Squinzi - con innovazioni nella produzione e soprattutto nella distribuzione, anello insostituibile per questo settore. Si dovrebbe inoltre prendere a modello il nord Europa, pensando ad una riqualificazione dell’esistente”.
La proposta di Squinzi, a quanto pare già manifestata anche al Governo Letta, fa capire quanto il sistema degli incentivi sia di vitale importanza per risollevare il mercato interno: attualmente, infatti, gli incentivi sono riservati principalmente ad interventi realizzati sull’involucro edilizio e sulla riqualificazione energetica degli edifici, ma potrebbero benissimo essere applicati anche in altri settori attualmente in crisi, come per esempio il settore del mobile.
Per quanto riguarda la distribuzione, Squinzi ha commentato i gruppi d’acquisto e le reti di impresa, nuove realtà nate negli ultimi anni per contrastare la forte contrazione subìta dalla distribuzione idrotermosanitaria. Secondo il presidente di Confindustria, infatti, i gruppi di acquisto sono una buona idea ma va preservato il valore aggiunto della distribuzione Its italiana, vale a dire la garanzia di soluzioni personalizzate, sia in fase post vendita che di garanzia.
La distribuzione idrotermosanitaria deve, dunque, puntare sulla convenienza delle soluzioni offerte e sulla personalizzazione dell’offerta, a seconda del segmento di mercato a cui si rivolge.
“Per un’evoluzione della filiera è necessaria una crescita congiunta - ha concluso Squinzi - con innovazioni nella produzione e soprattutto nella distribuzione, anello insostituibile per questo settore. Si dovrebbe inoltre prendere a modello il nord Europa, pensando ad una riqualificazione dell’esistente”.
