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Solo un terzo degli ingegneri liberi professionisti ha stipulato la polizza assicurativa
Solo un ingegnere su tre ha stipulato la polizza assicurativa, principalmente a causa dei costi troppo alti. Una polizza contratta dal CNI potrebbe essere la soluzione.
Ben un terzo degli ingegneri liberi professionisti ha dichiarato di non aver stipulato, nell’ultimo periodo, la polizza RC, principalmente a causa del prezzo troppo alto e dello scarso ritorno della stessa in termini di utilità.
Questo è quanto si evince da un’indagine svolta dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) che, durante il mese di Luglio 2015, ha intervistato 7242 ingegneri iscritti all’albo per comprendere la loro posizione in merito all’obbligo di stipulare l’assicurazione professionale.
Nell’indagine sono state coinvolte tre categorie di professionisti: gli ingegneri che svolgono solo la libera professione, gli ingegneri dipendenti e gli ingegneri sia dipendenti che liberi professionisti.
Se consideriamo che a partire da Agosto 2013 la sottoscrizione di una polizza è diventata obbligatoria per moltissimi professionisti iscritti a un albo (gli ingegneri iscritti sono 100mila), pensare che solo un terzo degli ingegneri è dotato di polizza assicurativa fa davvero riflettere.
La principale motivazione rilasciata dagli intervistati è legata ai costi troppo elevati delle polizze; inoltre, “l’obbligo alla loro sottoscrizione è percepito come l’ennesimo balzello che grava sui liberi professionisti, già alle prese con una situazione di mercato senza precedenti” afferma Armando Zambrano, Presidente del CNI. Da non trascurare, inoltre, il fatto che da parte di molti professionisti ci sia una scarsa attenzione nel voler conoscere i dettagli relativi al funzionamento delle polizze, scarsa conoscenza che si riversa poi nella percezione di scarsa utilità.
Il CNI, dunque, dovrà indubbiamente tener conto di questi fattori nell’ottica della promozione di una polizza collettiva destinata agli ingegneri iscritti all’albo, che potrebbe offrire a tutti una serie di importanti garanzie come le migliori condizioni di base di una polizza all-risks; un prezzo molto inferiore rispetto a quanto disponibile sul mercato e garanzie sulla riassicurazione.
Conclude Luigi Ronsivalle, Presidente del Centro Studi CNI: “La polizza base, dunque, avrebbe lo scopo fondamentale di garantire una copertura di buon livello per tutti che, ad un prezzo molto contenuto, consentirebbe di assolvere ad un obbligo di legge anche a quei professionisti che, stando al rilevamento effettuato dal Centro Studi, non sono attualmente in regola”.
Questo è quanto si evince da un’indagine svolta dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) che, durante il mese di Luglio 2015, ha intervistato 7242 ingegneri iscritti all’albo per comprendere la loro posizione in merito all’obbligo di stipulare l’assicurazione professionale.
Nell’indagine sono state coinvolte tre categorie di professionisti: gli ingegneri che svolgono solo la libera professione, gli ingegneri dipendenti e gli ingegneri sia dipendenti che liberi professionisti.
Se consideriamo che a partire da Agosto 2013 la sottoscrizione di una polizza è diventata obbligatoria per moltissimi professionisti iscritti a un albo (gli ingegneri iscritti sono 100mila), pensare che solo un terzo degli ingegneri è dotato di polizza assicurativa fa davvero riflettere.
La principale motivazione rilasciata dagli intervistati è legata ai costi troppo elevati delle polizze; inoltre, “l’obbligo alla loro sottoscrizione è percepito come l’ennesimo balzello che grava sui liberi professionisti, già alle prese con una situazione di mercato senza precedenti” afferma Armando Zambrano, Presidente del CNI. Da non trascurare, inoltre, il fatto che da parte di molti professionisti ci sia una scarsa attenzione nel voler conoscere i dettagli relativi al funzionamento delle polizze, scarsa conoscenza che si riversa poi nella percezione di scarsa utilità.
Il CNI, dunque, dovrà indubbiamente tener conto di questi fattori nell’ottica della promozione di una polizza collettiva destinata agli ingegneri iscritti all’albo, che potrebbe offrire a tutti una serie di importanti garanzie come le migliori condizioni di base di una polizza all-risks; un prezzo molto inferiore rispetto a quanto disponibile sul mercato e garanzie sulla riassicurazione.
Conclude Luigi Ronsivalle, Presidente del Centro Studi CNI: “La polizza base, dunque, avrebbe lo scopo fondamentale di garantire una copertura di buon livello per tutti che, ad un prezzo molto contenuto, consentirebbe di assolvere ad un obbligo di legge anche a quei professionisti che, stando al rilevamento effettuato dal Centro Studi, non sono attualmente in regola”.
