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17.01.2018
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Sismabonus: i commenti di ISI sulle novità introdotte con la Legge di bilancio 2018

Legge di bilancio 2018 e sismabonus: da ISI soddisfazione per alcune novità, ma non tutte le proposte avanzate sono state assolte.
A più di quindici giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio il 2018, l’associazione ISI – Ingegneria Sismica Italiana - ha pubblicato una sua valutazione rispetto ai contenuti della nuova legge di stabilità.

ISI nei mesi antecedenti all’approvazione di questa normativa si era occupata di segnalare al Governo, attraverso i propri referenti e durante occasioni pubbliche, i contenuti relativi alla disciplina delle detrazioni fiscali che necessitavano di un miglioramento rispetto alla normativa 2017.

Ora che la nuova legge di bilancio è definitivamente in vigore, ISI, attraverso un comunicato stampa, sostiene che siano stati approvati pochi dei provvedimenti che erano stati auspicati dal Ministro Delrio, e che avrebbero dovuto rendere più efficace l’impianto del sismabonus.

Pur esprimendo del rammarico a proposito di questa evoluzione reputata non ottimale, ISI dà la sua approvazione alle seguenti novità contenute nella legge di bilancio 2018.
 
  • Estensione delle detrazioni all’edilizia popolare (art. 16). ISI si dice soddisfatta dell’estensione delle detrazioni previste dall’art. 16 del DL/2013 agli Istituti autonomi per le case popolari, questione sulla quale l’associazione si era espressa più volte, anche schierandosi a fianco di Federcasa nel tentativo di far approvare una modifica simile in materia.
 
  • Agevolazioni particolari per interventi congiunti di riqualificazione energetica e miglioramento antisismico (Art. 14). Anche la modifica apportata all’art. 14 viene accolta con favore dall’associazione che aveva formulato una richiesta in merito. Sia l’aumento del tetto di spesa per lavori che abbiano la finalità congiunta di ridurre il rischio sismico e riqualificare energeticamente un edificio, sia il potenziamento delle detrazioni fino all’80-85% per la riduzione a classi di rischio sismico inferiori, sembrano infatti venire incontro in modo coerente alle richieste avanzate dall’ISI.
 
  • Proroga al 31 Dicembre 2018 per le detrazioni fiscali previste dall’art. 16. Di importanza notevole, a opinione dell’associazione ISI, è anche la proroga per un altro anno degli incentivi previsti dall’art. 16-bis, comma 1 del TIUR. Questo articolo prevede la detrazione al 50%, per un massimale di spesa di 96mila euro, per una serie di interventi di ristrutturazione edilizia, tra i quali sono compresi quelli che permettono di ridurre il rischio sismico su edifici siti in zona 4, per i quali non sono valide le agevolazioni previste dal sismabonus.
 
  • Detraibilità delle spese assicurative contro il rischio sismico. Una novità importante specificamente legata al rischio sismico è rappresentata dalla legge n. 205 che ha modificato l’art. 15, comma 1 DPR 917/86. Essa introduce alla lettera f-bis la detraibilità per spese sostenute dal 1 gennaio 2018 per l’assicurazione degli edifici contro il rischio sismico. Si tratta di un cambiamento a maggior ragione importante se si si considera che per essere attuato è stato necessario emendare il Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
 
  • Le occasioni perse. Oltre a tener conto di ciò che di buono è stato fatto nell’approvazione della Legge di Bilancio 2018, ISI, nel suo comunicato stampa, manifesta quelle che sono le questioni aperte sul sismabonus che non sono state affrontate al meglio dalla nuova normativa.
    Ci sono in particolare tre necessità di intervento che sono tutt’ora impellenti e che dovrebbero essere portate all’attenzione del prossimo Governo fin dal suo insediamento. Si ritiene infatti necessario vengano assicurate:
    - La detraibilità totale delle spese sostenute per gli studi e per le attività di diagnosi degli edifici, indipendentemente dalla successiva realizzazione degli interventi;
    - La rimodulazione dell’importo della detrazione di cui all’articolo 16 comma 1 del D.L.63/2013, fissando, quale tetto massimo della detrazione dall’imposta lorda, un limite legato all’unità di superficie;
    - L’estensione della cessione credito d’imposta di cui all’art.16 comma 1-quinquies del D.L. 63, anche agli interventi eseguiti sulle singole unità abitative o destinate ad uso produttivo, e soprattutto la cedibilità del credito alle banche, per i soggetti ricadenti nella no-tax area (ovvero con reddito inferiore agli 8 mila euro), anche alla disciplina del sismabonus.
Su queste azioni, e su altri interventi che potrebbero migliorare in modo complessivo l’impianto del sismabonus, per diffondere consapevolezza al governo ed ai legislatori, ISI si dice pronta a rilanciare la propria azione di coordinamento con altre associazioni di filiera.