Focus Efficienza Energetica

12.09.2023

Sicurezza energetica: necessari investimenti e collaborazione tra governi per raggiungere gli obiettivi climatici. L’analisi di WindEurope

Attualmente l’UE non riesce a soddisfare pienamente gli obiettivi climatici: investimenti e leadership politica sono la chiave per garantire la sicurezza energetica

L’Unione Europea necessita di un maggiore impegno nel potenziamento delle sue infrastrutture elettriche. È fondamentale accelerare la realizzazione delle reti di trasmissione e distribuzione, rafforzare le reti già esistenti e migliorarne la flessibilità.

Senza tali investimenti fondamentali, l’Europa non potrà raggiungere gli obiettivi stabiliti in termini di sostenibilità climatica e sicurezza energetica.

In una nuova pubblicazione, WindEurope presenta le sue raccomandazioni in merito alle reti elettriche europee.

 

Sicurezza energetica: necessario potenziare le infrastrutture elettriche

Secondo WindEurope, l’UE non sta destinando risorse sufficienti al potenziamento delle sue infrastrutture elettriche. L’energia proveniente da fonti rinnovabili sta crescendo rapidamente, i veicoli elettrici diventano sempre più diffusi e la domanda di pompe di calore è in continuo aumento.

Tuttavia, la rete elettrica non si sta sviluppando alla stessa velocità. L'analisi di WindEurope evidenzia che l’UE deve raddoppiare gli investimenti nella rete, passando da 40 a 80 miliardi di euro all’anno. Investimenti che dovrebbero essere destinati a nuove linee e infrastrutture, ma è altrettanto importante ottimizzare le reti già esistenti.

I ritardi nella connessione alla rete stanno ostacolando l’espansione dell’energia eolica nell’UE. L’obiettivo dell’Unione è installare circa 30 GW di nuova energia eolica ogni anno entro il 2030, ma l’anno scorso ne sono stati installati solo 15 GW.

Attualmente, più di 100 GW di progetti di energie rinnovabili attendono di essere connessi alla rete in Spagna, e oltre 50 GW in Romania. I governi devono semplificare il processo di connessione alla rete e garantire una rapida approvazione delle richieste.

 

La sicurezza energetica dipende da una solida leadership politica

Oltre ad un aumento degli investimenti, WindEurope parla anche di una espansione delle capacità di produzione di apparecchiature di rete. Al momento, la catena di fornitura europea di sottostazioni, trasformatori, cavi non è sufficientemente sviluppata.

Ad esempio, l’Europa potrebbe produrre fino a 1900 km di cavi offshore all’anno, ma avrà bisogno di produrne fino a 3200 km entro il 2030.

In questo caso entra in gioco anche la governance delle reti. È fondamentale, secondo l’analisi di WindEurope, che vi sia un approccio congiunto alla pianificazione a lungo termine.

Approccio congiunto che si traduce in una solida leadership politica per garantire autorizzazioni rapide, attenzione alla sostenibilità e alla biodiversità, un equo equilibrio economico tra elettrificazione diretta e investimenti nelle reti dell’idrogeno e del gas per garantire sicurezza energetica e transizione green.

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