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Servizi di ingegneria e architettura: cala il numero complessivo delle gare d’appalto
Rispetto al 2018 nel primo semestre 2019 cresce il valore delle gare di progettazione di ingegneria e architettura, ma crolla i numeri di gare di piccolo importo
L’analisi OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura per i primi 6 mesi del 2019 ha segnalato una flessione nel numero di gare, causata, secondo il Presidente OICE, dall’attuale incertezza normativa.
In realtà ad una prima analisi i risultati del primo semestre dell’anno potrebbero sembrare positivi, il valore della progettazione infatti è salito del 21,3% in questo periodo, ma il numero complessivo è calato del -12,4%.
Un calo particolarmente intenso è stato registrato nel mese di giugno, quando sono state bandite 247 gare, di 49 sopra soglia, per un valore totale di 37,6 milioni (28,9 sopra soglia). Rispetto al mese di maggio il numero di gare è sceso dello 0,8% e il valore è calato del 31,3%, ma è più allarmante il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente (giugno 2018), in quanto le gare sono aumentate del 7,9% ma il loro valore è diminuito del 43,3%.
OICE ha registrato una positiva crescita del numero di gare di progettazione tra gennaio e giugno 2019, con un totale di 1.360 gare, 341 delle quali sopra soglia, per un valore complessivo di 326,8 milioni di euro (276,8 mln € sopra soglia): rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero quindi cala del -12,4% mentre il valore cresce del 21,3%.
Questo risultato è spiegato soprattutto dall’evolversi positivo dei bandi sopra soglia che crescono sia in valore (+25,8%) che in numero (+44%), mentre, per converso, sono crollati i valori dei bandi sotto soglia, scesi del -20,5% in numero e del -28,2% in valore.
Il primo semestre del 2019 è stato un anno positivo se si considera la crescita del valore dei servizi di ingegneria e architettura. Le gare bandite sono state 2.655 (571 sopra soglia), per un valore complessivo di 640,9 milioni di euro (497,4 dei quali sopra soglia). Numeri positivi specialmente se confrontati con quelli raccolti lo scorso anno: se il numero di gare è sceso complessivamente del -4%, quelle sopra soglia sono aumentate del 21,2%, il valore inoltre è aumentato per un totale del 27,6%, con un picco del 36,3% per le gare sopra soglia.
“I dati semestrali potrebbero sembrare rassicuranti - ha sottolineato il Presidente OICE, Gabriele Scicolone - a leggere il valore dei servizi di progettazione che è in crescita, ma non bisogna sottovalutare il fenomeno della rarefazione delle gare di piccolo importo, sotto soglia, che calano con percentuali a due cifre e rischiano di appesantire il mercato in un momento in cui sarebbe necessario il massimo slancio, anche in funzione di traino dell’economia nazionale. Da mesi, con l’annuncio del varo della riforma organica e del decreto‐legge, abbiamo assistito, come era lecito immaginarsi, ad una diminuzione del numero dei bandi di gara che dipende evidentemente dall’incertezza normativa che certamente non ha aiutato alla stabilizzazione della domanda.
Adesso dobbiamo verificare gli effetti di questo intervento: ad esempio, una delle novità del
decreto 32 è rappresentata dalla liberalizzazione ‐ vera o presunta ‐ dell'appalto integrato.
Ebbene a quasi un mese dall'entrata in vigore della legge di conversione sono stati pubblicati soltanto 8 bandi, un dato al di sotto della media degli ultimi 5 mesi. Alla luce di questo dato è lecito chiedersi se veramente la crisi delle costruzioni possa essere dipesa dal divieto di appalto integrato. In ogni caso riteniamo che occorra stabilità di regole perché in un settore complesso come questo ogni modifica del quadro regolatorio ha un impatto non indifferente su tutta la filiera degli appalti.
Adesso è importante fare bene (e anche in fretta) il regolamento del codice, tenendo conto della coerenza fra le varie parti dell'articolato, a cominciare dai contenuti dei livelli progettuali che non potranno non tenere conto di temi quali la modellazione elettronica, ai requisiti di partecipazione alle gare per i quali riteniamo debba essere fatto salvo l'egregio lavoro svolto in questi tre anni dall'ANAC. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, fornendo il nostro contributo di esperienza per il buon funzionamento delle regole e per dare ancora più vigore al rilancio del settore.”
Un altro dato allarmante riguarda i prezzi a cui le gare vengono aggiudicate. Il prezzo medio a base d’asta è infatti in continuo ribasso. Se nel 2016 il ribasso medio era a 42,8%, nel 2017 si è attestato al 40,4% e nel 2018 si è arrivati a un ribasso del 41,2%.
Le gare miste, comprensive sia di progettazione sia di costruzione, nel corso dei mesi considerati sono stati 313, per un valore di 3.159,8 milioni di euro. Gli appalti integrati invece sono stati 76, e hanno avuto un valore complessivo di 624,9 milioni di €, in calo rispetto al 2018, quando erano stati 90, per un valore di addirittura 2.260,7 milioni di euro; per questi bandi il valore dei servizi di ingegneria è stato stimato in 11,8 milioni di euro.
In realtà ad una prima analisi i risultati del primo semestre dell’anno potrebbero sembrare positivi, il valore della progettazione infatti è salito del 21,3% in questo periodo, ma il numero complessivo è calato del -12,4%.
Un calo particolarmente intenso è stato registrato nel mese di giugno, quando sono state bandite 247 gare, di 49 sopra soglia, per un valore totale di 37,6 milioni (28,9 sopra soglia). Rispetto al mese di maggio il numero di gare è sceso dello 0,8% e il valore è calato del 31,3%, ma è più allarmante il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente (giugno 2018), in quanto le gare sono aumentate del 7,9% ma il loro valore è diminuito del 43,3%.
OICE ha registrato una positiva crescita del numero di gare di progettazione tra gennaio e giugno 2019, con un totale di 1.360 gare, 341 delle quali sopra soglia, per un valore complessivo di 326,8 milioni di euro (276,8 mln € sopra soglia): rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il numero quindi cala del -12,4% mentre il valore cresce del 21,3%.
Questo risultato è spiegato soprattutto dall’evolversi positivo dei bandi sopra soglia che crescono sia in valore (+25,8%) che in numero (+44%), mentre, per converso, sono crollati i valori dei bandi sotto soglia, scesi del -20,5% in numero e del -28,2% in valore.
Il primo semestre del 2019 è stato un anno positivo se si considera la crescita del valore dei servizi di ingegneria e architettura. Le gare bandite sono state 2.655 (571 sopra soglia), per un valore complessivo di 640,9 milioni di euro (497,4 dei quali sopra soglia). Numeri positivi specialmente se confrontati con quelli raccolti lo scorso anno: se il numero di gare è sceso complessivamente del -4%, quelle sopra soglia sono aumentate del 21,2%, il valore inoltre è aumentato per un totale del 27,6%, con un picco del 36,3% per le gare sopra soglia.
“I dati semestrali potrebbero sembrare rassicuranti - ha sottolineato il Presidente OICE, Gabriele Scicolone - a leggere il valore dei servizi di progettazione che è in crescita, ma non bisogna sottovalutare il fenomeno della rarefazione delle gare di piccolo importo, sotto soglia, che calano con percentuali a due cifre e rischiano di appesantire il mercato in un momento in cui sarebbe necessario il massimo slancio, anche in funzione di traino dell’economia nazionale. Da mesi, con l’annuncio del varo della riforma organica e del decreto‐legge, abbiamo assistito, come era lecito immaginarsi, ad una diminuzione del numero dei bandi di gara che dipende evidentemente dall’incertezza normativa che certamente non ha aiutato alla stabilizzazione della domanda.
Adesso dobbiamo verificare gli effetti di questo intervento: ad esempio, una delle novità del
decreto 32 è rappresentata dalla liberalizzazione ‐ vera o presunta ‐ dell'appalto integrato.
Ebbene a quasi un mese dall'entrata in vigore della legge di conversione sono stati pubblicati soltanto 8 bandi, un dato al di sotto della media degli ultimi 5 mesi. Alla luce di questo dato è lecito chiedersi se veramente la crisi delle costruzioni possa essere dipesa dal divieto di appalto integrato. In ogni caso riteniamo che occorra stabilità di regole perché in un settore complesso come questo ogni modifica del quadro regolatorio ha un impatto non indifferente su tutta la filiera degli appalti.
Adesso è importante fare bene (e anche in fretta) il regolamento del codice, tenendo conto della coerenza fra le varie parti dell'articolato, a cominciare dai contenuti dei livelli progettuali che non potranno non tenere conto di temi quali la modellazione elettronica, ai requisiti di partecipazione alle gare per i quali riteniamo debba essere fatto salvo l'egregio lavoro svolto in questi tre anni dall'ANAC. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, fornendo il nostro contributo di esperienza per il buon funzionamento delle regole e per dare ancora più vigore al rilancio del settore.”
Un altro dato allarmante riguarda i prezzi a cui le gare vengono aggiudicate. Il prezzo medio a base d’asta è infatti in continuo ribasso. Se nel 2016 il ribasso medio era a 42,8%, nel 2017 si è attestato al 40,4% e nel 2018 si è arrivati a un ribasso del 41,2%.
Le gare miste, comprensive sia di progettazione sia di costruzione, nel corso dei mesi considerati sono stati 313, per un valore di 3.159,8 milioni di euro. Gli appalti integrati invece sono stati 76, e hanno avuto un valore complessivo di 624,9 milioni di €, in calo rispetto al 2018, quando erano stati 90, per un valore di addirittura 2.260,7 milioni di euro; per questi bandi il valore dei servizi di ingegneria è stato stimato in 11,8 milioni di euro.
