Focus Professioni
Questo articolo ha più di 3 anni
Semplificare la formazione degli installatori di impianti FER: l’impegno di Confartigianato Impianti
Riordinare e semplificare l’attuale normativa sulle procedure di qualificazione degli installatori di impianti FER

Per poter effettuare le attività di installazione e manutenzione sugli impianti FER, gli impianti alimentati da Fonti di Energia Rinnovabile come caldaie, caminetti e stufe a biomassa, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore, i tecnici devono essere in possesso del patentino FER. I requisiti per ottenere l’abilitazione a lavorare con questa tipologia di impianti sono disciplinati dal Decreto 37 del 22 gennaio 2008 emanato dal MiSE e poiché la formazione per l’aggiornamento del patentino FER sia valida essa deve essere fornita da Enti autorizzati dalla Regione di appartenenza dell’installatore.
Confartigianato Impianti ha ribadito la volontà e la necessità di semplificare l’iter formativo dell’abilitazione per gli impianti FER, e grazie anche alla sua attività ora la legge di delegazione europea 2019-2020 prevede che nel recepimento della direttiva europea 2018/2001, che fornisce un quadro comune per la promozione dell’uso delle energie rinnovabili, vi sia il mandato legislativo per riordinare e semplificare l’attuale normativa sulle procedure di qualificazione degli installatori di impianti FER, prevedendo che la qualificazione professionale venga conseguita mediante il possesso dei requisiti tecnico-professionali secondo il DM 27/08.
Questo potrebbe risolvere una situazione che perdura da anni, causata dall’introduzione del sistema di qualificazione per gli installatori FER, che non ha mai chiarito alcune questioni sulla formazione abilitante e sul percorso di aggiornamento triennale.
Uno dei problemi che complica la gestione di questa qualifica è la ripartizione delle competenze tra lo Stato e le Regioni: la formazione è infatti una materia che viene amministrata a livello regionale, e le diverse Regioni, legiferando sul tema FER in maniera non omogenea, ne hanno alterato il recepimento nazionale, creando inevitabilmente disparità tra gli imprenditori del settore.
“In questi anni – dichiara il Presidente di Confartigianato Impianti Dario Dalla Costa – abbiamo richiesto a gran voce il riordino del quadro normativo e comunque di dare almeno visibilità dell’attività formativa svolta dagli imprenditori nel certificato camerale. Per anni la risposta è stata purtroppo sempre negativa a causa di un mancato mandato legislativo. Oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di semplificare e armonizzare l’apparato normativo e consentire di lavorare in serenità agli imprenditori del settore degli impianti più evoluti”.
Confartigianato Impianti ha ribadito la volontà e la necessità di semplificare l’iter formativo dell’abilitazione per gli impianti FER, e grazie anche alla sua attività ora la legge di delegazione europea 2019-2020 prevede che nel recepimento della direttiva europea 2018/2001, che fornisce un quadro comune per la promozione dell’uso delle energie rinnovabili, vi sia il mandato legislativo per riordinare e semplificare l’attuale normativa sulle procedure di qualificazione degli installatori di impianti FER, prevedendo che la qualificazione professionale venga conseguita mediante il possesso dei requisiti tecnico-professionali secondo il DM 27/08.
Questo potrebbe risolvere una situazione che perdura da anni, causata dall’introduzione del sistema di qualificazione per gli installatori FER, che non ha mai chiarito alcune questioni sulla formazione abilitante e sul percorso di aggiornamento triennale.
Uno dei problemi che complica la gestione di questa qualifica è la ripartizione delle competenze tra lo Stato e le Regioni: la formazione è infatti una materia che viene amministrata a livello regionale, e le diverse Regioni, legiferando sul tema FER in maniera non omogenea, ne hanno alterato il recepimento nazionale, creando inevitabilmente disparità tra gli imprenditori del settore.
“In questi anni – dichiara il Presidente di Confartigianato Impianti Dario Dalla Costa – abbiamo richiesto a gran voce il riordino del quadro normativo e comunque di dare almeno visibilità dell’attività formativa svolta dagli imprenditori nel certificato camerale. Per anni la risposta è stata purtroppo sempre negativa a causa di un mancato mandato legislativo. Oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di semplificare e armonizzare l’apparato normativo e consentire di lavorare in serenità agli imprenditori del settore degli impianti più evoluti”.