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ROBUR, la pompa di calore ad assorbimento come ultima frontiera dell’efficienza energetica nel riscaldamento
ROBUR all'incontro di Padova del 15 ottobre: le pompe di calore a gas rappresentano la tecnologia oggi più efficiente, economica ed ecosotenibile.
Si è tenuto ieri, nella splendida cornice di Villa Ottoboni a Padova, l’incontro di ROBUR, azienda bergamasca specializzata nella produzione di tecnologie avanzate per il riscaldamento e la climatizzazione, dal titolo “L’ultima frontiera dell’efficienza energetica nel riscaldamento”.
L’incontro, patrocinato da AiCARR, si è aperto con l’intervento di Michele Vio, ex presidente dell’associazione, il quale ha fatto il punto sul quadro normativo europeo per la riduzione dei consumi energetici negli edifici (es. 2012/27/UE), la salvaguardia dell’ambiente (es. 2002/358/CE) e l’efficienza dei prodotti (es. 2009/125/CE), e su quello italiano di attuazione, che prevede misure quali i bonus 65% e 50%, il Conto Termico, i Certificati Bianchi e la Nuova Legge Sabatini fra gli altri.
La partecipazione dell’Ing. Vio si è infine conclusa con un focus speciale sulla tecnologia della pompa di calore, le varie tipologie ad oggi disponibili (come la pompa di calore elettrica, la pompa di calore a gas, la pompa di calore geotermica) e sui vantaggi economici e ambientali che un tale impianto garantisce all’utenza, soprattutto in presenza di un sistema integrato, dove la tecnologia della pompa di calore si combina con quella della caldaia.
A seguire, l’intervento di Patrizia Melograno del Centro di Ricerca ReLAB, la quale ha presentato dati e risultati di un’indagine comparativa condotta dall’Istituto del Politecnico di Milano sulle tecnologie per l’efficienza energetica attualmente disponibili nel settore del riscaldamento, quali: pompa di calore a gas (GAHP), pompa di calore elettrica (EAHP) e caldaia più solare termico (SOL). L’efficienza delle tre tecnologie oggetto di indagine è stata misurata considerando quattro parametri (rendimento in energia primaria per il riscaldamento, rendimento in energia primaria per la produzione di ACS, emissioni di CO2 e emissioni di NOx) in funzione del fabbisogno annuale di edifici nuovi e ristrutturati.
Considerando che in Italia ed Europa la maggior parte degli edifici è di antica costruzione, come emerso da recenti dati statistici presentati in occasione del convegno F.I.V.R.A. di Roma, lo studio condotto da ReLAB ha dimostrato che la pompa di calore a gas sarebbe la più versatile delle tre tecnologie, sia per riscaldamento che per ACS, quella elettrica la soluzione ideale per ridurre le emissioni di CO2 e il solare termico preferibile unicamente per produzione di ACS.
Nella scelta della tecnologia per il riscaldamento, ACS e condizionamento, conclude l’Ing. Melograno, bisogna tenere in conto, al di là degli aspetti energetici, anche fattori economici (tariffe, incentivi, costi di investimento) e locali (temperatura climatica).
La seconda parte del pomeriggio in compagnia degli esperti ROBUR si è incentrato sulle pompe di calore a gas, che, come riporta il titolo dell’evento, rappresenta l’ultima frontiera dell’efficienza energetica, e su alcune case history di sua applicazione, che hanno dimostrato quanto questo sistema, integrazione di due tecnologie vincenti, come la caldaia e la pompa di calore, consenta di riscaldare, condizionare e produrre ACS in maniera più efficiente (+160%), economica (-40% costi di gestione) ed ecosostenibile.
L’incontro, patrocinato da AiCARR, si è aperto con l’intervento di Michele Vio, ex presidente dell’associazione, il quale ha fatto il punto sul quadro normativo europeo per la riduzione dei consumi energetici negli edifici (es. 2012/27/UE), la salvaguardia dell’ambiente (es. 2002/358/CE) e l’efficienza dei prodotti (es. 2009/125/CE), e su quello italiano di attuazione, che prevede misure quali i bonus 65% e 50%, il Conto Termico, i Certificati Bianchi e la Nuova Legge Sabatini fra gli altri.
La partecipazione dell’Ing. Vio si è infine conclusa con un focus speciale sulla tecnologia della pompa di calore, le varie tipologie ad oggi disponibili (come la pompa di calore elettrica, la pompa di calore a gas, la pompa di calore geotermica) e sui vantaggi economici e ambientali che un tale impianto garantisce all’utenza, soprattutto in presenza di un sistema integrato, dove la tecnologia della pompa di calore si combina con quella della caldaia.
A seguire, l’intervento di Patrizia Melograno del Centro di Ricerca ReLAB, la quale ha presentato dati e risultati di un’indagine comparativa condotta dall’Istituto del Politecnico di Milano sulle tecnologie per l’efficienza energetica attualmente disponibili nel settore del riscaldamento, quali: pompa di calore a gas (GAHP), pompa di calore elettrica (EAHP) e caldaia più solare termico (SOL). L’efficienza delle tre tecnologie oggetto di indagine è stata misurata considerando quattro parametri (rendimento in energia primaria per il riscaldamento, rendimento in energia primaria per la produzione di ACS, emissioni di CO2 e emissioni di NOx) in funzione del fabbisogno annuale di edifici nuovi e ristrutturati.
Considerando che in Italia ed Europa la maggior parte degli edifici è di antica costruzione, come emerso da recenti dati statistici presentati in occasione del convegno F.I.V.R.A. di Roma, lo studio condotto da ReLAB ha dimostrato che la pompa di calore a gas sarebbe la più versatile delle tre tecnologie, sia per riscaldamento che per ACS, quella elettrica la soluzione ideale per ridurre le emissioni di CO2 e il solare termico preferibile unicamente per produzione di ACS.
Nella scelta della tecnologia per il riscaldamento, ACS e condizionamento, conclude l’Ing. Melograno, bisogna tenere in conto, al di là degli aspetti energetici, anche fattori economici (tariffe, incentivi, costi di investimento) e locali (temperatura climatica).
La seconda parte del pomeriggio in compagnia degli esperti ROBUR si è incentrato sulle pompe di calore a gas, che, come riporta il titolo dell’evento, rappresenta l’ultima frontiera dell’efficienza energetica, e su alcune case history di sua applicazione, che hanno dimostrato quanto questo sistema, integrazione di due tecnologie vincenti, come la caldaia e la pompa di calore, consenta di riscaldare, condizionare e produrre ACS in maniera più efficiente (+160%), economica (-40% costi di gestione) ed ecosostenibile.
