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29.10.2018
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Riscaldamento Globale: il Report IPCC indica ai politici come fermarsi a +1,5°C

L’IPCC ha pubblicato un recente Report sul Riscaldamento Globale con indicazioni dirette per i policymakers che devono limitare l’innalzamento di temperatura a 1,5°C
All’inizio del mese di ottobre è stato approvato il più recente Report IPCC sul riscaldamento globale a 1,5°C, uno strumento che servirà ai policymakers di tutto il mondo nella scelta delle azioni da intraprendere per affrontare il futuro del clima globale. Un problema ormai inevitabile, che va affrontato in modo congiunto e il più possibile coordinato a livello mondiale, nella speranza di limitare i gravi effetti che l’aumento esagerato della temperatura ha già iniziato a provocare sull’ambiente, sull’uomo e sugli ecosistemi.
 
In occasione dell’approvazione di questo report, avvenuta in Corea del Sud il 6 ottobre scorso, l’Intergovernamental Panel on Climate Change ha dato conferma del fatto che, per limitare il riscaldamento globale a un grado e mezzo rispetto ai livelli pre-industriali, saranno necessari cambiamenti rapidi, profondi e inediti, che arrivino a permeare ogni aspetto della società.
 
Riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto a 2°C è un obiettivo fondamentale, riuscirci comporterebbe benefici sia alle persone che agli ecosistemi, assicurerebbe inoltre il mantenimento di una società più sostenibile ed equa.
“Con più di 6000 citazioni scientifiche, e grazie al contributo di migliaia di esperti e rappresentanti governativi, questo report testimonia la rilevanza politica e l’ampiezza dell’opera dell’IPCC” ha spiegato il Presidente dell’IPCC, Hoesung Lee.
 
In seguito all’invito formale giunto dall’United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) quando, nel 2015, è stato adottato l’Accordo di Parigi, novantuno autori ed editori di oltre 40 nazioni hanno iniziato a lavorare al report IPCC, il cui titolo completo è: Global Warming of 1.5°C, an IPCC special report on the impacts of global warming of 1.5°C above pre-industrial levels and related global greenhouse gas emission pathways, in the context of strengthening the global response to the threat of climate change, sustainable development, and efforts to eradicate poverty.
 
Traducibile con: “Riscaldamento globale di 1,5°C, uno speciale Report IPCC sull’impatto del riscaldamento globale di 1,5°C sui livelli pre-industriali e sulle relative emissioni di gas ad effetto serra, in un contesto di rafforzamento della risposta globale al pericolo dei cambiamenti climatici, dello sviluppo sostenibile e agli sforzi per l’eliminazione della povertà”.
 
Panmao Zhai, Co-direttore del gruppo di lavoro 1 dell’IPCC ha commentato, “Uno dei messaggi più forti che di evincono da questo report è che stiamo già osservando le conseguenze del riscaldamento globale di 1°C; tra le altre cose, attraverso episodi metereologici straordinari, l’innalzamento del livello del mare e la diminuzione dei ghiacci artici.”
 
Il report evidenzia una serie di conseguenze che potrebbero essere evitate limitando l’innalzamento del riscaldamento a 1,5°C, rispetto a quanto si verificherebbe con un innalzamento pari a 2°C o più. Ad esempio, con un innalzamento delle temperature limitato a 1,5°C, l’aumento del livello globale del mare si arresterebbe a 10 cm in meno rispetto ai limiti individuati dalle previsioni con riscaldamento globale di 2°C.
 
Le possibilità di assenza di ghiacci nel mare artico durante l’estate si arresta ad una volta ogni cent’anni con riscaldamento globale di 1,5°C, mentre le possibilità si alzano addirittura a una volta ogni dieci anni con riscaldamento di 2°C. Il declino previsto per le barriere coralline inoltre si aggira al 70-90% con un innalzamento della temperatura di 1,5°C, mentre con un innalzamento di 2°C si prevede una perdita potenziale superiore al 99%.
 
“Ogni piccola porzione di riscaldamento in più o in meno conta, specialmente dal momento che un riscaldamento pari a 1,5°C o più, aumenta i rischi associati a cambiamenti di lungo periodo o irreversibili, come ad esempio la scomparsa di alcuni ecosistemi” ha spiegato Hans-Otto Pörtner, Co-direttore del Gruppo di Lavoro 2 dell’IPCC.
Limitare il riscaldamento globale permetterebbe tra l’altro alle persone e agli ecosistemi di adattarsi più efficacemente e di rimanere al di sotto di limiti di rischi rilevanti.
 
Il report analizza inoltre una serie di percorsi percorribili per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, indicando inoltre ciò che sarebbe necessario mettere in pratica e quali conseguenze si potrebbero avere. Secondo Valerie Masson-Delmotte, Co-direttore del Gruppo di Lavoro 1, “la buona notizia è che alcune delle azioni necessarie per limitare il riscaldamento globale sono già in corso, ma dovrebbero essere accelerate”.
 
Le azioni correttive dovrebbero essere rapide e di vasta portata, coinvolgendo numerosi aspetti legati all’uso della terra e dell’energia, allo sviluppo industriale, edile, dei trasporti e delle città.
Questo report IPCC sul riscaldamento globale fornisce alla classe politica e ai professionisti le informazioni necessarie a prendere decisioni che consentano di affrontare il problema del riscaldamento climatico, tenendo in considerazione il contesto locale e i bisogni della popolazione; i cinque capitoli che lo compongono sono visionabili direttamente dal sito dell’Intergovernamental Panel for Climate Change.