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Ripartire dalla casa: le proposte di ANCE per uscire dalla crisi
Rilanciare il volano dell'economia partendo dalla casa: le proposte di ANCE su tassazione, alloggi sociali e accesso ai mutui.
La casa come nucleo centrale delle politiche economiche, applicando una tassazione più equa e certa, normative per rendere i mutui più accessibili - soprattutto per la classe media - e un piano per gli alloggi sociali che coinvolga i comuni. Queste le proposte di Ance per rilanciare l’edilizia, presentate ieri a Roma alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e del presidente dell’Abi Antonio Patuelli.
“Il continuo balletto della tassazione sugli immobili, dall’Ici all’Imu alla Trise e ora il Tuc, ha prodotto effetti negativi per tutti – ha sottolineato il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti – adesso è il momento di fermarsi e, con la legge di stabilità, chiudere finalmente questa partita”. Per Buzzetti “ripartire dalla casa è innanzitutto un segnale di attenzione sociale, ma è anche un fondamentale volano dell’economia”.
In effetti i dati presentati nel corso dell’incontro sono tutt’altro che rassicuranti e dipingono uno scenario difficile su più fronti: dall’accesso al credito, sempre più difficile, alla tassazione, sempre più alta, fino ai dati preoccupanti sui provvedimenti di sfratto, che in 5 anni sono aumentati del 54%; a pagare i conti della crisi sono soprattutto le famiglie, in particolare quelle della classe media.
Secondo Ance, infatti, dal 2007 al 2012 i mutui per l’acquisto di abitazioni sono crollati del 60%, questo a causa del peggioramento delle condizioni di erogazione. Ma non se la passano bene nemmeno quelli che possono permettersi una seconda casa a disposizione, ad esempio, dei figli: dal 2012 al 2014 la tassazione è aumentata del 21%.
Per chi non riesce ad acquistare una casa, anche il mercato degli affitti risulta sempre più difficile, in Italia infatti le case in affitto sono solo il 19% del totale, contro il 58% della Germania, il 40% dell’Austria e il 39% della Francia e anche per gli affitti la tassazione aumenterà del 3,5% nel 2014, facendo aumentare i canoni per i nuovi locatari.
“Bisogna girare pagina – ha concluso il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli – e dare segnali forti e di fiducia a imprenditori e cittadini, che oggi hanno smesso di risparmiare e investire a medio-lungo termine”.
“Il continuo balletto della tassazione sugli immobili, dall’Ici all’Imu alla Trise e ora il Tuc, ha prodotto effetti negativi per tutti – ha sottolineato il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti – adesso è il momento di fermarsi e, con la legge di stabilità, chiudere finalmente questa partita”. Per Buzzetti “ripartire dalla casa è innanzitutto un segnale di attenzione sociale, ma è anche un fondamentale volano dell’economia”.
In effetti i dati presentati nel corso dell’incontro sono tutt’altro che rassicuranti e dipingono uno scenario difficile su più fronti: dall’accesso al credito, sempre più difficile, alla tassazione, sempre più alta, fino ai dati preoccupanti sui provvedimenti di sfratto, che in 5 anni sono aumentati del 54%; a pagare i conti della crisi sono soprattutto le famiglie, in particolare quelle della classe media.
Secondo Ance, infatti, dal 2007 al 2012 i mutui per l’acquisto di abitazioni sono crollati del 60%, questo a causa del peggioramento delle condizioni di erogazione. Ma non se la passano bene nemmeno quelli che possono permettersi una seconda casa a disposizione, ad esempio, dei figli: dal 2012 al 2014 la tassazione è aumentata del 21%.
Per chi non riesce ad acquistare una casa, anche il mercato degli affitti risulta sempre più difficile, in Italia infatti le case in affitto sono solo il 19% del totale, contro il 58% della Germania, il 40% dell’Austria e il 39% della Francia e anche per gli affitti la tassazione aumenterà del 3,5% nel 2014, facendo aumentare i canoni per i nuovi locatari.
“Bisogna girare pagina – ha concluso il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli – e dare segnali forti e di fiducia a imprenditori e cittadini, che oggi hanno smesso di risparmiare e investire a medio-lungo termine”.
