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Anie Energia
• 19.09.2013
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Rinnovabili e sistemi di accumulo: Anie stima risparmi per 500 milioni all’anno
Lo studio ha rilevato un aumento dell'autoconsumo di energia fotovoltaica fino al 70%, mentre si prevedono nei prossimi anni costi dimezzati per le batterie

500 milioni di Euro all’anno è il risparmio apportato dall’energia rinnovabile ‘archiviata’ durante il giorno ed utilizzata poi di notte. E’ quanto emerge dal ‘Residential electrical storage systems’, lo studio di Anie Energia presentato qualche giorno fa a Roma.
Anie aggiunge inoltre che, per quanto riguarda l’adozione di impianti di accumulo, è necessario “risolvere l’incertezza sulle norme di connessione”, sollecitando una regolamentazione specifica da introdurre in tempi brevi.
Oltre al risparmio per i proprietari degli impianti, i benefici di questo utilizzo notturno dell’energia prodotta di giorno si ripercuotono anche sul sistema elettrico.
Tale rapporto evidenzia che attualmente in Italia il numero di impianti fotovoltaici è di 5 milioni contro i 25 milioni di famiglie, vale a dire che solo il 20% della popolazione ha adottato sistemi di accumulo. Nonostante ciò, considerando che questi sistemi permettono di produrre energia fotovoltaica di giorno per poterla utilizzare poi durante la notte, l’autoconsumo di energia fotovoltaica è aumentato dal 30% al 70%.
A questo si aggiungono il risparmio per i proprietari degli impianti e i benefici per il sistema elettrico per un totale di 500 milioni di Euro l’anno.
A questo si aggiungono il risparmio per i proprietari degli impianti e i benefici per il sistema elettrico per un totale di 500 milioni di Euro l’anno.
Anie aggiunge inoltre che, per quanto riguarda l’adozione di impianti di accumulo, è necessario “risolvere l’incertezza sulle norme di connessione”, sollecitando una regolamentazione specifica da introdurre in tempi brevi.
“In un momento delicato per il comparto del fotovoltaico come quello l’attuale, l’adozione dei sistemi di accumulo per gli impianti residenziali – si legge nel Rapporto - appare come una valida opportunità di far crescere ulteriormente il fotovoltaico domestico anche dopo la chiusura del Quinto Conto Energia e la fine delle tariffe incentivanti sull'energia prodotta, facilitando il raggiungimento della grid parity”.
Guardando al futuro, Anie spiega che nei prossimi 3-5 anni il costo delle batterie subirà un calo del 50% incentivando così una maggiore diffusione di questi impianti.
“A fronte dei rilevanti benefici di sistema ottenibili, l’attuale contesto normativo italiano non regolamenta direttamente l’applicazione dei sistemi di accumulo domestici, come invece già succede in alcuni paesi – ha aggiunto Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria - Esistono esempi di realtà, come Germania e USA, che al contrario riconoscono l’importanza di una corretta diffusione di sistemi di accumulo domestici e già si sono mossi per prevedere facilitazioni per la loro installazione. ANIE auspica che entro breve anche l’Italia possa dotarsi di una normativa di riferimento specifica”.
