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Assorinnovabili
• 01.02.2013
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Rinnovabili: dall'APER 26 proposte per incentivare la green economy
L'associazione ha richiesto la sottoscrizione, anche parziale, del Position Paper ai partiti entro il prossimo 7 febbraio.

La scarsa attenzione che i programmi elettorali hanno riservato alle tecnologie rinnovabili e alla green economy non è passata inosservata alle associazioni di categoria.
L’Aper, l’associazione produttori di energia da fonti rinnovabili, ha proposto alle coalizioni in corsa alle prossime elezioni politiche un documento contenente le misure prioritarie che il prossimo Governo dovrebbe adottare in materia di green economy.
Il documento elaborato da Aper indica in 10 schede le 26 azioni prioritarie da attivare entro il primo anno di Governo per raggiungere gli obiettivi fissati dalla SEN e dall’Unione Europea per il settore elettrico.
L’azione intrapresa da Aper richiede la sottoscrizione del documento entro il prossimo 7 febbraio: i partiti potranno condividere anche solo in parte le proposte dell’associazione, motivando la scelta.
La sintesi delle 26 azioni proposte
1. Più Italia in Europa – L’Italia deve assumere un ruolo di primo piano nelle politiche energetiche europee.
Ciò significa che il nostro Paese deve assumere un ruolo di leadership nella definizione del prossimo Pacchetto Clima-Energia che la CE deve predisporre entro il 2013, fissando nuovi obiettivi al 2030: 35% di energia da fonti rinnovabili, +35% efficienza energetica, -35% di emissioni di gas climalteranti.
2. Più indipendenza dall’estero – Grazie alle FER elettriche.
L’Aper chiede la conferma del 38% per le rinnovabili elettriche sui consumi finali al 2020, la predisposizione a una nuova disciplina normativa che consenta l’effettivo raggiungimento di questo obiettivo e il sostegno alla filiera del biometano con relativa normativa.
3. Più rinnovabili italiane – Rilanciare l’industria nazionale grazie
alla filiera delle rinnovabili.
A questo scopo serve una politica industriale che privilegi e sostenga le aziende delle rinnovabili, anche grazie al sistema creditizio, per rivitalizzare così il settore della manifattura italiana e l’export.
4. Più ricerca per competere – Vincere la competizione globale è possibile solo grazie alla ricerca.
Il punto dedicato alla ricerca è molto sentito nel documento di Aper: per sostenerla l’associazione pensa ad un incremento degli investimenti pubblici, anche tramite le università, promuovendoli anche da parte delle aziende private con adeguati strumenti di sostegno. Importante anche la creazione di una regia nazionale che coordini le attività in tema di green economy e che incentivi la collaborazione nazionale e con l’Europa per l’adozione di bandi di finanziamento.
5. Esportare il Made in Italy, creando un vero e proprio Sistema Paese.
Questo è possibile sostenendo l’internazionalizzazione delle aziende, anche attraverso attività di promozione internazionale.
6. Regole certe per non rischiare il default del settore.
A questo proposito andrebbero rivisti i meccanismi di sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili, con accesso diretto e certo, mentre per le aste e i registri andrebbero riallocate le risorse dei contingenti non richiesti verso le tecnologie con più progetti.
7. Semplificare le procedure.
Questo vuol dire omogeneizzare le norme regionali, accelerare i tempi burocratici, ampliare la regola del silenzio-assenso.
8. Semplificare le voci in bolletta.
Rendere la bolletta elettrica più leggera, imputando le voci non inerenti il mercato dell’energia e il sostegno alle rinnovabili a carico della fiscalità generale.
9. Rendere le rinnovabili competitive.
Per raggiungere gli obiettivi al 2030 è opportuno adeguare i meccanismi di sostegno, favorendo la transizione al post-incentivo, estendere lo scambio sul posto agli impianti fino a 5 MW, far regolamentare all’Aeeg i Sistemi Efficienti di Utenza, introdurre contratti bilaterali di lungo periodo.
10. Incentivare le rinnovabili elettriche.
Agevolazioni fiscali per auto elettriche, pompe di calore, cucine a induzione, rivedere il prezzo dell’energia elettrica e, infine, favorire gli investimenti che portano ad un risparmio energetico.
L’Aper attiverà dall’8 febbraio, il giorno seguente la scadenza comunicata ai partiti, sul proprio sito web un contatore del ritardo nelle risposte.
Scarica in allegato il Position Paper integrale elaborato dall’Aper.
Documentazione disponibile
