Focus Efficienza Energetica
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Riduzione del consumo energetico: un progetto UE analizza come si riesce ad incentivarlo
Creato un database che analizza oltre 1000 iniziative europee per la riduzione del consumo energetico
Il progetto europeo ENERGISE analizza l’efficacia di oltre 1000 progetti UE per la riduzione del consumo energetico permettendo di comprendere quali sono gli aspetti sui quali puntare per modificare la cultura europea di consumo: i risultati evidenziano la maggiore efficacia dei progetti che puntano su cambiamenti sociali e di gruppo più che sulla modifica di aspetti di utilizzo individuale.
Il modo in cui consumiamo quotidianamente l’energia contribuisce in modo intenso all’evoluzione del clima mondiale, questa è una consapevolezza che si sta via via consolidando in tutta Europa, anche in quei territori meno permeabili agli input esterni. Per permettere un’evoluzione green dell’Unione Europea negli ultimi anni la Commissione Europea ha promosso e finanziato numerosi progetti e attività con lo scopo di incentivare la transizione verso uno stile di vita ed un consumo energetico più sostenibile ed efficiente, che permetta di avvicinarsi agli obiettivi europei su efficienza, emissioni, decarbonizzazione.
Il raggiungimento di questi obiettivi europei dipende da diversi fattori culturali, relazionali e tecnologici. Il progetto UE ENERGISE si sta occupando di analizzare a livello europeo il modo il cui questi diversi aspetti condizionano il pattern di consumo energetico e il modo in cui essi possono essere attivamente modificati per perseguire gli obiettivi europei.
Per fare ciò il team di ricerca ENERGISE ha classificato sistematicamente più di 1000 iniziative sul consumo sostenibile, indicate dall’acronico SECIs, avviate in 30 nazioni UE. I partner di ricerca dell’Università danese di Aalborg hanno poi inserito i risultati di questa classificazione all’interno di un ampio database consultabile online.
All’interno di questo database è possibile reperire informazioni sui contenuti, l’entità e gli obiettivi specifici dei progetti SECIs avviati in ogni nazione europea, con indicazioni in particolare sul modo in cui viene percepito e affrontato il problema del consumo energetico. Si tratta quindi di uno strumento importante per i ricercatori, professionisti, operatori, comunità e gruppi che desiderino ricercare esempi di buone pratiche provenienti da tutto il territorio europeo.
Per facilitare la ricerca e le successive analisi i ricercatori ENERGISE hanno suddiviso in progetti SECI in quattro grandi categorie in base al modo in cui essi approcciano la sfida al cambiamento climatico e alla riduzione dell’utilizzo energetico.
Le quattro categorie individuate sono:
Secondo le analisi del gruppo di ricerca che collabora al progetto ENERGISE i progetti europei che rientrano nelle categorie “Interazioni complesse” e “Situazioni di vita quotidiana” sono i più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi UE in quanto affrontano il problema del consumo energetico sotto un profilo sociale e con un approccio complesso che comporta variazioni sia dal punto di vista tecnologico, sia sui modelli di business che nell’organizzazione quotidiana sociale e temporale.
Meno efficienti sembrano invece i progetti che si focalizzano sul provocare cambiamenti nei comportamenti individuali e nell’evoluzione delle tecnologie; si tratta di iniziative meno diffuse ma generalmente meno adeguate poiché non arrivano a provocare i cambiamenti culturali e radicati che sono necessari per provocare un cambio di rotta nei consumi dell’UE.
Per osservare in modo più approfondito il pattern secondo il quale questi cambiamenti culturali e sociali possono avvenire, il progetto ENERGISE prevede anche la realizzazione di 16 LIVING LABs – laboratori viventi – negli 8 paesi partner. Grazie a questi laboratori gli esperti del progetto ENERGISE intendono analizzare le dinamiche che caratterizzano il consumo energetico individuale e collettivo così da poter tracciare delle linee guida efficaci per i futuri progetti europei in tema di riduzione del consumo e delle emissioni.
Il modo in cui consumiamo quotidianamente l’energia contribuisce in modo intenso all’evoluzione del clima mondiale, questa è una consapevolezza che si sta via via consolidando in tutta Europa, anche in quei territori meno permeabili agli input esterni. Per permettere un’evoluzione green dell’Unione Europea negli ultimi anni la Commissione Europea ha promosso e finanziato numerosi progetti e attività con lo scopo di incentivare la transizione verso uno stile di vita ed un consumo energetico più sostenibile ed efficiente, che permetta di avvicinarsi agli obiettivi europei su efficienza, emissioni, decarbonizzazione.
Il raggiungimento di questi obiettivi europei dipende da diversi fattori culturali, relazionali e tecnologici. Il progetto UE ENERGISE si sta occupando di analizzare a livello europeo il modo il cui questi diversi aspetti condizionano il pattern di consumo energetico e il modo in cui essi possono essere attivamente modificati per perseguire gli obiettivi europei.
Per fare ciò il team di ricerca ENERGISE ha classificato sistematicamente più di 1000 iniziative sul consumo sostenibile, indicate dall’acronico SECIs, avviate in 30 nazioni UE. I partner di ricerca dell’Università danese di Aalborg hanno poi inserito i risultati di questa classificazione all’interno di un ampio database consultabile online.
All’interno di questo database è possibile reperire informazioni sui contenuti, l’entità e gli obiettivi specifici dei progetti SECIs avviati in ogni nazione europea, con indicazioni in particolare sul modo in cui viene percepito e affrontato il problema del consumo energetico. Si tratta quindi di uno strumento importante per i ricercatori, professionisti, operatori, comunità e gruppi che desiderino ricercare esempi di buone pratiche provenienti da tutto il territorio europeo.
Per facilitare la ricerca e le successive analisi i ricercatori ENERGISE hanno suddiviso in progetti SECI in quattro grandi categorie in base al modo in cui essi approcciano la sfida al cambiamento climatico e alla riduzione dell’utilizzo energetico.
Le quattro categorie individuate sono:
- Iniziative che intendono incentivare cambiamenti in situazioni di vita quotidiana;
- Progetti che vogliono provocare cambiamenti nelle Interazioni complesse;
- Progetti che modificano il comportamento individuale;
- Iniziative che portano un’evoluzione mirata delle tecnologie.
Secondo le analisi del gruppo di ricerca che collabora al progetto ENERGISE i progetti europei che rientrano nelle categorie “Interazioni complesse” e “Situazioni di vita quotidiana” sono i più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi UE in quanto affrontano il problema del consumo energetico sotto un profilo sociale e con un approccio complesso che comporta variazioni sia dal punto di vista tecnologico, sia sui modelli di business che nell’organizzazione quotidiana sociale e temporale.
Meno efficienti sembrano invece i progetti che si focalizzano sul provocare cambiamenti nei comportamenti individuali e nell’evoluzione delle tecnologie; si tratta di iniziative meno diffuse ma generalmente meno adeguate poiché non arrivano a provocare i cambiamenti culturali e radicati che sono necessari per provocare un cambio di rotta nei consumi dell’UE.
Per osservare in modo più approfondito il pattern secondo il quale questi cambiamenti culturali e sociali possono avvenire, il progetto ENERGISE prevede anche la realizzazione di 16 LIVING LABs – laboratori viventi – negli 8 paesi partner. Grazie a questi laboratori gli esperti del progetto ENERGISE intendono analizzare le dinamiche che caratterizzano il consumo energetico individuale e collettivo così da poter tracciare delle linee guida efficaci per i futuri progetti europei in tema di riduzione del consumo e delle emissioni.
