REFRIGERA 2023, il contesto europeo e i refrigeranti alternativi: a che punto siamo?
A partire dal 2026 ci sarà un graduale passaggio verso l’uso di refrigeranti a basso GWP o Gas non fluorurati. Quali saranno le conseguenze sul mercato della climatizzazione?
Durante la recente partecipazione alla fiera REFRIGERA 2023 presso Bologna Fiere, ExpoClima ha raccolto una serie di informazioni cruciali in merito alla climatizzazione, alla gestione dei refrigeranti e alle prospettive future del settore, nel corso della Conferenza “Dalla Regolamentazione F-Gas ai refrigeranti alternativi: impatto su impianti nuovi ed esistenti “.
Regolamentazione F-Gas: la situazione europea e le nuove prospettive
Nel corso dell’intervento da parte di Centro Studi Galileo, Centro Formativo di riferimento nel settore del freddo, è emerso che il problema delle importazioni illegali di F-Gas è ancora attuale e diffuso a livello europeo. Le autorità legali e l’antifrode hanno effettuato confische e sequestri dal 2018 al 2023.
D’altra parte, è stato confermato il nuovo testo di regolamentazione F-Gas, che andrà ad aggiornare la normativa attualmente in vigore. La nuova regolamentazione dovrebbe essere pubblicata nella primavera del 2024 con la possibilità di ulteriori revisioni in futuro.In questo senso, secondo il Centro Studi Galileo, è fondamentale che le aziende siano incoraggiate a monitorare la situazione, mappando il mercato e coinvolgendo le autorità nazionali.
Successivamente al Centro Studi Galileo, fondamentale è stato l’intervento di Assoclima, Associazione dei costruttori di Sistemi di Climatizzazione, la quale ha sottolineato che a partire dal 2026 ci sarà un graduale passaggio verso l’uso di refrigeranti a basso GWP o Gas non fluorurati. Questo cambiamento, nello specifico, porterà all’espansione del mercato della climatizzazione, mediante l’introduzione di nuove tecnologie come le pompe di calore aria-acqua che stanno già prendendo piede nel panorama energetico europeo.
Dagli studi condotti da Assoclima è emerso che il 56% delle emissioni avviene durante la vita utile dell’apparecchiatura e oltre il 40% si perde a fine vita. In questo senso, il recupero e la rigenerazione dei refrigeranti sono operazioni fondamentali per garantire una sostituzione graduale e sostenibile delle apparecchiature, in quanto consentono di mantenere attivi i clienti e gli investitori, seppur adottando nuove tecnologie più sostenibili.
In questo senso, Assoclima ha annunciato l’intenzione di introdurre una certificazione obbligatoria per i lavoratori che si occupano della manutenzione e della gestione delle eventuali perdite di refrigerante, promuovendo le migliori pratiche nel settore.
F-Gas e PFAS: sfide e opportunità in un settore in costante evoluzione
Durante l’intervento di Assogas Tecnici si è discusso maggiormente degli PFAS, una vasta categoria di prodotti chimici, definiti in base alla composizione delle loro molecole. Non tutti gli PFAS hanno lo stesso impatto ambientale e sulla salute umana, ma la mancanza di studi significativi richiede una regolamentazione per garantirne la sicurezza.
È stato evidenziato, in particolare, che gli HFC e gli HFO nei refrigeranti non sono classificati come persistenti o molto persistenti, in quanto hanno una vita atmosferica limitata. Tuttavia, è importante considerarne l’impatto ambientale e valutare la possibilità di sostituirli con refrigeranti a basso GWP come l’HFO-1234yf e l’HFO-1234ze.
La Conferenza tenutasi a REFRIGERA 2023, pertanto, ha messo in luce le sfide e le opportunità in un settore in costante evoluzione. La regolamentazione, la transizione verso refrigeranti più ecologici e la certificazione dei lavoratori sono elementi imprescindibili per garantire un futuro sostenibile all’industria della climatizzazione e dei refrigeranti. Le aziende devono essere pronte ad adattarsi alle nuove normative, abbracciare la sostenibilità e promuovere le migliori pratiche per continuare la propria attività in modo efficiente e sostenibile.