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26.09.2014
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Rebuild 2014: i vincitori del primo premio sulla riqualificazione sostenibile

Un progetto di riqualificazione di una villa del XVI sec. nel trevigiano e un intervento su un edificio milanese dedicato al terziario: i due vincitori del Premio REbuild 2014.
Assegnato ieri a Riva del Garda, il Premio Rebuild 2014, ideato da Habitech e dal Fraunhofer Institute, si inserisce nel contesto della due giorni di incontri e convegni dedicati al recupero degli edifici: ristrutturazione, riqualificazione energetica, riqualificazione edilizia e urbanistica. I temi trattati sono ampi, diversi e comunque tutti interessanti.

Il premio, diviso in due categorie (residenziale e terziario), è stato assegnato a due progetti di recupero davvero molto innovativi: il primo riguarda un edificio di Beni Stabili Spa, situato in piazza Cadorna a Milano; il secondo è un restauro conservativo in bioedilizia di una villa padronale del XVI in provincia di Treviso.

Due progetti molto diversi tra loro, che però hanno alcune caratteristiche in comune: l’efficienza energetica e quindi la riduzione dei consumi e il rapporto tra l’edificio e il contesto architettonico.

Premio Rebuild 2014 terziarioL’edificio di Piazza Cadorna, originario degli anni ’60, è costituito da 3 corpi di fabbrica di altezza diversa, sono collegati tra loro in modo da risultare un unico corpo dal punto di vista funzionale ed estetico.

Nello specifico, l’intervento si è concentrato sia sull’involucro dell’edificio sia sugli impianti e ha comportato il miglioramento del comportamento termico, la produzione di energia termica e frigorifera per climatizzazione e ACS, la riduzione dei consumi elettrici e la tutela dell’acqua potabile.

L’edificio, che era classificato in classe G, con un valore di EPh= 82,85 KWh/m3a, è passato alla classe A, con un valore di EPh pari a 5,62 kWh/m3a. 

L’aspetto davvero interessante di questo progetto, però, riguarda la realizzazione di un innovativo tetto verde, che contribuisce all’abbattimento delle polveri sottili, al raffreddamento delle temperature circostanti l’abitato, alla produzione di ossigeno e alla regolazione dell’umidità atmosferica.

A questo si aggiungono le geometrie della facciata, che sono caratterizzate da una finitura di biossido di titanio. Questa finitura, sull’esterno dell’involucro, in presenza della luce, attiva un processo di fotocatalisi fortemente ossidativo che porta alla decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche inquinanti che entrano a contatto con le superfici e determinano la purificazione dell’aria intorno. Il funzionamento del processo imita quello della fotosintesi clorofilliana.

Grazie a questo intervento ogni 10 mq di facciata trattata svolgono la stessa azione di purificazione dell’aria di 3 alberi a medio fusto favorendo quindi la decomposizione delle sostanze organiche, dei microbi, degli ossidi di azoto, del benzene, dell’anidride solforosa, del monossido di carbonio, etc.. Anche le parti metalliche e in vetro sono state trattate con soluzione acquosa a base di biossido di titanio che attiva quindi una reazione antinquinamento, auto-pulente e antibatterica.

Premio Rebuild 2014 - residenziale

Il secondo progetto riguarda invece il restauro e la riqualificazione di una villa padronale del XVI secolo, in bioedilizia condotto dal general contractor Welldom e dal progettista Giovanni Fabris, che rispetta i canoni della casa ideale secondo la filosofia del kalos kai agathos, bello e buono.

Ca’ Spineda è un’antica casa padronale costruita nel 1560 dalla Nobile famiglia trevigiana Spineda De Cattaneis con l’architettura tipica casa patrizia veneta di collina. 2.650 mq di proprietà per 1.800 mq di giardino alla pendici del Montello, la zona collinare vicino a Treviso. 

Tipica architettura rurale veneta, costituita da un corpo centrale e 2 barchesse separate, Ca' Spineda ha subito un intervento di risanamento e restauro conservativo che ha permesso di recuperare la struttura nella sua totalità, nel rispetto della storia e della tradizione del luogo, e di dotare le unità residenziali di comfort abitativi di alto livello.

Nello spirito di un intervento volto a mantenere il carattere originario della casa, coniugandolo con soluzioni costruttive all’avanguardia e ispirate al principio della sostenibilità ambientale, sono state mantenute, ove possibile, tutte le finiture parietali esistenti, intervenendo solo laddove esse necessitassero di un rifacimento o di una aggiunta. Si è operato solo e rigorosamente con materiali di qualità provenienti dalla natura, scelti con una particolare attenzione alla loro compatibilità con i principi guida dell’intero intervento.


L’impianto termico è centralizzato. Ha previsto l’installazione di una pompa di calore e di pannelli radianti a parete, i quali, funzionando a bassa temperatura, consentono risparmi energetici e la piena ottimizzazione del rendimento stagionale, con la possibilità di riscaldare e rinfrescare.

Anche nell’impianto termico è stata posta la massima attenzione alle modalità più attuali che la tecnologia offre e che sposano al meglio la filosofia che caratterizza tutto l’intervento: al primo posto la salute di chi abita la casa, salvaguardata attraverso la scelta di materiali naturali tecnologicamente avanzati.

Per il riscaldamento delle abitazioni, quindi, si sono scelti i pannelli radianti a parete, che consentono l’irradiamento uniforme su tutto l’ambiente. Il sistema proposto consente un risparmio energetico di oltre il 30% rispetto ai sistemi tradizionali.

L’accensione dell’impianto o la modifica di un programma preimpostato possono avvenire in remoto, attraverso l’invio a un numero predefinito di un semplice sms. E' possibile programmare il sistema affinché si effettui lo spegnimento automatico di eventuali luci rimaste accese, la chiusura di tutte le tendine tipo Velux e l’inserimento del programma “Eco” o “antigelo” per il riscaldamento.