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29.05.2014
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Rapporto REF-E sulle tecnologie per la climatizzazione: condensazione, pompe di calore e rinnovabili

In Italia il gas resta la fonte primaria, ma rinnovabili e pompe di calore si fanno spazio come tecnologie integrative per il risparmio energetico.
REF-E ha realizzato una ricerca annuale, riferita al 2012, sull’installazione di apparecchi per la climatizzazione nel settore residenziale, portando alla luce alcuni dati davvero interessanti su quelle che potrebbero essere le tendenze nel mercato della climatizzazione per i prossimi anni.

Il dato più interessante che emerge dal Rapporto riguarda l’utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare biomasse e pompe di calore, che sono sempre più diffuse, ma come fonte integrativa a quella primaria. Le rinnovabili si sono create quindi una nicchia importante, ormai ben consolidata, che ha a che fare con il risparmio energetico, pur senza erodere in modo significativo lo spazio di quella che è ancora la fonte primaria in italia: la combustione del gas naturale.

Climatizzazione e rinnovabili - rapporto ref-e - sostituzioni e integrazioni tecnologie

La tendenza principale va quindi verso l’integrazione, più che verso la sostituzione dei generatori a gas, con alcune differenze dovute anche al clima: “la quota di PDC e di stufe (termocamini) a biomassa installate a integrazione di un impianto principale si avvicina, nelle aree più fredde, al 100%. Al contrario, dove il clima è più mite, è maggiore l’incidenza dei casi di piena sostituzione dell’apparecchio preesistente da parte di PDC aria-aria e stufe a biomassa”.

Climatizzazione e rinnovabili -à rapporto ref-e 2012 - confronto tra tecnologie per la climatizzazione

C’è quindi una concorrenza “esterna” con le altre fonti che il gas naturale sta subendo in questi anni, ma anche una concorrenza di tipo “interno”, rappresentata dalla diffusione sempre più massiccia di apparecchi efficienti, come le caldaie a condensazione, che hanno un impatto significativo sulla domanda di combustibile.

L’altro dato, purtroppo largamente conosciuto, è il calo delle vendite, dovuto alla profonda crisi dell’edilizia italiana: gli apparecchi venduti nel 2012 sono stati circa 2,5 milioni, contro i 3,2 milioni del 2008.

Per quanto riguarda le pompe di calore aria-acqua e acqua-acqua, c’è una forte penetrazione in termini relativi, ovvero per quanto riguarda le nuove installazioni, tuttavia questa tecnologia resta ancora poco diffusa in termini assoluti.

Le altre tecnologie rinnovabili, come il pellet-biomasse, il solare termico e le pompe di calore aria-aria, sono installate per lo più come integrazione agli apparecchi a gas, tuttavia i casi di sostituzione totale hanno registrato un significativo aumento rispetto al 2011.

Secondo il Rapporto “il punto di debolezza che accomuna tutte le tecnologie rinnovabili è l’elevato costo di investimento. Quello riconosciuto alle caldaie tradizionali è, invece, l’elevato costo di funzionamento, legato al prezzo dei combustibili”.

Interessante vedere come la maggior parte degli installatori intervistati scommette su condensazione, pompe di calore, biomassa e solare termico come tecnologie vincenti nel prossimo futuro, segno questo che, forse, il mercato è davvero pronto a cambiare.

Rapporto REF-E climatizzazione e rinnovabili - figura 8

Il rapporto di REF-E, che vi abbiamo anticipato in questo articolo, verrà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 5 Giugno, nel corso di un convegno realizzato con il patrocinio del GSE. Maggiori informazioni QUI.