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27.01.2020
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Professionisti EGE ed energie rinnovabili: 3 progetti UNI in inchiesta finale

Solo fino al 31 gennaio rimarranno aperte le tre inchieste pubbliche finali per le nuove norme UNI sulla professione di EGE ed altre tematiche connesse alle rinnovabili
Tra i 24 progetti di norma UNI che sono entrati in fase di inchiesta pubblica preliminare (con scadenza al 31 gennaio 2020) anche tre progetti CTI su temi energetici, energia rinnovabile e professione dell’Esperto in Gestione dell’Energia.

Il progetto UNI1607324 intende fornire i principi e i requisiti per determinare la frazione di energia rinnovabile prodotta da impianti di co-combustione, incenerimento e co-incenerimento alimentati con combustibili ibridi, ed andrà a sostituire la UNI/TS 11461:2012, mentre il progetto UNI1607325 specificherà i criteri generali per la caratterizzazione dei rifiuti e dei combustibili solidi secondari ai fini della determinazione del contenuto di biomassa ed energetico, in sostituzione della UNI/TS 11597:2015.
 
Il terzo progetto UNI UNI1606262 riguarda invece attività professionali, definendo i requisiti di conoscenza, abilità e competenza che devono essere posseduti dall’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE).

Questo progetto, “Attività professionali non regolamentate - Esperti in gestione dell’energia - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”  andrà a sostituire la norma UNI CEI 11339:2009 nello stabilire i requisiti all'attività professionale dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE).  Delineerà quindi le caratteristiche del professionista che si occupa della promozione e gestione razionale dell'energia finalizzata al miglioramento della prestazione energetica complessiva e della diagnosi energetica in conformità con la UNI CEI EN 16247 parti 1-4.

I requisiti, ora in fase di inchiesta preliminare, specificano le conoscenza e le abilità, i livelli di autonomia e le responsabilità dell’EGE, in coerenza con il Quadro nazionale delle Qualificazioni (QNQ) e sono espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i processi di valutazione della conformità.
 
Lo stimolo  per questa revisione è la speranza che, attraverso un quadro regolatorio più definito, si possa contribuire ad migliorare e omologare le attività degli Esperti in Gestione dell’Energia, figure professionali sempre più diffuse nel territorio italiano e la cui attività è strettamente legata agli obiettivi europei e nazionali relativi alla transizione energetica.