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Prezzi FGas: arriva la denuncia dell’AGCOM
FGas, prezzi spropositati: interviene l'AGCOM in seguito alle denunce di CNA e Assofrigoristi.
L’AGCOM ha aperto una pratica volta alla verifica delle dinamiche di prezzo degli FGas, in aumento spropositato specie nell’ultimo anno.
I prezzi dei gas fluorurati sono anche decuplicati da inizio 2017, fattore che sta incidendo in modo molto negativo sulle piccole imprese del settore. CNA Installazione Impianti e Assofrigoristi, infatti, hanno presentato un esposto alla Commissione Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM) affinchè vengano svolti tutti gli accertamenti del caso.
Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti e Marco Masini, direttore Assofrigoristi, hanno sottolineato come tale operazione si sia resa necessaria a seguito delle numerosissime segnalazioni ricevute nel corso dell’anno da parte delle aziende del settore, preoccupate per la propria stabilità finanziaria e per il loro prossimo futuro.
I fattori che hanno contribuito al folle aumento dei prezzi degli FGas sono molti, tra cui la possibile scarsità di fluorurati ad alto GWP nel corso degli anni; la scelta di alcuni produttori a rinunciare alla distribuzione di refrigeranti di questo tipo già dall’inizio del prossimo anno; le nuove leggi ambientali cinesi che hanno costretto alcuni grandi impianti per la produzione di materia prima a fermarsi.
La fluorite però, in questo modo, è aumentata del 32% in un anno e la stechiometria (rapporto in peso tra le molecole dei refrigeranti che si ottengono dal processo e la materia prima) giustifica industrialmente gli aumenti riscontrati.
“Qualcosa non torna e dev’essere approfondito” concludono Pesaro e Masini, ricordando che nel 2016 i prezzi erano bassi ed esistevano già degli accordi per il 2017. I contratti per il 2018, invece, sono ancora da trattare.
Anche a livello europeo, con intensità diversa, si è verificato il problema, al punto che la DG Clima della Commissione Europea ha avviato un’indagine conoscitiva che, secondo i dati raccolti fino ad Agosto, registrava un aumento fino al 450% a livello delle aziende di installazione e manutenzione; del 400% per i distributori e del 200% per l’unico produttore che ha risposto al questionario.
I prezzi dei gas fluorurati sono anche decuplicati da inizio 2017, fattore che sta incidendo in modo molto negativo sulle piccole imprese del settore. CNA Installazione Impianti e Assofrigoristi, infatti, hanno presentato un esposto alla Commissione Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM) affinchè vengano svolti tutti gli accertamenti del caso.
Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti e Marco Masini, direttore Assofrigoristi, hanno sottolineato come tale operazione si sia resa necessaria a seguito delle numerosissime segnalazioni ricevute nel corso dell’anno da parte delle aziende del settore, preoccupate per la propria stabilità finanziaria e per il loro prossimo futuro.
I fattori che hanno contribuito al folle aumento dei prezzi degli FGas sono molti, tra cui la possibile scarsità di fluorurati ad alto GWP nel corso degli anni; la scelta di alcuni produttori a rinunciare alla distribuzione di refrigeranti di questo tipo già dall’inizio del prossimo anno; le nuove leggi ambientali cinesi che hanno costretto alcuni grandi impianti per la produzione di materia prima a fermarsi.
La fluorite però, in questo modo, è aumentata del 32% in un anno e la stechiometria (rapporto in peso tra le molecole dei refrigeranti che si ottengono dal processo e la materia prima) giustifica industrialmente gli aumenti riscontrati.
“Qualcosa non torna e dev’essere approfondito” concludono Pesaro e Masini, ricordando che nel 2016 i prezzi erano bassi ed esistevano già degli accordi per il 2017. I contratti per il 2018, invece, sono ancora da trattare.
Prezzi FGas spropositati: un fenomeno anche europeo
Anche a livello europeo, con intensità diversa, si è verificato il problema, al punto che la DG Clima della Commissione Europea ha avviato un’indagine conoscitiva che, secondo i dati raccolti fino ad Agosto, registrava un aumento fino al 450% a livello delle aziende di installazione e manutenzione; del 400% per i distributori e del 200% per l’unico produttore che ha risposto al questionario.
