Prestazione energetica e integrazione
Nel contesto dell’edilizia contemporanea, sempre più orientata alla sostenibilità ambientale e alla salubrità degli spazi interni, la Ventilazione Meccanica Controllata si configura come una tecnologia imprescindibile determinata dalla crescente attenzione verso la qualità dell’aria indoor e il benessere abitativo in sinergia con l’efficienza energetica e il contenimento delle dispersioni termiche.
L’evoluzione normativa, in particolare attraverso la Direttiva ErP (2009/125/CE), ha avuto un impatto determinante sulla regolamentazione del settore, imponendo requisiti minimi di efficienza energetica che hanno progressivamente spinto all’adozione di soluzioni ad alte prestazioni: dal 2016, l’implementazione obbligatoria di ventilatori ad alta efficienza, l’adozione di parametri rigorosi per il recupero termico e la definizione di limiti per il consumo specifico di energia (SPI espresso in W/(m³/s)), unitamente a standard relativi alla rumorosità e all’automatizzazione dei sistemi di regolazione, hanno rappresentato un punto di svolta per l’innovazione tecnologica. Il correlato obbligo di etichettatura energetica per gli impianti residenziali, simile a quella adottata per gli elettrodomestici, fornisce ai consumatori informazioni dettagliate e comparabili sulle performance, incentivando scelte progettuali e di mercato guidate dalla consapevolezza e orientate verso una maggiore sostenibilità.
Nei nuovi edifici contemporanei, gli impianti VMC a doppio flusso con recupero di calore rappresentano una delle soluzioni più avanzate, tecnologia che si integra perfettamente non solo con altri sistemi a basso impatto ambientale, quali le pompe di calore e il riscaldamento radiante, ma anche con fonti di energia rinnovabile, come gli impianti fotovoltaici e collettori solari termici. L’interconnessione tra VMC e fonti rinnovabili permette una gestione sinergica del fabbisogno energetico dell’edificio, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impronta ecologica e al miglioramento dell’efficienza globale dell’impianto, poiché l’energia recuperata e quella prodotta localmente possono essere bilanciate in modo ottimale per alimentare il sistema di ventilazione e altre esigenze dell’edificio; l’elevato risparmio energetico derivante dall’annullamento delle dispersioni termiche, infatti, consente di ammortizzare l’investimento economico iniziale in tempi relativamente brevi. Inoltre, sebbene l’impianto comporti un ulteriore fabbisogno energetico, il contributo positivo al bilanciamento energetico dell’edificio compensa ampiamente tale richiesta, riducendo la necessità di climatizzazione attiva.
Le applicazioni più innovative prevedono impianti VMC con climatizzazione integrata, sia invernale che estiva basati sull’utilizzo di pompe di calore a bassa temperatura e a terminali unici di distribuzione dell’aria con cui è possibile ottenere un comfort ambientale omogeneo eliminando la necessità di ulteriori unità interne. Il funzionamento silenzioso e completamente automatizzato di questi impianti consente una regolazione precisa e simultanea di temperatura, umidità e qualità dell’aria, assicurando prestazioni elevate in linea con i parametri tecnici più stringenti.
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