Focus Efficienza Energetica

24.07.2019
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Porte aperte con i saldi: e se la soluzione fossero le lame d’aria?

RSE e il Comune di Milano hanno studiato le conseguenze energetiche derivanti dalla pratica di tenere le porte dei negozi spalancate durante i saldi
Con le alte temperature, i negozianti, per favorire l’ingresso dei passanti negli esercizi commerciali, non rinunciano a tenere le porte aperte, vanificando in buona parte gli sforzi energetici compiuti per raffrescare gli ambienti. Ma quanta energia viene sprecata con questa pratica?
 
Questa è la domanda che si sono posti RSE, Ente di ricerca sul sistema energetico, AMAT e il Comune di Milano, che hanno condotto una ricerca per valutare l’efficienza e la sostenibilità energetica delle lame d’aria, sistemi che potrebbero essere la soluzione più idonea a limitare le dispersioni di energia dagli esercizi commerciali.
 
Le lame d’aria sono dispositivi dotati di elettroventilatori che creano un getto d’aria continuo, lungo l’area che dovrebbe essere chiusa dalla porta, il quale crea una sorta di barriera che isola l’ambiente interno da quello esterno, limitando la fuoriuscita di preziosa energia termica.

L’RSE ha stimato che un negozio del Nord d’Italia, aperto per 10 ore al giorno, tenendo la porta d’ingresso aperta durante il periodo estivo, di un’area di circa 3 metri quadrati, disperde una quantità di energia sufficiente a raffrescare due appartamenti da 100 metri quadri nella stessa stagione.
 
Considerando i dati sulle dispersioni di calore e, ragionevolmente, tenendo conto del numero di esercizi commerciali sul territorio italiano, si percepisce l’entità del risparmio energetico che potrebbe essere ottenuto sfruttando sistemi come le lame d’aria. Una soluzione che, pur non essendo efficace quanto la chiusura delle porte, renderebbe più sostenibili anche comportamenti inefficienti come quelli messi in atto dai negozianti durante i saldi estivi. Investire su un sistema a lame d’aria, quindi, pur comportando un investimento iniziale, assicurerebbe maggiore comfort indoor, permetterebbe di risparmiare energia, e quindi denaro, senza dover limitare l’ingresso di potenziali clienti chiudendo le porte.