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Pompe di calore: mercato in crescita del 70% nel primo semestre 2016
Grande crescita per il mercato della climatizzazione nel primo semestre del 2016, in particolare per il comparto delle pompe di calore, che registra una crescita del fatturato del 70%.
Con una crescita dell’85,1% in numero di pezzi e del 63,5% a valore rispetto al primo semestre del 2015, possiamo affermare che nel primo semestre del 2016 il comparto della climatizzazione ha vissuto una crescita davvero clamorosa, in particolare nel settore delle pompe di calore.
Secondo l’indagine trimestrale condotta da Assoclima, l’associazione che si rivolge ai costruttori di sistemi di climatizzazione, il trend positivo del fatturato Italia prosegue, con ben 1.071.974 unità vendute dal 1° Gennaio al 30 Giugno.
Quest’ottimo risultato sembra essere dovuto, da un lato, alla stagione climatica favorevole del 2015, che ha sicuramente incentivato l’acquisto di alcune tipologie di prodotti anche nel primo semestre del 2016; ma anche a fattori più strutturali, come l’introduzione della tariffa elettrica D1 e dell’incentivo fiscale del 65%, che hanno sicuramente contribuito alla crescita del mercato delle pompe di calore.
Ma vediamo qualche dato più approfondito.
Inanzitutto è importante sottolineare che la maggior parte delle vendite, complice anche la calda estate del 2015, è stata registrata nel settore residenziale.
Al 30 Giugno 2016 sono stati registrati incrementi a tre cifre per i condizionatori monoblocco (+110% a volume e +111,7% a valore), per i sistemi monosplit (+106,5% a volume e +76,3% a valore) e per i sistemi multisplit (+90,9% a volume e +104% a valore).
Più ridotta, seppure positiva, la crescita nel comparto dei VRF, che ha registrato una crescita del 27% a volume e del 23,8% a valore.
Positivo anche il comparto centralizzato, dove il settore più grosso, rappresentato dai gruppi frigoriferi condensati ad aria, ha registrato una crescita del 27,7% a quantità e del 19,4% a valore.
Pierluigi Ceccolin, consigliere Assoclima, evidenzia come le unità a pompa di calore abbiano superato nel complesso il 70% del fatturato, con percentuali al 90%, a dimostrazione del fatto che i produttori stanno realmente inserendo la pompa di calore, soprattutto in versione polivalente, anche nelle fasce superiori, allo scopo di soddisfare le richieste di rinnovamento degli impianti nelle ristrutturazioni consentendo, con una sola macchina, di sostituire sia i vecchi chiller, che le caldaie.
A rappresentare il secondo segmento in crescita del comparto centralizzato sono i ventilconvettori, ma si evidenziano risultati migliori per le unità di trattamento aria e per i condizionatori packaged e rooftop.
I gruppi frigoriferi condensati ad acqua risultano l’unico segmento con segno negativo perché, spiega Ceccolin, rimane un mercato circoscritto in Italia a poche zone geografiche e limitato, soprattutto nelle taglie più grandi, dal fatto che solo di recente sono state introdotte nel circuito frigorifero pompe di calore con reversibilità.
Secondo l’indagine trimestrale condotta da Assoclima, l’associazione che si rivolge ai costruttori di sistemi di climatizzazione, il trend positivo del fatturato Italia prosegue, con ben 1.071.974 unità vendute dal 1° Gennaio al 30 Giugno.
Quest’ottimo risultato sembra essere dovuto, da un lato, alla stagione climatica favorevole del 2015, che ha sicuramente incentivato l’acquisto di alcune tipologie di prodotti anche nel primo semestre del 2016; ma anche a fattori più strutturali, come l’introduzione della tariffa elettrica D1 e dell’incentivo fiscale del 65%, che hanno sicuramente contribuito alla crescita del mercato delle pompe di calore.
Ma vediamo qualche dato più approfondito.
Inanzitutto è importante sottolineare che la maggior parte delle vendite, complice anche la calda estate del 2015, è stata registrata nel settore residenziale.
Al 30 Giugno 2016 sono stati registrati incrementi a tre cifre per i condizionatori monoblocco (+110% a volume e +111,7% a valore), per i sistemi monosplit (+106,5% a volume e +76,3% a valore) e per i sistemi multisplit (+90,9% a volume e +104% a valore).
Più ridotta, seppure positiva, la crescita nel comparto dei VRF, che ha registrato una crescita del 27% a volume e del 23,8% a valore.
Positivo anche il comparto centralizzato, dove il settore più grosso, rappresentato dai gruppi frigoriferi condensati ad aria, ha registrato una crescita del 27,7% a quantità e del 19,4% a valore.
Pierluigi Ceccolin, consigliere Assoclima, evidenzia come le unità a pompa di calore abbiano superato nel complesso il 70% del fatturato, con percentuali al 90%, a dimostrazione del fatto che i produttori stanno realmente inserendo la pompa di calore, soprattutto in versione polivalente, anche nelle fasce superiori, allo scopo di soddisfare le richieste di rinnovamento degli impianti nelle ristrutturazioni consentendo, con una sola macchina, di sostituire sia i vecchi chiller, che le caldaie.
A rappresentare il secondo segmento in crescita del comparto centralizzato sono i ventilconvettori, ma si evidenziano risultati migliori per le unità di trattamento aria e per i condizionatori packaged e rooftop.
I gruppi frigoriferi condensati ad acqua risultano l’unico segmento con segno negativo perché, spiega Ceccolin, rimane un mercato circoscritto in Italia a poche zone geografiche e limitato, soprattutto nelle taglie più grandi, dal fatto che solo di recente sono state introdotte nel circuito frigorifero pompe di calore con reversibilità.
