Focus Aziende
Templari Srl
• 25.04.2014
Questo articolo ha più di 3 anni
Pompe di calore Kita: perfette per la sostituzione di caldaie a gas o GPL
La pompa di calore ad alta temperatura che consente risparmi fino al 49% sul metano, anche con temperature invernali fino a -30°.
Le pompe di calore aria-acqua si propongono come la tecnologia migliore per la sostituzione delle fonti di generazione fossile nel settore residenziale e terziario in generale rispetto a sistemi similari ad esempio le pompe di calore acqua-acqua, in cui i vincoli normativi sono molto stringenti e le geotermiche in generale che comportano costi di installazione molto elevati. Per riuscire a sostituire le fonti di generazione fossile il sistema impiegato deve soddisfare le seguenti peculiarità: il funzionamento deve essere garantito anche alle temperature più estreme, l’affidabilità di servizio e il risparmio rispetto alla soluzione pre-esistente.
Seguendo questo ambizioso obiettivo Templari ha sviluppato la serie di pompe di calore KITA gamma L in cui la il funzionamento alle temperature più estreme, fino anche a -30°C di aria esterna, è garantito grazie al sistema “EVI” ossia iniezione di vapore al compressore e dal design specifico per il funzionamento in pompa di calore per la macchina. L’affidabilità di servizio in tutte le condizioni pone l’obbligo di scegliere ulteriori componenti per ciclo come il separatore di olio, il separatore di liquido, il ricevitore di liquido maggiorato e sistemi antivibranti oltre a componenti “base” che devono essere di alta qualità. Una volta soddisfatti questi requisiti dal punto di vista funzionale la pompa di calore è in grado di sostituire la sorgente fossile conseguendo un impatto ambientale minore.
Altro fattore di valutazione è il rientro economico rispetto la soluzione pre-esistente, con KITA L è possibile conseguire un risparmio medio annuo del 62 % rispetto al GPL e del 49% rispetto al metano grazie all’utilizzo di componenti BLDC inverter. Considerando anche il costo dell’installazione complessivo di unità e realizzazione d’impianto i tempi di rientro medi sono attorno ai 5/6 anni grazie anche alla nuova tariffa D1 dedicata alle pompe di calore.
Questo costo è un parametro molto importante da tenere in considerazione poiché la scelta di macchine economiche quindi con componenti “base” di qualità inferiore e meno componenti è una arma a doppio taglio. Fare una scelta di questo tipo fa risparmiare sull’investimento iniziale ma influenza negativamente tutti gli altri aspetti, in primo luogo il risparmio annuo poiché la pompa di calore è meno efficiente e quindi consuma più energia elettrica. Viene meno anche l’affidabilità in quanto mancano componenti strettamente necessari per garantirla e i componenti presenti vengono sottoposti a stress di lavoro in misura molto elevata. Altro aspetto influenzato negativamente è il campo di lavoro che si può addirittura ridurre fino a temperature prossime agli 0°C perdendo praticamente del tutto la funzionalità di riscaldamento nelle condizioni climatiche in cui se ne avrebbe maggiormente bisogno.
Seguendo questo ambizioso obiettivo Templari ha sviluppato la serie di pompe di calore KITA gamma L in cui la il funzionamento alle temperature più estreme, fino anche a -30°C di aria esterna, è garantito grazie al sistema “EVI” ossia iniezione di vapore al compressore e dal design specifico per il funzionamento in pompa di calore per la macchina. L’affidabilità di servizio in tutte le condizioni pone l’obbligo di scegliere ulteriori componenti per ciclo come il separatore di olio, il separatore di liquido, il ricevitore di liquido maggiorato e sistemi antivibranti oltre a componenti “base” che devono essere di alta qualità. Una volta soddisfatti questi requisiti dal punto di vista funzionale la pompa di calore è in grado di sostituire la sorgente fossile conseguendo un impatto ambientale minore.
Altro fattore di valutazione è il rientro economico rispetto la soluzione pre-esistente, con KITA L è possibile conseguire un risparmio medio annuo del 62 % rispetto al GPL e del 49% rispetto al metano grazie all’utilizzo di componenti BLDC inverter. Considerando anche il costo dell’installazione complessivo di unità e realizzazione d’impianto i tempi di rientro medi sono attorno ai 5/6 anni grazie anche alla nuova tariffa D1 dedicata alle pompe di calore.
Questo costo è un parametro molto importante da tenere in considerazione poiché la scelta di macchine economiche quindi con componenti “base” di qualità inferiore e meno componenti è una arma a doppio taglio. Fare una scelta di questo tipo fa risparmiare sull’investimento iniziale ma influenza negativamente tutti gli altri aspetti, in primo luogo il risparmio annuo poiché la pompa di calore è meno efficiente e quindi consuma più energia elettrica. Viene meno anche l’affidabilità in quanto mancano componenti strettamente necessari per garantirla e i componenti presenti vengono sottoposti a stress di lavoro in misura molto elevata. Altro aspetto influenzato negativamente è il campo di lavoro che si può addirittura ridurre fino a temperature prossime agli 0°C perdendo praticamente del tutto la funzionalità di riscaldamento nelle condizioni climatiche in cui se ne avrebbe maggiormente bisogno.