Focus Incentivi

04.09.2013
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Piano Casa: tutti i criteri aggiornati per accedere ai fondi

Tutti i criteri per accedere al Fondo di solidarietà per mutui sull’acquisto della prima casa, al Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto di prima casa, al Fondo di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione e al Fondo di garanzia a copertura del rischio di morosità di locatari altrimenti affidabili.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato i criteri che definiscono l’accesso ai quattro fondi di sostegno per mutui ed affitti inseriti nel nuovo Piano Casa, varato lo scorso 28 agosto.

Nel nuovo decreto legge infatti si parla di quattro fondi (uno nuovo e tre già esistenti ma rifinanziati) che destinano un totale di 200 milioni di euro a sostegno dei mutui ed affitti per la prima casa per le famiglie o le persone appartenenti a categorie svantaggiate.


Fondo di solidarietà per mutui sull’acquisto della prima casa (40 milioni di euro)


Questa misura sostiene i titolari di un mutuo prima casa e consente la sospensione nel pagamento delle rate, secondo il piano della banca. Istituito con la legge 244/2007, art.2, il Fondo viene ora rifinanziato con 20 milioni di euro annui per il 2014 e 2015.

Possono accedere al Fondo i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale che sono momentaneamente in difficoltà economiche, con ISEE non superiore a 30mila euro e mutuo inferiore a 250mila euro.

I richiedenti devono inoltre dimostrare di aver perso il lavoro di tipo subordinato (determinato o indeterminato) o di tipo parasubordinato (descritto all’art.409,n.3, del codice civile), oppure deve dimostrare l’insorgenza di handicap grave con relativa perdita di autosufficienza dell’intestatario o di uno degli intestatari del mutuo.

L’accesso al fondo consente la sospensione del pagamento delle rate del mutuo della casa per un periodo massimo di 18 mesi: in pratica il Fondo ripagherà alla banca il tasso di interesse applicato al mutuo con esclusione della componente di “spread”. 

Il modulo di richiesta di sospensione va inviato direttamente alla banca la quale, dopo il nulla osta di CONSAP, comunicherà all’interessato la sospensione del mutuo.


Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto di prima casa (60 milioni)


Questa misura fornisce le garanzie necessarie per ottenere il mutuo sulla prima casa: lo Stato garantisce il 50% della quota capitale del mutuo concesso. Istituito con dl 112/2008, il Fondo viene rifinanziato con 30 milioni di euro annui per il 2014 e per il 2015.

I giovani in possesso dei requisiti, per accedere ai finanziamenti, devono compilare il modello di domanda, allegare la documentazione richiesta e recarsi presso le filiali dei soggetti finanziatori aderenti all’iniziativa.

L’abitazione non deve rientrare nelle caratteristiche di lusso, perciò non deve appartenere alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville), A9 (castelli, palazzi) e non deve superare i 95 mq.

Possono accedere al Fondo le giovani coppie coniugate, i nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori a carico e i giovani con lavoro a tempo determinato o a tempo parziale. Per questi soggetti, che devono avere tutti meno di 35 anni, l’ISEE non deve superare i 40mila euro e non devono figurare come possessori di altri immobili ad uso abitativo.

Il mutuo attivabile sulla casa non deve superare i 200mila euro (piano, tasso e condizioni stabiliti dalle singole banche). I mutui potranno essere sottoscritti con un tasso non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui, pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze. I finanziatori si impegnano a non chiedere altre garanzie oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato.


Fondo di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione (60 milioni)


Il Fondo sostiene le famiglie che hanno un canone di locazione registrato e che si trovano in difficoltà nel pagamento dell’affitto della casa. Ogni anno lo Stato, con Legge Finanziaria, stabilisce l'importo da ripartite tra le Regioni entro il 31 marzo: in seguito i Comuni stabiliscono i dettagli per l’erogazione dei contributi tramite bandi pubblici.

Possono accedere al fondo tutti i cittadini con reddito annuo imponibile complessivo non superiore a due pensioni minime INPS (rispetto al quale l'incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 14%), con reddito annuo imponibile complessivo non superiore a quello determinato dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (rispetto al quale l'incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 24%). Ulteriori criteri possono essere definiti dai singoli bandi comunali.


Fondo di garanzia a copertura del rischio di morosità di locatari altrimenti affidabili (40 milioni)


Si tratta di un nuovo Fondo introdotto nel Piano Casa, che elargisce 20 milioni di euro all’anno per il 2014 e 2015 e che garantisce il rischio di morosità da parte di locatari solitamente affidabili, che a causa della crisi sono momentaneamente in difficoltà, evitando così l’apertura di procedimenti di sfratto. Il Fondo consentirà la sospensione temporanea del pagamento dei canoni d’affitto.

Potranno avere accesso al Fondo gli inquilini residenti in Comuni ad alta tensione abitativa dove siano già stati attivati bandi per l’erogazione di contributi in favore di inquilini morosi incolpevoli. Trattandosi di un nuovo Fondo, il Ministero fornirà a breve la norma di legge e tutte le informazioni utili per l’accesso.