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Patentino frigoristi, CNA denuncia ancora la mancanza totale di controlli
La CNA si esprime contro il Ministero dell’Ambiente: non viene ancora effettuato nessun controllo per chi opera senza patentino frigoristi, il governo deve far seguire i fatti agli annunci.
Il Regolamento Europeo 517, che disciplina il patentino frigoristi, ovvero la certificazione F-Gas degli operatori, è entrato in vigore il 1° Gennaio 2015, ma sembra che gli impianti contenenti f-gas continuino ad essere installati da operatori non certificati o non abilitati ai sensi del DM 37/08.
Molte le imprese che hanno recepito la normativa e si sono certificate, sostenendo costi economici e burocratici tutt’altro che indifferenti, e che sembrano costrette a scontrarsi con il mancato adempimento, da parte del Ministero dell’Ambiente, dei doveri di controllo e supervisione, in modo da premiare chi rispetta la legge e penalizzare chi non lo fa.
CNA ha fatto sentire nuovamente la propria voce e ha segnalato al Ministero dell’Ambiente i principali problemi legati al DPR 43/2012: la richiesta di doppia certificazione per le imprese individuali; i costi documentali ingiustificati richiesti da molti organismi di certificazione in caso di trasferimento della certificazione delle persone ad un altro organismo; l’inserimento di un “Piano di qualità” tra i documenti obbligatori per la certificazione.
Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale CNA Installazione Impianti, commenta così questa situazione: “Eravamo stati facili profeti quando, dopo il comunicato stampa della Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, che annunciava finalmente l’avvio di una attività di controllo nei confronti delle imprese non certificate che continuano ad operare nel settore degli f-gas, chiedemmo di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Oggi, dopo quattro mesi da quell’affermazione, i controlli continuano a non esserci, le sanzioni continuano a non venir comminate ed assistiamo addirittura al proliferare di offerte in cui si esortano i clienti al ‘fai da te’ senza che chi di dovere intervenga. Le imprese sono esasperate e la situazione, già pesante, rischia di degenerare. Francamente non sappiamo cosa altro fare perché chi deve si dia una mossa nel correggere queste storture. Il nuovo Regolamento Europeo 517 che disciplina gli f-gas è dell’aprile 2014 ed è entrato in vigore il 1° gennaio. È mai possibile che ad oltre un anno dalla sua approvazione dei necessari decreti di attuazione non si sappia ancora nulla?”
Il timore è che le imprese già certificate lascino scadere le certificazioni senza rinnovarle, e che continuino a operare senza, qualora il problema della mancanza di controllo dovesse persistere.
Conclude il Presidente della CNA Installazione Impianti: “I nostri imprenditori si sentono presi in giro. Si sono messi in regola con la legge pagando anche un prezzo economico non indifferente e vedono ancora loro ‘colleghi’, o presunti tali, lavorare tranquillamente nella più totale illegalità. E’ così che vengono tutelati gli imprenditori onesti?”
Molte le imprese che hanno recepito la normativa e si sono certificate, sostenendo costi economici e burocratici tutt’altro che indifferenti, e che sembrano costrette a scontrarsi con il mancato adempimento, da parte del Ministero dell’Ambiente, dei doveri di controllo e supervisione, in modo da premiare chi rispetta la legge e penalizzare chi non lo fa.
CNA ha fatto sentire nuovamente la propria voce e ha segnalato al Ministero dell’Ambiente i principali problemi legati al DPR 43/2012: la richiesta di doppia certificazione per le imprese individuali; i costi documentali ingiustificati richiesti da molti organismi di certificazione in caso di trasferimento della certificazione delle persone ad un altro organismo; l’inserimento di un “Piano di qualità” tra i documenti obbligatori per la certificazione.
Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale CNA Installazione Impianti, commenta così questa situazione: “Eravamo stati facili profeti quando, dopo il comunicato stampa della Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, che annunciava finalmente l’avvio di una attività di controllo nei confronti delle imprese non certificate che continuano ad operare nel settore degli f-gas, chiedemmo di passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Oggi, dopo quattro mesi da quell’affermazione, i controlli continuano a non esserci, le sanzioni continuano a non venir comminate ed assistiamo addirittura al proliferare di offerte in cui si esortano i clienti al ‘fai da te’ senza che chi di dovere intervenga. Le imprese sono esasperate e la situazione, già pesante, rischia di degenerare. Francamente non sappiamo cosa altro fare perché chi deve si dia una mossa nel correggere queste storture. Il nuovo Regolamento Europeo 517 che disciplina gli f-gas è dell’aprile 2014 ed è entrato in vigore il 1° gennaio. È mai possibile che ad oltre un anno dalla sua approvazione dei necessari decreti di attuazione non si sappia ancora nulla?”
Il timore è che le imprese già certificate lascino scadere le certificazioni senza rinnovarle, e che continuino a operare senza, qualora il problema della mancanza di controllo dovesse persistere.
Conclude il Presidente della CNA Installazione Impianti: “I nostri imprenditori si sentono presi in giro. Si sono messi in regola con la legge pagando anche un prezzo economico non indifferente e vedono ancora loro ‘colleghi’, o presunti tali, lavorare tranquillamente nella più totale illegalità. E’ così che vengono tutelati gli imprenditori onesti?”
