Migliorare le competenze dei lavoratori dell’edilizia: il partenariato UE
Per aggiornare i tantissimi operatori del settore delle costruzioni sui temi e le nozioni riguardanti la transizione ecologica e la digitalizzazione è stato avviato un partenariato europeo

L’8 febbraio scorso è stato avviato un partenariato europeo per migliorare le competenze dei lavoratori del settore costruzioni, per aggiornarli sui temi di settore legati alla transizione ecologica e alla digitalizzazione.
Si tratta di un’iniziativa che ha il sostegno della Commissione europea, il cui scopo è migliorare la formazione di almeno tre milioni di lavoratori, che rappresenterebbero circa un quarto degli addetti che operano nel campo dell’edilizia all’interno degli Stati membri.
L’edilizia, infatti, è uno dei settori chiave per l’economia europea, che nell’ultimo periodo è oggetto di molte sfide e iniziative per la ristrutturazione e la decarbonizzazione del patrimonio immobiliare del continente. Ristrutturare gli edifici è un’azione essenziale, che nel Green Deal è considerata come un'iniziativa chiave per promuovere l'efficienza energetica nel settore dell’edilizia: questi interventi miglioreranno la qualità della vita delle persone che vivono questi edifici, creando molti posti di lavoro, e permetteranno di raggiungere gli obiettivi climatici europei.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Il settore delle costruzioni è una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali delle regioni e delle città europee. Il partenariato per le competenze con il settore edile offrirà migliori opportunità per l'apprendimento permanente, la carriera e le pratiche di lavoro digitali. Sebbene la ristrutturazione e la decarbonizzazione del parco immobiliare europeo rappresentino una grande sfida, questo partenariato consentirà a tutti di cogliere le opportunità commerciali offerte dal processo".
Questo partenariato fa parte del più ampio patto dell'UE per le competenze nell'ambito dell'agenda per le competenze per l'Europa, presentato a novembre 2020: il patto promuove un'azione congiunta per massimizzare l'impatto degli investimenti nello sviluppo delle competenze esistenti, per il miglioramento del livello delle competenze, e nella formazione per l'acquisizione di nuove competenze, per la riqualificazione dei lavoratori. In alcuni settori, molte persone sono a rischio di disoccupazione, e la mancanza di personale qualificato e gli squilibri tra domanda e offerta di competenze sono in aumento.
La pandemia ha accelerato queste transizioni e in Europa molte persone si sono ritrovate ad affrontare nuove sfide professionali, e anche per questo l’UE vuole migliorare la pertinenza delle competenze dei lavoratori, per rafforzare la competitività sostenibile e garantire l'equità sociale, una visione che intende sviluppare tramite 12 azioni:
- Un patto per le competenze
- Miglioramento dell'analisi del fabbisogno di competenze
- Sostegno dell'UE agli interventi strategici nazionali in materia di sviluppo delle competenze
- Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza
- Attuazione dell'iniziativa delle università europee e sviluppo delle competenze degli scienziati
- Competenze a sostegno delle transizioni verde e digitale
- Aumento dei laureati in discipline STEM e promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali
- Competenze per la vita
- Iniziativa per i conti individuali di apprendimento
- Un approccio europeo alle microcredenziali
- La nuova piattaforma Europass (dove viene spiegato come redigere un CV e vengono dati suggerimenti in merito a posti di lavoro e opportunità di apprendimento)
- Miglioramento del quadro di sostegno per sbloccare gli investimenti privati e degli Stati membri nelle competenze