Focus Dal mondo

25.02.2022
Questo articolo ha più di 3 anni

Migliorare le competenze dei lavoratori dell’edilizia: il partenariato UE

Per aggiornare i tantissimi operatori del settore delle costruzioni sui temi e le nozioni riguardanti la transizione ecologica e la digitalizzazione è stato avviato un partenariato europeo 

L’8 febbraio scorso è stato avviato un partenariato europeo per migliorare le competenze dei lavoratori del settore costruzioni, per aggiornarli sui temi di settore legati alla transizione ecologica e alla digitalizzazione.

Si tratta di un’iniziativa che ha il sostegno della Commissione europea, il cui scopo è migliorare la formazione di almeno tre milioni di lavoratori, che rappresenterebbero circa un quarto degli addetti che operano nel campo dell’edilizia all’interno degli Stati membri.

L’edilizia, infatti, è uno dei settori chiave per l’economia europea, che nell’ultimo periodo è oggetto di molte sfide e iniziative per la ristrutturazione e la decarbonizzazione del patrimonio immobiliare del continente. Ristrutturare gli edifici è un’azione essenziale, che nel Green Deal è considerata come un'iniziativa chiave per promuovere l'efficienza energetica nel settore dell’edilizia: questi interventi miglioreranno la qualità della vita delle persone che vivono questi edifici, creando molti posti di lavoro, e permetteranno di raggiungere gli obiettivi climatici europei.

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Il settore delle costruzioni è una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali delle regioni e delle città europee. Il partenariato per le competenze con il settore edile offrirà migliori opportunità per l'apprendimento permanente, la carriera e le pratiche di lavoro digitali. Sebbene la ristrutturazione e la decarbonizzazione del parco immobiliare europeo rappresentino una grande sfida, questo partenariato consentirà a tutti di cogliere le opportunità commerciali offerte dal processo".

Questo partenariato fa parte del più ampio patto dell'UE per le competenze nell'ambito dell'agenda per le competenze per l'Europa, presentato a novembre 2020: il patto promuove un'azione congiunta per massimizzare l'impatto degli investimenti nello sviluppo delle competenze esistenti, per il miglioramento del livello delle competenze, e nella formazione per l'acquisizione di nuove competenze, per la riqualificazione dei lavoratori. In alcuni settori, molte persone sono a rischio di disoccupazione, e la mancanza di personale qualificato e gli squilibri tra domanda e offerta di competenze sono in aumento.

La pandemia ha accelerato queste transizioni e in Europa molte persone si sono ritrovate ad affrontare nuove sfide professionali, e anche per questo l’UE vuole migliorare la pertinenza delle competenze dei lavoratori, per rafforzare la competitività sostenibile e garantire l'equità sociale, una visione che intende sviluppare tramite 12 azioni:

  1. Un patto per le competenze
  2. Miglioramento dell'analisi del fabbisogno di competenze
  3. Sostegno dell'UE agli interventi strategici nazionali in materia di sviluppo delle competenze
  4. Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza
  5. Attuazione dell'iniziativa delle università europee e sviluppo delle competenze degli scienziati
  6. Competenze a sostegno delle transizioni verde e digitale
  7. Aumento dei laureati in discipline STEM e promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali
  8. Competenze per la vita
  9. Iniziativa per i conti individuali di apprendimento
  10. Un approccio europeo alle microcredenziali
  11. La nuova piattaforma Europass (dove viene spiegato come redigere un CV e vengono dati suggerimenti in merito a posti di lavoro e opportunità di apprendimento)
  12. Miglioramento del quadro di sostegno per sbloccare gli investimenti privati e degli Stati membri nelle competenze