Focus Dal mondo
Questo articolo ha più di 3 anni
Pacchetto UE Clima-Energia: Europa prossima al raggiungimento degli obiettivi 20-20-20
La Commissione Europea pubblica la relazione annuale sui progressi per la salvaguardia del clima e il nuovo pacchetto 2030, che prevede una riduzione delle emissioni del 40%.

L’Unione Europea potrebbe presto raggiungere e superare gli obiettivi per l’efficienza energetica, il clima e l’ambiente fissati col pacchetto Clima-Energia 2020, e avvicinarsi sempre di più al nuovo target di riduzione delle emissioni di carbonio nell’atmosfera, previsto dalla strategia per il 2030.
Secondo stime della Commissione Europea e dell’Agenzia europea per l’ambiente, infatti, nel 2013 le emissioni di gas serra dell’Unione Europea sono diminuite dell’1,8% rispetto al 2012, toccando quota -19%, il livello più basso mai raggiunto dal 1990.
Sempre nel 2013, spiega la relazione della Commissione UE, le entrate degli Stati Membri dell’Unione, derivanti dalle aste sullo scambio delle quote di emissione (ETS o European Emissions Trading Scheme), sono ammontate a 3,6 miliardi di euro, dei quali sembra che circa 3 miliardi saranno utilizzati per le nuove finalità climatiche ed energetiche del pacchetto 2030, rappresentando questa cifra più della metà consigliata dall’UE.
Come spiega Connie Hedegaard, Commissaria europea responsabile dell'Azione per il clima, “L’Europa è pronta per rafforzare il suo impegno”, tanto che, con il nuovo pacchetto al 2030, i leader europei si sono accordati per duplicare il target fissato al 2020, con una riduzione del 40% delle emissioni dannose entro il 2030. Un tale taglio richiederà naturalmente maggiori investimenti, un passo che l’Europa sembra essere pronta a fare, come dimostrano le recenti esternazioni dei rappresentanti alla Commissione.
Già con il programma NER 300 si stanno finanziando circa una quarantina di progetti su larga scala che promuovono tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio in tutta Europa, attraverso un investimento iniziale di circa 2 miliardi di euro, che saranno ulteriormente rimpinguati dagli ulteriori fondi condivisi dai singoli Stati.
Le iniziative intraprese a favore del clima e dell’energia in Europa sono rivolte principalmente a settori quali l’efficienza energetica, soprattutto in Francia, le rinnovabili, come accade in Spagna, e i trasporti, come la Germania.
Secondo stime della Commissione Europea e dell’Agenzia europea per l’ambiente, infatti, nel 2013 le emissioni di gas serra dell’Unione Europea sono diminuite dell’1,8% rispetto al 2012, toccando quota -19%, il livello più basso mai raggiunto dal 1990.
Sempre nel 2013, spiega la relazione della Commissione UE, le entrate degli Stati Membri dell’Unione, derivanti dalle aste sullo scambio delle quote di emissione (ETS o European Emissions Trading Scheme), sono ammontate a 3,6 miliardi di euro, dei quali sembra che circa 3 miliardi saranno utilizzati per le nuove finalità climatiche ed energetiche del pacchetto 2030, rappresentando questa cifra più della metà consigliata dall’UE.
Come spiega Connie Hedegaard, Commissaria europea responsabile dell'Azione per il clima, “L’Europa è pronta per rafforzare il suo impegno”, tanto che, con il nuovo pacchetto al 2030, i leader europei si sono accordati per duplicare il target fissato al 2020, con una riduzione del 40% delle emissioni dannose entro il 2030. Un tale taglio richiederà naturalmente maggiori investimenti, un passo che l’Europa sembra essere pronta a fare, come dimostrano le recenti esternazioni dei rappresentanti alla Commissione.
Già con il programma NER 300 si stanno finanziando circa una quarantina di progetti su larga scala che promuovono tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio in tutta Europa, attraverso un investimento iniziale di circa 2 miliardi di euro, che saranno ulteriormente rimpinguati dagli ulteriori fondi condivisi dai singoli Stati.
Le iniziative intraprese a favore del clima e dell’energia in Europa sono rivolte principalmente a settori quali l’efficienza energetica, soprattutto in Francia, le rinnovabili, come accade in Spagna, e i trasporti, come la Germania.