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Nuovo progetto in UK per produrre energia dal moto delle onde
WaveRoller arriverà a produrre 1,5 MW, pronti altri 100 progetti simili in tutta Europa.

In Gran Bretagna sta per essere realizzato il progetto sperimentale che permetterà di ricavare energia elettrica dal moto ondoso. Unico nel suo genere, il progetto, chiamato “WaveRoller”, arriverà a produrre 1,5 MW di potenza grazie all’utilizzo di un convertitore di energia collegato alla rete elettrica a terra e posizionato sul fondo del mare, attivato dal movimento delle onde grazie al cosiddetto fenomeno Surge.
WaveRoller, brevettato dall’azienda finlandese AW-Energy, sarà finanziato da Fortum, azienda a capo del progetto, e sviluppato dalla società DCNS.
Stando a quanto espresso dal vice presidente di Fortum, Matti Ruotsala, “Questo progetto dimostrativo combina il meglio della competenza finlandese e francese nelle energie rinnovabili, offre enormi prospettive su scala internazionale e grandi possibilità per l’economia e lo sviluppo industriale locale”.
Considerando la tecnologia WaveRoller, l’Unione Europea ha riconosciuto l’innovazione del progetto inglese e ha stilato una lista di 100 siti che potrebbero ospitare costruzioni simili in futuro. Tra questi, lo stretto di Messina è considerato uno dei più promettenti in Italia.
Ad ogni modo, in Europa sono numerosi i progetti ad aver preso il via. Degni di nota sono il progetto svedese a Sotenaes realizzato da Fortum e AW-Energy, e la centrale scozzese tra le isole Islay e Giura da Alstom e Scottish Power Renewables.
Una volta completata nel 2016, la centrale in Scozia diventerà senza dubbio la centrale più grande del mondo a produrre energia elettrica ricavata dal moto ondoso. Inoltre, a questo elenco va ad aggiungersi un ulteriore progetto nelle acque della Contea di Caithness (GB) la cui realizzazione è già stata cominciata da Scottish Power Renewables. Sarà in grado di produrre 95 MW di potenza e, sicuramente, non sarà l’ultimo.
WaveRoller, brevettato dall’azienda finlandese AW-Energy, sarà finanziato da Fortum, azienda a capo del progetto, e sviluppato dalla società DCNS.
Stando a quanto espresso dal vice presidente di Fortum, Matti Ruotsala, “Questo progetto dimostrativo combina il meglio della competenza finlandese e francese nelle energie rinnovabili, offre enormi prospettive su scala internazionale e grandi possibilità per l’economia e lo sviluppo industriale locale”.
Considerando la tecnologia WaveRoller, l’Unione Europea ha riconosciuto l’innovazione del progetto inglese e ha stilato una lista di 100 siti che potrebbero ospitare costruzioni simili in futuro. Tra questi, lo stretto di Messina è considerato uno dei più promettenti in Italia.
Ad ogni modo, in Europa sono numerosi i progetti ad aver preso il via. Degni di nota sono il progetto svedese a Sotenaes realizzato da Fortum e AW-Energy, e la centrale scozzese tra le isole Islay e Giura da Alstom e Scottish Power Renewables.
Una volta completata nel 2016, la centrale in Scozia diventerà senza dubbio la centrale più grande del mondo a produrre energia elettrica ricavata dal moto ondoso. Inoltre, a questo elenco va ad aggiungersi un ulteriore progetto nelle acque della Contea di Caithness (GB) la cui realizzazione è già stata cominciata da Scottish Power Renewables. Sarà in grado di produrre 95 MW di potenza e, sicuramente, non sarà l’ultimo.