Nuove regole per le zone FER: cosa cambia per il DL infrastrutture 2025
Nuove misure nel DL Infrastrutture 2025: il GSE mappa le aree industriali da includere nelle zone di accelerazione e le Regioni aggiornano i Piani FER.
Il Decreto Legge 73 del 21 maggio 2025 introduce importanti aggiornamenti in materia di infrastrutture strategiche e fonti rinnovabili. Tra le novità principali spiccano le modifiche al sistema delle “zone di accelerazione”, ovvero le aree considerate idonee per l’installazione semplificata di impianti FER.
Il provvedimento amplia il perimetro delle zone ammissibili e definisce nuove responsabilità per Regioni e Province autonome, con l’obiettivo di favorire l’attuazione dei Piani regionali nel rispetto delle tempistiche previste.
Zone di accelerazione: nel DL anche le aree industriali mappate dal GSE
Uno dei punti centrali del Decreto è l’integrazione delle aree industriali tra le possibili zone di accelerazione per impianti a fonti rinnovabili. Il testo prevede che, in coerenza con il potenziale energetico individuato, rientrino in questa definizione le aree industriali riportate nella mappatura ufficiale predisposta dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Le aree devono essere riconosciute come tali dagli strumenti urbanistici regionali o locali.
Entro 10 giorni dall’entrata in vigore del DL, il GSE è tenuto a pubblicare online la rappresentazione cartografica delle zone di accelerazione, inclusi gli ambiti industriali. Le amministrazioni regionali e provinciali autonome, dal canto loro, devono verificare e segnalare al GSE eventuali incongruenze cartografiche, così da garantire un allineamento corretto delle informazioni a livello territoriale.
Questo passaggio è essenziale per favorire la localizzazione degli impianti e assicurare una pianificazione energetica coerente con le esigenze di sviluppo sostenibile.
Il ruolo delle Regioni e la procedura accelerata per la VAS
Il decreto rafforza il ruolo di Regioni e Province autonome nella definizione delle zone di accelerazione terrestri, specificando che i Piani regionali dovranno recepire le nuove indicazioni, comprese le aree individuate tramite la mappatura GSE. Le amministrazioni saranno, inoltre, tenute a sottoporre i propri Piani alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) entro il 31 agosto 2025.
Per favorire la rapidità del procedimento, il DL stabilisce che i termini per lo svolgimento della VAS siano dimezzati rispetto a quelli ordinari. In caso di mancata presentazione del Piano o di superamento delle scadenze previste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica potrà attivare i poteri sostitutivi, previa proposta al Presidenze del Consiglio dei ministri.
Infine, viene confermata la possibilità per le amministrazioni di includere nei Piani ulteriori aree per impianti rinnovabili e relative infrastrutture, oltre a quelle previste dal DL.
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