Speciale 111
Gli strumenti di progettazione integrata in ambito BIM
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Marco Gradizzi
Normative di riferimento sul BIM: la UNI 11337
Negli ultimi anni la maggior parte dei Paesi della Comunità Europea ha provveduto ad emanare decreti, normative e standard che sono stati più volte rivisti nell’ultimo quadriennio.
Ad oggi la tematica del BIM è seguita da uno specifico comitato tecnico nel cui ambito operano quattro gruppi di lavoro. L’Italia ha partecipato e sta collaborando per la stesura di quella che ad oggi è la prima normativa che disciplini la materia, ovvero la UNI 11337. Scaturita da un tavolo di lavoro costituito presso UNI e composto da soggetti pubblici e privati, la normativa si pone l’obbiettivo di essere il riferimento in tema di gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni, pari alle famose norme britanniche BS e PAS.
Tale normativa, approvata ufficialmente lo scorso Dicembre 2016, è andata in pubblicazione a fine Gennaio 2017 e interessa il settore impiantistico nel suo insieme, visto e considerato che ogni impianto è funzionale all’utilizzo di un edificio.
Viene ritirata quindi la 11337:2009 parte 1, sostituita dalla nuova 11337 parti 1, 4 e 5. Resterà ancora in vigore, almeno per il 2017, la vecchia parte 3 del 2013. A seguire, a fine Febbraio 2017, uscirà invece la nuova parte 6 con l’esempio di Capitolato Informativo. Le nuove parti 1, 4, 5 e 6 costituiscono quindi l’ossatura portante della norma italiana sul BIM che prenderà il nome completo di “Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni”. Sono in fase di completamento le fasi 2 e 7, il rifacimento della vecchia parte 3 e la strutturazione della nuova parte 8 che porterà soltanto nel 2018 la serie completa in ogni suo punto.
La norma fornisce gli strumenti operativi per una commessa BIM, mentre l’approvazione del Nuovo Codice Appalti introduce i metodi per la gestione degli appalti pubblici. La normativa, ad oggi, rappresenta soltanto il punto di partenza per disciplinare un tema che sta apportando una serie di cambiamenti epocali nel mondo dell’architettura e dell’ingegneria.

Ad oggi la tematica del BIM è seguita da uno specifico comitato tecnico nel cui ambito operano quattro gruppi di lavoro. L’Italia ha partecipato e sta collaborando per la stesura di quella che ad oggi è la prima normativa che disciplini la materia, ovvero la UNI 11337. Scaturita da un tavolo di lavoro costituito presso UNI e composto da soggetti pubblici e privati, la normativa si pone l’obbiettivo di essere il riferimento in tema di gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni, pari alle famose norme britanniche BS e PAS.
Tale normativa, approvata ufficialmente lo scorso Dicembre 2016, è andata in pubblicazione a fine Gennaio 2017 e interessa il settore impiantistico nel suo insieme, visto e considerato che ogni impianto è funzionale all’utilizzo di un edificio.
Viene ritirata quindi la 11337:2009 parte 1, sostituita dalla nuova 11337 parti 1, 4 e 5. Resterà ancora in vigore, almeno per il 2017, la vecchia parte 3 del 2013. A seguire, a fine Febbraio 2017, uscirà invece la nuova parte 6 con l’esempio di Capitolato Informativo. Le nuove parti 1, 4, 5 e 6 costituiscono quindi l’ossatura portante della norma italiana sul BIM che prenderà il nome completo di “Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni”. Sono in fase di completamento le fasi 2 e 7, il rifacimento della vecchia parte 3 e la strutturazione della nuova parte 8 che porterà soltanto nel 2018 la serie completa in ogni suo punto.
La norma fornisce gli strumenti operativi per una commessa BIM, mentre l’approvazione del Nuovo Codice Appalti introduce i metodi per la gestione degli appalti pubblici. La normativa, ad oggi, rappresenta soltanto il punto di partenza per disciplinare un tema che sta apportando una serie di cambiamenti epocali nel mondo dell’architettura e dell’ingegneria.
