Norma UNI 8065:2019 trattamento acqua negli impianti di climatizzazione invernale ed estiva: pillola 2/10

I liquidi antigelo presenti sul mercato sono innumerevoli: etilenico, dietilenico, propilenico, tecnologia AOT, ecc. Ciascuno di essi ha caratteristiche differenti ed è stato sviluppato per diversi campi di applicazione.
Il glicole etilenico, inventato nel 1859, venne inizialmente utilizzato nella produzione di armi durante la Prima Guerra Mondiale. A causa della sua elevata tossicità per ingestione, ne sono sufficienti 30 millilitri perchè risulti letale, e ne è quindi assolutamente vietato l’utilizzo in tutti gli impianti di climatizzazione.
Il glicole propilenico, invece, secondo la UNI 8065:2019 è utilizzabile per la sua atossicità, e deve obbligatoriamente essere già passivato con specifici inibitori per impianti di climatizzazione che:
- Contrastino i fenomeni corrosivi anodici e catodici;
- Evitino corrosioni sui metalli PRESENTI (rame, ottone e alluminio);
- Abbiano stabilizzatori di pH compatibile con tutti i componenti (tra 7 e 8,5);
- Abbiano stabilizzatori di durezza.
Inoltre, precisa che sono utilizzabili solo i prodotti antigelo che:
- Indicano le modalità di controllo per la protezione dal gelo;
- Indicano le modalità di controllo del LIVELLO DEL PROTETTIVO per le corrosioni;
- Indicano i limiti prestazionali (esempio: durata e temperatura);
- Indicano le modalità di reintegro.
UNI 8065:2019 e glicole propilenico per gli impianti di climatizzazione: i prodotti antigelo firmati Foridra
Gli antigelo Foridra IDRATERM 500 (concentrato) e IDRATERM 545 (già diluito per protezione -25°C) sono conformi alla UNI 8065:2019, contengono solo glicole propilenico, sono già passivati con inibitori di corrosione per tutti i metalli e materiali sintetici, con stabilizzatori di pH (tra 7 e 8,5) e di durezza fino a 25°F.
Sono compatibili con la presenza di IDRATERM 700 (BIOCIDA e BATTERICIDA per gli impianti a bassa temperatura o misti) e con IDRATERM 200 (stabilizzatore della durezza oltre i 30 °F).
La protezione dal gelo è verificabile con RIFRATTOMETRO e la protezione dalle corrosioni con il KIT IDRATERM P. La soluzione è stabile fino a 4/5 anni e il protettivo è reintegrabile con IDRATERM P100 o IDRATERM 110.
Nel Libretto Impianto va obbligatoriamente specificato il nome commerciale e la quantità dell’antigelo utilizzato, come garanzia di tutta la filiera. Utilizzando i prodotti IDRATERM – IDRAFOS – IDRACLEAN – IDRASOLAR potrai dire di lavorare nel rispetto delle leggi vigenti.
I tuoi soldi valgono, usali per comprare prodotti sicuri e di provata efficacia.
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Nota:
In questo articolo non è stato trattato l’antigelo per Impianti Solari Termici perché la norma dà chiare indicazioni su quali caratteristiche devono avere i liquidi antigelo differenziandoli per tipologia di impianti, in quanto devono garantire la massima protezione dalle corrosioni sui vari metalli, alle diverse condizioni di esercizio, oltre che alla protezione dal gelo. Quindi se un antigelo nasce per impianti di climatizzazione, non può essere utilizzato in quelli solari termici, e viceversa.
Questo perché l’utilizzo di soluzioni acqua e glicole richiede molti accorgimenti, in quanto i glicoli tendono naturalmente a degradarsi, per reazione, con l’ossigeno presente, formando acidi. La formazione di questi acidi conduce a un abbassamento del pH e quindi favorisce i fenomeni corrosivi. Inoltre, il problema è accentuato dalle alte temperature, che portano alla rottura delle molecole di glicole, rendendole ancora più disponibili alle reazioni con l’ossigeno. Per questo la Norma specifica che l’antigelo va utilizzato già PASSIVATO e dà specifiche indicazioni per le caratteristiche dei protettivi necessari per i singoli utilizzi specifici.

