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Monossido di carbonio: tragedia sfiorata a Padova dopo l’intervento di un tecnico
Monossido di carbonio, ancora alto il rischio di intossicazione. Questa volta è successo a Padova, giovane udinese salva.
L’intossicazione da monossido di carbonio ha rischiato di uccidere una giovane odontoiatra, che martedì notte è riuscita autonomamente a sventare la tragedia che stava per travolgerla.
Dopo aver festeggiato la notte di Halloween con amici infatti Alessia, 30 anni, è rincasata e andata a dormire, per svegliarsi nelle prime ore del mattino con un gran caldo. Scesa dal letto per aprire una finestra, si è resa conto di non avere le forze per aprirla e, nonostante la terribile sensazione di paralisi e la confusione totale, è riuscita a uscire nel pianerottolo del condominio e a chiamare i soccorsi.
Ormai priva di sensi, la ragazza è stata soccorsa dai medici, dai poliziotti della Questura e dai Vigili del Fuoco, che hanno potuto accertare l’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’appartamento.
Alessia, originaria di Udine e pendolare per lavoro tra Padova e Milano, da poco aveva scelto di vivere a Padova, in una elegante palazzina del centro storico. Fin da subito, però, aveva sentito uno strano odore in casa, che l’aveva portata a non risiedervi stabilmente finché non fossero stati eseguiti i dovuti controlli.
Martedì 31 Ottobre, quindi, era stato svolto il regolare intervento di manutenzione da parte del tecnico specializzato, che aveva però confermato e certificato il corretto funzionamento dell’impianto.
Si è scoperto solo in un secondo momento che le prese d’aria erano ostruite in seguito alla ristrutturazione del tetto. Tutto ciò ora è oggetto d’indagine da parte della procura.
“Se un tecnico dice che è tutto a posto, mi aspetto che lo sia veramente – ha affermato la giovane – chi ha sbagliato deve pagare”.
Fonte: Il Mattino di Padova
Dopo aver festeggiato la notte di Halloween con amici infatti Alessia, 30 anni, è rincasata e andata a dormire, per svegliarsi nelle prime ore del mattino con un gran caldo. Scesa dal letto per aprire una finestra, si è resa conto di non avere le forze per aprirla e, nonostante la terribile sensazione di paralisi e la confusione totale, è riuscita a uscire nel pianerottolo del condominio e a chiamare i soccorsi.
Ormai priva di sensi, la ragazza è stata soccorsa dai medici, dai poliziotti della Questura e dai Vigili del Fuoco, che hanno potuto accertare l’elevata concentrazione di monossido di carbonio all’interno dell’appartamento.
Monossido di carbonio e manutenzione: il tecnico aveva svolto il controllo il giorno stesso
Alessia, originaria di Udine e pendolare per lavoro tra Padova e Milano, da poco aveva scelto di vivere a Padova, in una elegante palazzina del centro storico. Fin da subito, però, aveva sentito uno strano odore in casa, che l’aveva portata a non risiedervi stabilmente finché non fossero stati eseguiti i dovuti controlli.Martedì 31 Ottobre, quindi, era stato svolto il regolare intervento di manutenzione da parte del tecnico specializzato, che aveva però confermato e certificato il corretto funzionamento dell’impianto.
Si è scoperto solo in un secondo momento che le prese d’aria erano ostruite in seguito alla ristrutturazione del tetto. Tutto ciò ora è oggetto d’indagine da parte della procura.
“Se un tecnico dice che è tutto a posto, mi aspetto che lo sia veramente – ha affermato la giovane – chi ha sbagliato deve pagare”.
Fonte: Il Mattino di Padova
