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MCE, Comfort Technology 2014-2016: il primo roadshow su tecnologie e efficienza energetica sbarca a Milano
MCE organizza a Milano il primo di una serie di appuntamenti itineranti per l'integrazione di tecnologie e soluzioni per l'efficientamento energetico degli edifici, residenziali e industriali.
Parte da Milano il prossimo 20 novembre 2014 il primo Roadshow MCE (Mostra Convegno Expocomfort) dedicato all’impiantistica civile e industriale al servizio dell’efficienza energetica in Italia.
Il convegno di Milano rappresenta la prima di una serie di tappe (cui è possibile partecipare gratuitamente previa registrazione al seguente link) organizzate da MCE per informare e far conoscere a privati cittadini, PA, imprese, associazioni di settore e mondo accademico le ultime novità normative in materia di efficienza energetica, nonché le più recenti tecnologie, i processi industriali, le competenze impiantistiche oggi necessarie per il miglioramento delle performance energetiche degli edifici.
L’obiettivo ultimo sono le Smart City del futuro, esempio tangibile di integrazione tra tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica, al fine di valorizzare il patrimonio immobiliare nazionale, un’eredità “storica”, come recentemente definita dall’italoamericano Rick Fedrizzi, uomo simbolo della sostenibilità in campo edilizio, che coinvolge più della metà degli edifici presenti sul suolo nazionale.
Si tratta di un mercato che solo in Europa potrebbe valere ben 800 miliardi di euro tra 2014 e 2023, stando a un recente studio Navigant Research, e che solo per l’Italia potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio, come emerso da un recenteconvegno FIVRA a Roma.
Nel 2012, l’Unione Europea emanava una normativa (Direttiva 2012/27/UE) che imponeva agli Stati membri l’adeguamento, attraverso singole direttive di recepimento, a una serie di norme e disposizioni per l’efficientamento energetico degli edifici e relativi impianti.
L’Italia, nel caso specifico, adottava sul proprio territorio nazionale la disciplina europea attraverso il DL di recepimento n.102/2014sull’efficienza energetica, uno dei temi caldi nel Paese, emerso a più riprese in occasione di una serie di appuntamenti fieristici di spicco, quali RE+build 2014, gli Stati Generali della Green Economy di Rimini o anche al trentesimo convegno AiCARR sui protocolli di sostenibilità ambientale.
L’industria dell’efficienza energetica in Italia, secondo dati Cresme, mobilita ogni anno nel paese una spesa pari a circa 45 miliardi di euro per i consumi termici ed elettrici nei quasi 12 milioni di edifici residenziali, altri 1,3 miliardi di euro nelle oltre 50.000 scuole e 644 milioni di euro per gli oltre 13.000 edifici pubblici.
Si tratta di somme importanti, che potrebbero essere meglio distribuite ed impiegate a favore del benessere abitativo, familiare, ambientale ed economico, adottando strategie di efficientamento energetico sul lungo periodo.
Prima di far questo, però, bisognerà procedere con una diagnosi energetica preventiva degli edifici, già obbligatoria dal 2015 per le grandi imprese energivore italiane, il cui modello e procedure da seguire sono stati definiti da ENEA, già autrice di una guida online per ridurre con poche semplici mosse i consumi energetici, e dunque i rincari nella bolletta, e per rispettare quanto stabilito col Dpr 74/2013 riguardante il nuovo libretto di impianto.
A livello nazionale, sarà comunque compito delle singole regioni italiane predisporre dei programmi specifici di sensibilizzazione e informazione in materia di efficienza energetica e riduzione dei consumi.
In questo senso, sempre all’interno della direttiva di recepimento italiana, ha trovato spazio anche un fondo nazionale per l’efficienza energetica, che verrà rimpinguato con 70 milioni di euro ogni anno per il periodo 2014-2020, per un totale di 800 milioni di euro destinati alla promozione di interventi di risparmio ed efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici.
In allegato, il PDF contenente il programma del Convegno.
Il convegno di Milano rappresenta la prima di una serie di tappe (cui è possibile partecipare gratuitamente previa registrazione al seguente link) organizzate da MCE per informare e far conoscere a privati cittadini, PA, imprese, associazioni di settore e mondo accademico le ultime novità normative in materia di efficienza energetica, nonché le più recenti tecnologie, i processi industriali, le competenze impiantistiche oggi necessarie per il miglioramento delle performance energetiche degli edifici.
L’obiettivo ultimo sono le Smart City del futuro, esempio tangibile di integrazione tra tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica, al fine di valorizzare il patrimonio immobiliare nazionale, un’eredità “storica”, come recentemente definita dall’italoamericano Rick Fedrizzi, uomo simbolo della sostenibilità in campo edilizio, che coinvolge più della metà degli edifici presenti sul suolo nazionale.
Si tratta di un mercato che solo in Europa potrebbe valere ben 800 miliardi di euro tra 2014 e 2023, stando a un recente studio Navigant Research, e che solo per l’Italia potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio, come emerso da un recenteconvegno FIVRA a Roma.
Nel 2012, l’Unione Europea emanava una normativa (Direttiva 2012/27/UE) che imponeva agli Stati membri l’adeguamento, attraverso singole direttive di recepimento, a una serie di norme e disposizioni per l’efficientamento energetico degli edifici e relativi impianti.
L’Italia, nel caso specifico, adottava sul proprio territorio nazionale la disciplina europea attraverso il DL di recepimento n.102/2014sull’efficienza energetica, uno dei temi caldi nel Paese, emerso a più riprese in occasione di una serie di appuntamenti fieristici di spicco, quali RE+build 2014, gli Stati Generali della Green Economy di Rimini o anche al trentesimo convegno AiCARR sui protocolli di sostenibilità ambientale.
L’industria dell’efficienza energetica in Italia, secondo dati Cresme, mobilita ogni anno nel paese una spesa pari a circa 45 miliardi di euro per i consumi termici ed elettrici nei quasi 12 milioni di edifici residenziali, altri 1,3 miliardi di euro nelle oltre 50.000 scuole e 644 milioni di euro per gli oltre 13.000 edifici pubblici.
Si tratta di somme importanti, che potrebbero essere meglio distribuite ed impiegate a favore del benessere abitativo, familiare, ambientale ed economico, adottando strategie di efficientamento energetico sul lungo periodo.
Prima di far questo, però, bisognerà procedere con una diagnosi energetica preventiva degli edifici, già obbligatoria dal 2015 per le grandi imprese energivore italiane, il cui modello e procedure da seguire sono stati definiti da ENEA, già autrice di una guida online per ridurre con poche semplici mosse i consumi energetici, e dunque i rincari nella bolletta, e per rispettare quanto stabilito col Dpr 74/2013 riguardante il nuovo libretto di impianto.
A livello nazionale, sarà comunque compito delle singole regioni italiane predisporre dei programmi specifici di sensibilizzazione e informazione in materia di efficienza energetica e riduzione dei consumi.
In questo senso, sempre all’interno della direttiva di recepimento italiana, ha trovato spazio anche un fondo nazionale per l’efficienza energetica, che verrà rimpinguato con 70 milioni di euro ogni anno per il periodo 2014-2020, per un totale di 800 milioni di euro destinati alla promozione di interventi di risparmio ed efficienza energetica e riqualificazione degli edifici pubblici.
In allegato, il PDF contenente il programma del Convegno.
