Focus Efficienza Energetica
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L’impegno Microsoft contro le emissioni: raddoppiata la tassa interna sulla CO2 emessa
Emissioni, risparmio energetico, rinnovabili e acqua: l’impegno Microsoft per il clima si approfondisce e intensifica
L’impegno per il clima e il risparmio energetico sta coinvolgendo sempre più investitori privati e, dopo gli ottimi risultati raggiunti da altre grandi multinazionali digitali, anche Microsoft ha annunciato di essere in procinto di aumentare il proprio impegno nel limitare l’impronta di carbonio lasciata dalla propria attività.
L’annuncio con cui l’azienda di Redmond ha spiegato quali azioni intende mettere in atto per diminuire le proprie emissioni di carbonio è arrivata direttamente sul blog ufficiale della società, in un testo firmato dal Presidente Brad Smith. Il primo e più evidente cambiamento nell’attività quotidiana del colosso Microsoft consiste nel raddoppiare la propria tassa interna applicata alle emissioni di carbonio, portandola a 15 $ per tonnellata.
Questa tassa, imposta per la prima volta nel 2012, ha il fine di mantenere la neutralità carbonica dell’azienda e imporre un atteggiamento sostenibile in tutte le porzioni del business digitale Microsoft, così da stimolare l’elaborazione di progetti che comportino risultati sempre più positivi per l’ambiente.
Un altro ambito in cui Microsoft continuerà a investire è quello dell’edilizia verde: a Redmond, nello Stato di Washington, sede del quartier generale della multinazionale, è iniziato il progetto di costruzione di 17 nuovi edifici, per una superficie totale di oltre 232 mila metri quadri, i quali verranno alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili (cosa che già avviene nel resto del campus).
Entro la fine del 2019 Microsoft intende inoltre riuscire a coprire con fonti green almeno il 60% dei consumi dei propri data center, per puntare al 70% da raggiungere entro il 2023. Per ottimizzare i consumi l’azienda lancerà inoltre un’iniziativa di cloud che usi l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e il blockchain per monitorare le performance e snellire le procedure per il riutilizzo e il riciclo degli asset utilizzati per l’attività dei data center.
Da ultimo, oltre ai già importanti impegni Microsoft in tema di emissioni di CO2 e utilizzo di energia, l’azienda ha annunciato di aver scelto di interessarsi anche alla tutela dell’acqua, decidendo di avviare, entro il 2030, una nuova strategia di rifornimento d’acqua da attuare nelle regioni soggette a stress idrico in cui le operazioni del colosso digitale provocano un consumo eccessivo di questa fonte primaria.
L’annuncio con cui l’azienda di Redmond ha spiegato quali azioni intende mettere in atto per diminuire le proprie emissioni di carbonio è arrivata direttamente sul blog ufficiale della società, in un testo firmato dal Presidente Brad Smith. Il primo e più evidente cambiamento nell’attività quotidiana del colosso Microsoft consiste nel raddoppiare la propria tassa interna applicata alle emissioni di carbonio, portandola a 15 $ per tonnellata.
Questa tassa, imposta per la prima volta nel 2012, ha il fine di mantenere la neutralità carbonica dell’azienda e imporre un atteggiamento sostenibile in tutte le porzioni del business digitale Microsoft, così da stimolare l’elaborazione di progetti che comportino risultati sempre più positivi per l’ambiente.
Un altro ambito in cui Microsoft continuerà a investire è quello dell’edilizia verde: a Redmond, nello Stato di Washington, sede del quartier generale della multinazionale, è iniziato il progetto di costruzione di 17 nuovi edifici, per una superficie totale di oltre 232 mila metri quadri, i quali verranno alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili (cosa che già avviene nel resto del campus).
Entro la fine del 2019 Microsoft intende inoltre riuscire a coprire con fonti green almeno il 60% dei consumi dei propri data center, per puntare al 70% da raggiungere entro il 2023. Per ottimizzare i consumi l’azienda lancerà inoltre un’iniziativa di cloud che usi l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e il blockchain per monitorare le performance e snellire le procedure per il riutilizzo e il riciclo degli asset utilizzati per l’attività dei data center.
Da ultimo, oltre ai già importanti impegni Microsoft in tema di emissioni di CO2 e utilizzo di energia, l’azienda ha annunciato di aver scelto di interessarsi anche alla tutela dell’acqua, decidendo di avviare, entro il 2030, una nuova strategia di rifornimento d’acqua da attuare nelle regioni soggette a stress idrico in cui le operazioni del colosso digitale provocano un consumo eccessivo di questa fonte primaria.
