Focus Innovazioni

24.02.2015
Questo articolo ha più di 3 anni

Legambiente, verso il Regolamento Edilizio Unico: buone pratiche per il risparmio e l’efficienza energetica

Uno studio di Legambiente ha censito più di 1000 comuni italiani che applicano buone pratiche per favorire l’efficienza energetica in edilizia, in vista del Regolamento Edilizio Unico previsto dallo Sblocca Italia.
Legambiente, in collaborazione con Enel e con il Consiglio Nazionale degli Architetti, ha promosso un convegno, che si è svolto due giorni fa a Roma, per illustrare i risultati dello studio “Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento nazionale”. Secondo Legambiente ed Enel sarebbero 1182 i comuni che in questi anni hanno modificato il proprio regolamento edilizio introducendo incentivi e norme che favoriscono ed incentivano tutti quegli interventi volti a favorire la riduzione dei consumi energetici e idrici nelle abitazioni.

Nel Decreto Sblocca Italia è infatti prevista l’introduzione di un Regolamento Edilizio Tipo, che dovrà essere concordato con Regioni e Comuni, al fine di semplificare e fare chiarezza nelle procedure per incentivare la riduzione dei consumi energetici.

Da qui lo studio di Legambiente, che ha catalogato e analizzato le “buone pratiche” già messe in atto da molti comuni italiani. Secondo lo studio “il primo obiettivo del regolamento tipo deve essere quello di chiarire i riferimenti per gli interventi in modo da accompagnare l’innovazione”, al fine di permettere a chi opera nel settore dell’efficienza energetica, ma anche ai cittadini, di avere chiari i parametri e le prestazioni minime e quindi, di conseguenza, poter stimare con precisione i consumi effettivi le certificazioni energetiche.

Il secondo obiettivo individuato da Legambiente riguarda invece la semplificazione delle procedure per gli interventi di efficienza energetica, per “favorire l’uniformità e lo snellimento delle procedure autorizzative e delle eventuali documentazioni a supporto delle richieste”. Lo studio sottolinea anche l’importanza di indicare dei costi di istruttoria e amministrativi standard, per non scoraggiare l’installazione di tecnologie efficienti, e l’istituzione di portali on-line per semplificare e velocizzare la gestione delle autorizzazioni.

Oltre a questo sarebbe importante semplificare le procedure, in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, per le autorizzazioni paesaggistiche, con delle linee guida chiare che chiariscono per quali tipi di interventi è previsto l’esonero completo.

Infine si dovrebbero introdurre “semplificazioni e vantaggi per gli interventi di retrofit energetico degli edifici condominiali”, concedendo, oltre ai vantaggi fiscali, la possibilità di aumentare i volumi di coperture e facciate se l’aumento è finalizzato al risparmio energetico.