Focus Efficienza Energetica
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L’Ecobonus deve diventare un incentivo strutturale: le proposte delle associazioni del settore delle pompe di calore
Per realizzare gli obiettivi PNIEC sono necessarie delle azioni condivise: arrivano le proposte del tavolo di filiera delle pompe di calore
Sono già buoni i risultati raggiunti dall’Italia nell’utilizzo delle rinnovabili come fonti energetiche, ma i numeri attuali sono ancora distanti dagli obiettivi assunti con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Per quanto riguarda il settore delle pompe di calore, in particolare, è stato stabilito che si debba conseguire un 30% di crescita dei consumi di rinnovabili attraverso la diffusione delle pompe di calore, tecnologia ormai consolidata che può avere un ottimo contributo alla decarbonizzazione del sistema.
Nonostante i numeri siano già positivi, la strada da percorrere per raggiungere i target del PNIEC è ancora lunga. Per questo, su proposta di Assoclima ed Amici della Terra, durante l’estate scorsa è stato avviato il Tavolo di Filiera delle pompe di calore, un’entità nuova, a cui partecipano numerose associazioni rappresentative del settore, tra cui: Assistal, Assotermica, AiCARR, Angaisa, Elettricità Futura etc.
Il tavolo è nato con un triplice obiettivo:
Le parole di Roberto Saccone, Presidente di Assoclima, spiegano l’esigenza degli esponenti del settore che hanno portato alla costituzione del Tavolo di Filiera: “Siamo soddisfatti del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che pone obiettivi molto ambiziosi e ai quali la tecnologia delle pompe di calore può portare un contributo molto rilevante ma siamo del parere che, alla luce dell’andamento dell’attività di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti e di costruzione di nuovi, questi obiettivi non siano sufficientemente supportati da politiche di sostegno.
Il PNIEC è una grande opportunità per l’Italia e per la nostra filiera. Lo sviluppo della tecnologia delle pompe di calore per la climatizzazione estiva e il riscaldamento invernale nel residenziale e nel terziario porterebbe notevoli benefici sia dal punto di vista degli investimenti che dell’occupazione e della produzione di reddito.
Creare un tavolo di filiera delle pompe di calore e mettere a fattor comune esperienze, competenze, relazioni e iniziative può aumentare la capacità di influenzare le Istituzioni e indirizzarle verso azioni che possano essere utili ai fini di uno sviluppo ancora più significativo di questa tecnologia.”
A distanza di qualche mese dalla sua costituzione, sono state condivise le prime proposte comuni elaborate dal tavolo di rappresentanza. Tra le necessità prioritarie per il settore vengono ricordate: “il completamento della riforma di superamento della progressività delle tariffe elettriche, secondo il percorso già definito dall’Arera, e la piena attuazione della fruizione del bonus sociale, la necessità di rendere strutturali gli incentivi fiscali del 50% e 65%, la pianificazione di un’attività di formazione sugli impianti a pompa di calore per la climatizzazione residenziale rivolta a progettisti e imprese di installazione e di una campagna di comunicazione e informazione rivolta agli utenti.”
Secondo quanto comunicato da ANIMA, sarà a breve convocato un incontro organizzativo che avrà lo scopo di definire una serie di iniziative comuni e coordinate da proporre al Governo per andare ad integrare le misure già contemplate nella proposta del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, per poter così procedere con maggior efficacia verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore delle pompe di calore e di utilizzo delle fonti rinnovabili.
Nonostante i numeri siano già positivi, la strada da percorrere per raggiungere i target del PNIEC è ancora lunga. Per questo, su proposta di Assoclima ed Amici della Terra, durante l’estate scorsa è stato avviato il Tavolo di Filiera delle pompe di calore, un’entità nuova, a cui partecipano numerose associazioni rappresentative del settore, tra cui: Assistal, Assotermica, AiCARR, Angaisa, Elettricità Futura etc.
Il tavolo è nato con un triplice obiettivo:
- Sviluppare un’attività coordinata di supporto nei confronti del legislatore;
- Organizzare attività di formazione per tutti gli attori della filiera;
- Diffondere la conoscenza della tecnologia delle pompe di calore verso l’utente finale.
Le parole di Roberto Saccone, Presidente di Assoclima, spiegano l’esigenza degli esponenti del settore che hanno portato alla costituzione del Tavolo di Filiera: “Siamo soddisfatti del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che pone obiettivi molto ambiziosi e ai quali la tecnologia delle pompe di calore può portare un contributo molto rilevante ma siamo del parere che, alla luce dell’andamento dell’attività di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti e di costruzione di nuovi, questi obiettivi non siano sufficientemente supportati da politiche di sostegno.
Il PNIEC è una grande opportunità per l’Italia e per la nostra filiera. Lo sviluppo della tecnologia delle pompe di calore per la climatizzazione estiva e il riscaldamento invernale nel residenziale e nel terziario porterebbe notevoli benefici sia dal punto di vista degli investimenti che dell’occupazione e della produzione di reddito.
Creare un tavolo di filiera delle pompe di calore e mettere a fattor comune esperienze, competenze, relazioni e iniziative può aumentare la capacità di influenzare le Istituzioni e indirizzarle verso azioni che possano essere utili ai fini di uno sviluppo ancora più significativo di questa tecnologia.”
A distanza di qualche mese dalla sua costituzione, sono state condivise le prime proposte comuni elaborate dal tavolo di rappresentanza. Tra le necessità prioritarie per il settore vengono ricordate: “il completamento della riforma di superamento della progressività delle tariffe elettriche, secondo il percorso già definito dall’Arera, e la piena attuazione della fruizione del bonus sociale, la necessità di rendere strutturali gli incentivi fiscali del 50% e 65%, la pianificazione di un’attività di formazione sugli impianti a pompa di calore per la climatizzazione residenziale rivolta a progettisti e imprese di installazione e di una campagna di comunicazione e informazione rivolta agli utenti.”
Secondo quanto comunicato da ANIMA, sarà a breve convocato un incontro organizzativo che avrà lo scopo di definire una serie di iniziative comuni e coordinate da proporre al Governo per andare ad integrare le misure già contemplate nella proposta del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, per poter così procedere con maggior efficacia verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore delle pompe di calore e di utilizzo delle fonti rinnovabili.
