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31.08.2018
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Le biomasse e il biogas hanno urgente bisogno del Decreto FER 2, le richieste Fiper al Governo

Un nuovo Decreto e una maggiore collaborazione tra le politiche ambientali, energetiche e agricole, le richieste Fiper in tutela del settore delle biomasse e del biogas
Dopo mesi di silenzio e incertezze Fiper, al rientro dal periodo di ferie estive, non perde tempo e chiede direttamente al Governo un’evoluzione in tema di tutele per il settore delle biomasse e del biogas e l’emanazione urgente del Decreto FER 2.
 
La Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili ha infatti pubblicato sul suo sito web un comunicato con il quale avanza al Ministero per lo Sviluppo Economico due richieste precise:
  • Emanare il Decreto FER 2, la cui promulgazione che già ora è in estremo ritardo;
  • Iniziare a valutare quello che sarà il futuro degli impianti a biogas che sono vicini al termine di 15 anni di incentivazione.
 
Questo comunicato vuole essere una sorta di promemoria al Governo e in particolare al Ministro Centinaio che già a luglio aveva annunciato di essere a conoscenza della necessità di “pianificazione dell’intervento di produzione di energia elettrica derivanti da biomasse e biogas fino al 2020 di concerto con il MISE”.
 
A farsi portavoce di Fiper è naturalmente il suo Presidente Walter Righini che esprime le necessità di tutto il comparto, sia esso dedicato primariamente al biogas o alle biomasse.
 
“Per i settori agricolo e forestale è fondamentale ragionare sul medio lungo periodo; da qui la priorità di aprire un confronto sulle prospettive del settore post periodo di incentivazione per gli impianti esistenti e sulle nuove modalità di incentivazione per le nuove realizzazioni”
 
Il Presidente in quest’occasione ha anche espresso la sua opinione sul DM “biometano” del 2 marzo 2018 e sui limiti di questo provvedimento. “la riconversione degli impianti esistenti di biogas agricolo in produttori di biometano – afferma Righini- allo stato attuale non è sostenibile né fattibile da parte delle aziende; quella che sembrava la “ricetta ottimale” per dare continuità a un settore e raggiungere il target di rinnovabili sui trasporti, si sta rivelando solo una grande opportunità per il comparto dei grandi impianti della Forsu ma non certo per gli oltre 1500 impianti di biogas esistenti del mondo agricolo italiano.”
 
Per quanto concerne invece l’avvicinamento della scadenza degli incentivi per la produzione elettrica da impianti di teleriscaldamento a biomassa, anche cogenerativi, Fiper ritiene necessario iniziare a discutere del futuro di queste politiche, possibilmente approfondendo la sinergia tra le politiche energetiche, quelle agricole/forestali e quelle ambientali.
 
Stimolare la costruzione di impianti di biogas e di reti di teleriscaldamento potrebbe essere ideale per il paese, esse difatti offrirebbero al territorio energia da una fonte rinnovabile programmabile e al contempo permetterebbero di tutelare il territorio e stimolare le filiere produttive delle biomasse anche in ambiti marginalizzati.
 
Per il futuro del settore delle biomasse e del biogas, ma non solo, FIPER sembra affidarsi pienamente alla RED 2 e Righini spiega “le comunità dell’energia sono a nostro avviso un modello di generazione distribuita da favorire soprattutto in zone rurali e montane; le prime dichiarazioni del nuovo Collegio ARERA ci fanno ben sperare in un impegno da parte del Regolatore e del Governo a realizzare questo obiettivo; ne va dell’economia e dell’occupazione delle aree interne nonché dell’autonomia energetica di questi territori”.