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La fine delle batterie nell’elettronica di consumo grazie all’innovativa cella solare Epishine
La start-up svedese Epishine crea una cella solare per raccogliere luce ambientale

La start-up svedese Epishine sta lanciando sul mercato il suo primo prodotto: una cella solare stampabile e ricaricabile, applicabile ai dispositivi elettronici wireless.
L’azienda, che ha sede a Linköping, nel sud della Svezia, oggi conta una ventina di dipendenti ed è stata fondata nel 2016 da un team che tutt’ora la possiede e che collabora con importanti investitori istituzionali.
L'attività di Epishine si basa su innovazioni pionieristiche nel campo della produzione di celle solari organiche stampate. Dopo anni di sperimentazione, è infatti riuscita a realizzare delle celle solari che forniscono un’altissima efficienza in condizioni di scarsa illuminazione e che hanno una scalabilità unica poiché l'intero processo di produzione si basa su diverse tecniche di stampa roll-to-roll.
La cella solare di Epishine è un dispositivo piccolo, atossico, sottile e flessibile, stampato su plastica riciclabile e facilmente integrabile in prodotti wireless, nei quali converte la luce ambientale in elettricità.
La cella di Epishine è stata ottimizzata per la luce proveniente dagli ambienti interni.
L’innovazione svedese sta nell’applicare questa tecnologia a tutti i dispositivi elettronici che potenzialmente possono essere alimentati da energia raccolta dalla luce ambientale, al posto delle classiche piccole batterie che hanno una durata limitata nel tempo e che necessitano di manutenzione.
“Ora possiamo offrire un prodotto che ridefinisce completamente le possibilità per chiunque sviluppi dispositivi wireless a bassa potenza, ad esempio per i mercati in crescita IoT e PropTech. È ora possibile sviluppare prodotti che non dipendono da costose sostituzioni di batterie ”, afferma il direttore delle vendite di Epishine Jonas Palmér.
La rinuncia all’utilizzo di batterie nei piccoli dispositivi elettronici rappresenta una vittoria anche dal punto di vista della sostenibilità, tema in cui la Svezia è un modello di spicco nel panorama europeo. La trasformazione digitale a cui stiamo assistendo genererà sempre più dispositivi di ridotte dimensioni che potranno beneficiare delle celle solari di Epishine, un prodotto che sarà in grado di andare incontro a necessità sempre più rilevanti e globali.
“Siamo molto orgogliosi di aver utilizzato i risultati provenienti da più di 25 anni di ricerca per realizzare questo prodotto. Ciò che lo rende ancora migliore è che abbiamo anche sviluppato un processo di produzione scalabile in grandi volumi. Questo ci rende uno degli attori leader a livello mondiale nelle celle solari organiche stampate ”, afferma Anna Björklou, nuovo CEO di Epishine.
L’azienda, che ha sede a Linköping, nel sud della Svezia, oggi conta una ventina di dipendenti ed è stata fondata nel 2016 da un team che tutt’ora la possiede e che collabora con importanti investitori istituzionali.
L'attività di Epishine si basa su innovazioni pionieristiche nel campo della produzione di celle solari organiche stampate. Dopo anni di sperimentazione, è infatti riuscita a realizzare delle celle solari che forniscono un’altissima efficienza in condizioni di scarsa illuminazione e che hanno una scalabilità unica poiché l'intero processo di produzione si basa su diverse tecniche di stampa roll-to-roll.
La cella solare di Epishine è un dispositivo piccolo, atossico, sottile e flessibile, stampato su plastica riciclabile e facilmente integrabile in prodotti wireless, nei quali converte la luce ambientale in elettricità.
La cella di Epishine è stata ottimizzata per la luce proveniente dagli ambienti interni.
L’innovazione svedese sta nell’applicare questa tecnologia a tutti i dispositivi elettronici che potenzialmente possono essere alimentati da energia raccolta dalla luce ambientale, al posto delle classiche piccole batterie che hanno una durata limitata nel tempo e che necessitano di manutenzione.
“Ora possiamo offrire un prodotto che ridefinisce completamente le possibilità per chiunque sviluppi dispositivi wireless a bassa potenza, ad esempio per i mercati in crescita IoT e PropTech. È ora possibile sviluppare prodotti che non dipendono da costose sostituzioni di batterie ”, afferma il direttore delle vendite di Epishine Jonas Palmér.
La rinuncia all’utilizzo di batterie nei piccoli dispositivi elettronici rappresenta una vittoria anche dal punto di vista della sostenibilità, tema in cui la Svezia è un modello di spicco nel panorama europeo. La trasformazione digitale a cui stiamo assistendo genererà sempre più dispositivi di ridotte dimensioni che potranno beneficiare delle celle solari di Epishine, un prodotto che sarà in grado di andare incontro a necessità sempre più rilevanti e globali.
“Siamo molto orgogliosi di aver utilizzato i risultati provenienti da più di 25 anni di ricerca per realizzare questo prodotto. Ciò che lo rende ancora migliore è che abbiamo anche sviluppato un processo di produzione scalabile in grandi volumi. Questo ci rende uno degli attori leader a livello mondiale nelle celle solari organiche stampate ”, afferma Anna Björklou, nuovo CEO di Epishine.