Focus Enti e Associazioni

14.11.2012
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La denuncia di ANCE: dal ’90 a oggi meno investimenti pubblici, ma la spesa cresce

Dal 1990 ad oggi la spesa in conto capitale italiana ha subìto continui tagli, con ripercussioni forti sul ritardo evidente del nostro sistema infrastrutturale, registrando però un aumento della spesa corrente.

La fotografia sul Bilancio dello Stato negli ultimi vent’anni emerge dal documento “La questione infrastrutturale e la spesa pubblica italiana” stilato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).

Dal 2009, anno che segna l’inizio vero e proprio della crisi economica con relativa revisione dei conti pubblici, sino al 2011 la spesa in conto capitale è stata ridotta del 28,4% mentre la spesa corrente ha segnato un aumento dell’1,8% che è destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Le azioni finanziarie degli ultimi anni hanno quasi sempre agito sulla componente capitale, la più facile da comprimere per saldare il conto pubblico: un ulteriore fattore che ha contribuito ad acuire la spesa capitale è stato il forte irrigidimento del Patto interno di Stabilità. Per onorarlo gli enti locali sono intervenuti soprattutto sulla spesa capitale bloccando letteralmente gli investimenti in opere pubbliche, non pagando le imprese a lavori già eseguiti nonostante la disponibilità di risorse in cassa.

Ad ulteriore conferma dell’andamento opposto della spesa capitale e corrente nel Bilancio statale vi è l’analisi dei dati previsionali contenuti nei bilanci annuali dello Stato negli ultimi vent’anni: a fronte di una netta diminuzione della spesa in conto capitale del 51% si registra un netto aumento della spesa corrente che, senza interessi del debito pubblico, segna una crescita vicina al 30%. Parlando delle risorse destinate alle infrastrutture, la riduzione della spesa in conto capitale segna un meno 70%.

Un dato questo che deve far riflettere visto che l’azione sulle infrastrutture, da sempre presente nelle diverse agende di Governo, continua da anni ad essere bistrattata con danni evidenti all’economia, ai trasporti e al territorio italiano.

E il pensiero politico non sembra voler cambiare direzione: basti pensare che negli ultimi quattro anni la riduzione di risorse per nuove infrastrutture ha segnato un - 44% contro una ben più contenuta riduzione dell’1,5% di spesa corrente (senza interessi).

In allegato il PDF con il rapporto ANCE: "La questione infrastrutturale e l'andamento della spesa pubblica".