Inizia il caldo: come raffrescare casa e consumare meno, i consigli degli esperti ENEA
Dall’ENEA 14 consigli pratici su come raffrescare casa e allo stesso tempo ridurre i nostri consumi energetici
Raffrescare casa in estate senza risentire eccessivamente del rincaro del gas e dell’energia: l’ENEA stila una lista di consigli da seguire per una gestione intelligente dei consumi.
L’elenco di consigli condivisi dagli esperti dell’Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica si stima abbia un potenziale di risparmio nazionale di circa 1,8 miliardi di metri cubi di gas metano l’anno, pari a circa il 2,5% dei consumi italiani registrati nel 2021.
“Nella climatizzazione estiva, le misure essenziali per ottenere bollette più leggere consistono nell’aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna, portando il termostato da 26 a 28°C, e chiudere le persiane quando non si è in casa. In particolare, nel periodo estivo è fondamentale schermare le finestre esposte a sud e a est”, sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.
Si tratta di consigli comuni, che non vanno però sottovalutati: la loro applicazione può infatti portare a una riduzione media del 50% dei consumi di energia elettrica per la climatizzazione estiva (dato variabile anche in base all’esposizione dell’abitazione considerata).
“Ipotizzando che il 30% delle circa 25,7 milioni di famiglie italiane abbia due unità interne di condizionamento in funzione per 350 ore l’anno - continua Calabrese - con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare fino a oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di m3 di metano in un anno”.
Non meno importante sarebbe sostituire i sistemi inefficienti con soluzioni in classe energetica più elevata. Passare da un condizionatore in classe D, con consumi vicini ai 243 kW, a un apparecchio in classe A+++, con consumo di 103 kW, può portare a un risparmio di 140 kW, quasi il 60%.
Applicando questo cambiamento agli apparecchi del 5% delle famiglie si potrebbero risparmiare complessivamente 180 milioni di kWh elettrici, che corrispondono a 14 milioni di metri cubi di gas l’anno.
Risparmi ancora più significativi (1,7 miliardi di m3) potrebbero essere ottenuti se, oltre alla sostituzione degli apparecchi inefficienti, si procedesse all’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria.
“Questo dato lo abbiamo calcolato ipotizzandone l’installazione da parte dell’80% delle famiglie residenti in case unifamiliari, per le quali l’intervento è di semplice attuazione, e dal 20% di quelle che abitano in condominio, per un totale di circa 9,75 milioni di nuclei familiari. Il ricorso a pannelli solari termici può infatti coprire interamente il fabbisogno di una famiglia per la produzione di acqua calda sanitaria da aprile fino ad ottobre, con un risparmio di circa 175 m3 di gas, considerando un consumo medio di 25 m3 al mese”, ha concluso l’Ing. Calabrese.
Riassumiamo di seguito i 14 consigli ENEA per risparmiare sulla climatizzazione estiva:
1) Considerare la classe energetica del climatizzatore
Scegliere un apparecchio con classe energetica superiore alla A assicura una riduzione dei consumi e un conseguente abbassamento dei costi in bolletta.
Diventa quindi fondamentale saper leggere l’etichetta energetica del dispositivo, considerando che il consumo energetico annuo che è esplicitato per un climatizzatore da 2,5 kW si riferisce ad un utilizzo complessivo di 350 ore in modalità raffreddamento, sommate ai consumi dell’apparecchio in standby.
2) Non raffreddare troppo e fare attenzione all’umidità
Gli esperti consigliano di limitare le temperature dell’aria indoor, non scendendo al di sotto dei 24-26 gradi centigradi, tenendo invece in considerazione che scendere di 2-3 gradi rispetto all’aria esterna dovrebbe essere già sufficiente. Un altro consiglio interessante è quello di affidarsi alla funzione di deumidificazione, che in molti casi può essere sufficiente per eliminare la sensazione di caldo opprimente.
3) Schermare le finestre durante le ore più calde
Molti non considerano che, durante i mesi più caldi, dalle finestre entra e si accumula una grande quantità di calore che, naturalmente, richiede molta energia per essere dissipata dai sistemi di climatizzazione. Per risparmiare ed avere una casa sempre un po’ più fresca è una buona idea chiudere le persiane, abbassare le tapparelle e schermare i serramenti durante il giorno.
Il livello di risparmio energetico che deriva da questa pratica varia a seconda del grado di esposizione dell’abitazione considerata, ma gli esperti ENEA stimano che si possa risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza.
4) Preferire i prodotti Inverter
Si tratta di apparecchi in cui il controllo inverter regola costantemente la velocità di rotazione del compressore e adegua la potenza frigorifera e termica utilizzata sulla base dell’effettiva necessità, offrendo prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di utilizzo.
Questi prodotti, rispetto a quelli on-off, sono particolarmente funzionali quando vengano tenuti in funzione per molte ore di seguito e, seppure costino di più, offrono maggior comfort indoor, sono meno rumorosi e consumano di meno.
5) Valutare attentamente il posizionamento dei climatizzatori
I climatizzatori dovrebbero essere installati nella parte alta delle pareti, liberi da barriere (anche mobili) come divani o tende. Il posizionamento in alto permette una miscelazione ideale dell’aria raffrescata, che si va ad unire a quella calda, che tende a salire verso il soffitto.
6) Meglio uno split per stanza
É altamente improbabile che uno split posizionato in un corridoio, per quanto potente, riesca a raffrescare altri ambienti oltre a quello in cui è installato. Per evitare sprechi di energia e risparmiarsi inutili colpi d’aria fredda è preferibile optare per l’installazione di split meno potenti nelle stanze che si preferiscono raffrescare.
7) Tenere chiuse porte e finestre
Semplice da immaginare, ogni apertura verso l’esterno di una porta o una finestra provoca l’ingresso di aria ad alta temperatura e carica di umidità, che richiede ulteriore energia al sistema.
8) Isolare i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione
Anche coibentare i tubi del circuito refrigerante esterni all’abitazione aiuta a evitare dispersioni inutili. Un’altra buona prassi è assicurarsi che l’unità esterna del climatizzatore non sia direttamente esposta al sole e alle intemperie.
9) Impostare il timer e la funzione “notte”
Le funzioni “notte”, “sleep” e i “timer” sono degli ottimi alleati per ridurrei consumi senza rinunciare al comfort nelle ore in cui abbassare le temperature in casa diventa importante per assicurarsi un riposo adeguato.
Impostando timer di accensione/spegnimento in orari intelligenti, piuttosto che attivando funzioni che regolino il funzionamento del climatizzatore in funzione della temperatura corporea durante il sonno, è possibile assicurarsi un sonno di qualità e al tempo stesso risparmiare.
10) Ricordarsi di pulire i filtri e manutenere l’impianto
Alla prima accensione stagionale è buona regola procedere a una pulizia dei filtri e delle ventole dei climatizzatori, che dovranno essere poi puliti ogni due settimane nel periodo di utilizzi.
Queste procedure non vanno sorvolate, sono infatti fondamentali per evitare che muffe e batteri potenzialmente pericolosi siano diffusi in ambiente, primo tra tutti la legionella, che può addirittura essere mortale.
La normativa, lo ricordiamo, impone l’obbligo d’impianto e controlli periodici su impianti estivi con potenza superiore a 12 kW (e 10 kW se invernali).
11) Sostituire le lampadine incandescenti
Le temperature in casa possono essere alzate anche a causa di elettrodomestici e persino lampadine. Le vecchie lampade a incandescenza per esempio trasformano in calore ben il 90% dell’energia elettrica assorbita, disperdendone l’80% in ambiente per radiazione.
Evitare queste inutili fonti di calore è semplice: è sufficiente sostituire le lampadine con alternative LED, che consumano molta meno energia e producono pochissimo calore, non incidendo in modo sostanziale sulle prestazioni di climatizzazione.
12) Installazione di pannelli solari
Risparmiare energia elettrica e gas, talvolta fino a diventare perfino autonomi, è possibile installando pannelli solari termici e fotovoltaici. Basti pensare che la produzione di ACS con pannelli solari termici può coprire le esigenze di una famiglia da aprile a ottobre, per un risparmio di circa 175 metri cubi di gas.
13) Controllare l’efficienza della propria casa
Consultare un tecnico per un’analisi energetica di un edificio è il primo passo utile per avere una visione chiara e completa dello stato delle strutture e dell’efficienza dei sistemi di climatizzazione.
Partendo da un’analisi puntuale è possibile procedere con interventi che massimizzino il rapporto costo/risultato.
14) Approfittare degli incentivi esistenti
Negli ultimi anni sono stati offerti numerosi incentivi per la sostituzione di impianti esistenti con alternative più efficienti energicamente. Si consiglia quindi di valutare con attenzione le possibilità di cui si dispone (Conto Termico, Bonus Casa e Bonus Energia ecc).
