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Ingegneri: le assunzioni raddoppieranno nel primo trimestre 2017
Un'adeguata formazione professionalizzante consente di assumere tecnici e ingegneri preparati e in grado di aggiornarsi continuamente. Previste assunzioni per oltre 13mila individui del settore.
I professionisti del settore tecnico e ingegneristico verranno assunti, nel primo trimestre 2017, in numero due volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2016.
A comunicarlo il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI) che, elaborando i dati raccolti da Unioncamere, ha evidenziato come la crescita della domanda di figure del settore tecnico ingegneristico sia in forte crescita.
Si stima, infatti, che le assunzioni nel primo trimestre 2017 saranno ben 13.240 nei settori informatico, ingegneristico e della produzione, contro le 6.620 dello stesso periodo del 2016.
Se da un lato la possibilità di assumere aumenta, dall’altro cresce la difficoltà di reperire tali figure sul mercato. Quasi nel 39% dei casi, le aziende temono che il profilo ricercato sia introvabile a causa della formazione e della qualificazione inadeguata dei candidati, per non parlare del loro scarso numero.
Tra i profili di area tecnico ingegneristica più ricercata spiccavano, nel 2016, i designer al primo posto (3500 assunzioni), seguiti da programmatori, esperti di applicazioni e tecnici della produzione.
Il processo di innovazione, che si sta verificando a tutti i livelli, ha portato le aziende a ricercare profili sempre più specializzati, che siano in grado di garantire il continuo aggiornamento. Da qui nasce anche il motivo della profonda evoluzione del settore ingegneristico negli ultimi anni.
Una buona parte delle assunzioni di tecnici dell’ingegneria, infatti, è destinata ad arricchire funzioni strategiche, come l’area progettazione; ricerca e sviluppo; sistemi informativi; produzione di beni e servizi; certificazioni in materia di qualità, ambiente e sicurezza; controlli; logistica e distribuzione.
Giampiero Giovannetti, Presidente CNPI, ha sottolineato come le lauree professionalizzanti rappresentino una risposta importante perché, così come sono state pensate, formano proprio i tecnici richiesti dal mercato, che spesso sono difficili da reperire a causa di un sistema formativo inadeguato.
A comunicarlo il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI) che, elaborando i dati raccolti da Unioncamere, ha evidenziato come la crescita della domanda di figure del settore tecnico ingegneristico sia in forte crescita.
Si stima, infatti, che le assunzioni nel primo trimestre 2017 saranno ben 13.240 nei settori informatico, ingegneristico e della produzione, contro le 6.620 dello stesso periodo del 2016.
Se da un lato la possibilità di assumere aumenta, dall’altro cresce la difficoltà di reperire tali figure sul mercato. Quasi nel 39% dei casi, le aziende temono che il profilo ricercato sia introvabile a causa della formazione e della qualificazione inadeguata dei candidati, per non parlare del loro scarso numero.
Tra i profili di area tecnico ingegneristica più ricercata spiccavano, nel 2016, i designer al primo posto (3500 assunzioni), seguiti da programmatori, esperti di applicazioni e tecnici della produzione.
Il processo di innovazione, che si sta verificando a tutti i livelli, ha portato le aziende a ricercare profili sempre più specializzati, che siano in grado di garantire il continuo aggiornamento. Da qui nasce anche il motivo della profonda evoluzione del settore ingegneristico negli ultimi anni.
Una buona parte delle assunzioni di tecnici dell’ingegneria, infatti, è destinata ad arricchire funzioni strategiche, come l’area progettazione; ricerca e sviluppo; sistemi informativi; produzione di beni e servizi; certificazioni in materia di qualità, ambiente e sicurezza; controlli; logistica e distribuzione.
Giampiero Giovannetti, Presidente CNPI, ha sottolineato come le lauree professionalizzanti rappresentino una risposta importante perché, così come sono state pensate, formano proprio i tecnici richiesti dal mercato, che spesso sono difficili da reperire a causa di un sistema formativo inadeguato.
