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01.09.2021

In Friuli Venezia Giulia avviato uno dei più grandi progetti per le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia

Per il progetto Recocer verranno coinvolti la Comunità Collinare del Friuli e l’Energy Center del Politecnico di Torino
Ha preso ufficialmente il via il progetto Recocer, l’iniziativa della Comunità Collinare del Friuli per creare una rete di Comunità Energetiche Rinnovabili all’interno dei 15 comuni coinvolti: Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive D'Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna e Treppo Grande.

Il progetto, che si preannuncia uno dei più grandi sulle CER in Italia, godrà di un finanziamento di 5,4 milioni di euro da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia e riceverà supporto tecnico e scientifico dall’Energy Center del Politecnico di Torino.

Il percorso verso la realizzazione di Recocer è iniziato con la partecipazione al workshop “Le Comunità Energetiche per la centralità dei cittadini nel nuovo mercato dell’energia” tenutosi ad ottobre 2019 a Torino; successivamente, la Comunità Collinare del Friuli ha chiesto all’Energy Center di valutare come sviluppare le CER all’interno dei Comuni coinvolti nell’iniziativa, e lo scorso 28 agosto il progetto è stato presentato a San Daniele del Friuli.

La prima comunità energetica della Comunità Collinare del Friuli e della Regione Friuli Venezia Giulia sarà avviata sfruttando l’impianto fotovoltaico da 55 kW presente presso la scuola primaria di San Daniele del Friuli, ma il progetto prevede l’attivazione di alcune decine di Comunità Energetiche Rinnovabili entro il prossimo triennio.

Il consumo energetico verrà monitorato attraverso piattaforme digitali che acquisiscono i dati da dispositivi elettronici che registrano il consumo effettivo di energia rendendo disponibile al referente della CER (il Comune di San Daniele) le informazioni sui i flussi energetici e la quota di autoconsumo dei membri dei ciascuna comunità.

La nascita di Recocer è stata sicuramente stimolata dalle recenti evoluzioni tecnologiche per la gestione dell’energia, nei settori dell’accumulo, della generazione distribuita, del management delle reti e delle infrastrutture; centrale, inoltre, è diventato il concetto di “cittadino-prosumer”, ossia del consumatore che pone maggiore attenzione al consumo e alla sostenibilità dell’energia, diventando così parte attiva nella transizione energetica.

Per accelerare questo processo, gli ideatori del progetto sostengono la necessità di “analizzare con rigore scientifico i possibili scenari evolutivi, effettuando sperimentazioni e verifiche in siti pilota che devono essere abbastanza complessi per assicurare la significatività dei risultati, ma devono avere al contempo caratteristiche di limitatezza territoriale e di governabilità: devono cioè operare in modo da poter essere considerati come ecosistemi locali votati a operare come catalizzatori del cambiamento in un’ottica di replicabilità tecnologica e organizzativa”.

Ecco perché la Comunità Collinare del Friuli rappresenta il posto perfetto per far partire un progetto come Recocer, che diventerà una sorta di test sperimentale sia per l’Energy Centre che per l’ente stesso, in quanto si avrà la possibilità di provare a progettare e gestire l’autoconsumo su un vasto territorio, all’interno del quale verranno create molteplici Comunità di Energia Rinnovabile.

Romano Borchiellini, Referente del Rettore per l’Energy Center del Politecnico di Torino, considera “di grande importanza strategica questo progetto sia per il percorso progettuale seguito sia per il numero di abitanti coinvolto, sia per le dimensioni economiche. Queste caratteristiche permettono di verificare le reali potenzialità delle comunità energetiche su scala territoriale ampia ed è un motivo di orgoglio per l’Energy Center continuare a contribuire allo sviluppo di questa esperienza”.

Emiliano Mian, Direttore Generale della Comunità Collinare del Friuli, sottolinea che “il progetto RECOCER 
vede la luce con basi solide, ovvero la forza di un’aggregazione di comuni con oltre 50 anni di storia, oltre a capacità gestionali con risorse dedicate ed una dotazione finanziaria di 5,4 milioni di euro da spendere esclusivamente per le CER entro il 2023 resa disponibile grazie alla concertazione con la Regione Friuli Venezia Giulia. La capacità di progettazione e gestione che stiamo costruendo all’interno dell’Ente ci porrà nella condizione di divenire volano dei processi di Transizione Energetica. La Comunità Collinare del Friuli punta anche a divenire catalizzatore di iniziative e progetti nel campo dell’energia sostenibile orientati alla creazione di valore locale, a vantaggio dei cittadini e imprese
”.