Speciale 140
Impianto di climatizzazione residenziale: guida pratica alle ultime novità del mercato, ai loro vantaggi e indicazioni sui prezzi medi
Articolo di Simone Michelotto

Impianto di climatizzazione residenziale: raffrescare con i condizionatori

Con il Regolamento Europeo 517/2014, in vigore dal 2015, dal 2025 sarà vietato l’utilizzo dei gas fluorurati refrigeranti che abbiano un indice GWP (Global Warming Potential, valore che esprime il contributo all'effetto serra di un gas relativamente all'effetto della CO2) superiore a 750. I gas fluorurati sono gas che vengono impiegati nei sistemi di climatizzazione per il raffreddamento dell’aria: sino al 2004 quello maggiormente utilizzato era l’R22, poi vietato a causa del suo alto contenuto di cloro e sostituito dapprima con l’R407C, privo della molecola di cloro ma molto meno performante, e, in seguito con l’R410A.

L’R410A è un gas a bassa tossicità, privo di cloro e con un elevato rendimento, tuttavia il suo indice GWP è ben superiore al valore limite imposto dal nuovo regolamento. La ricerca delle case produttrici di sistemi di climatizzazione ha trovato nei gas R32 e DR55 le migliori alternative all’R410A, altrettanto performanti e molto meno inquinanti secondo la scala GWP, infatti sono già sul mercato prodotti in linea con i requisiti richiesti dal regolamento europeo.
 
Tra gli impianti di condizionamento presenti oggi sul mercato possiamo osservare come la ricerca dei produttori sia mirata, oltre all’abbattimento delle emissioni nocive come sopra descritto, ad offrire prodotti sempre più compatti e performanti dotati di tecnologie volte a ottenere un’elevata qualità dell’aria negli ambienti e all’ottimizzazione dei flussi convettivi per garantire il miglior comfort possibile minimizzando il dispendio energetico.
 
Tutto ciò si traduce in impianti che offrono unità refrigeranti esterne dagli ingombri minimi in grado di gestire sistemi multisplit (fino a 9 o 10 unità interne, differenti per dimensione e potenza) in maniera tale che sia possibile diversificare, e pertanto ottimizzare, la climatizzazione nei diversi ambienti della casa, e diffusori dotati di efficienti filtri per polveri e pollini e di tecnologie in grado di monitorare l’umidità dei locali nonché di rilevare la presenza o meno di persone all’interno degli stessi, al fine di regolare automaticamente i flussi d’aria immessi in maniera ottimale. Inoltre, il miglioramento del comfort è ulteriormente elevato grazie a sistemi di diffusione sempre più silenziosi e in grado di ridurre gli spostamenti convettivi al minimo: la parte superiore dell’unità split veicola un flusso d’aria maggiore verso il soffitto, mentre la parte frontale è costituita da un pannello microforato attraverso il quale l’aria viene immessa nel locale a bassissima velocità.
Non mancano certo, infine, le possibilità di controllo, regolazione e monitoraggio da remoto via smartphone e per l’integrazione con sistemi domotici.
 
I prezzi degli impianti di condizionamento variano molto a seconda della potenza, del marchio, delle unità esterne e del livello di sofisticatezza tecnologica di cui sono dotati: si parte da un minimo anche inferiore ai 1.000 € per arrivare ai 6.000/7.000 € di un impianto multisplit evoluto, dotato di inverter, con sistemi di autoregolazione.


 

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